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Italia in semifinale, Giannelli: “Orgogliosi di essere ancora tra le migliori quattro al mondo”

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Una grande Italia si regala un pomeriggio da favola e grazie al netto 3-0 (25-13, 25-18, 25-18) contro il Belgio conquista l’accesso alle semifinali dei Campionati del Mondo, per l’Italia si tratta della settima volta nella sua gloriosa storia tra le prime quattro al mondo. La formazione tricolore si è resa protagonista di una prestazione davvero straordinaria per intensità concentrazione e continuità di rendimento, tutti fattori che hanno positivamente condizionato una gara davvero senza storia. 

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Simone Giannelli: “Sono molto contento della partita che abbiamo giocato. Avevamo perso contro il Belgio nella fase a gironi e ci avevano messo seriamente in difficoltà. Sapevamo però di poter alzare il nostro livello, anche se va detto che loro avevano fatto una buona prestazione. Siamo stati bravi a entrare in campo pronti, preparati, concentrati per giocare punto a punto. Poi siamo stati ancora più bravi a gestire bene le varie fasi del match, mantenendo la lucidità anche quando eravamo avanti di diversi punti”.

Sono particolarmente soddisfatto perché anche il terzo set, che poteva prendere una piega diversa, siamo riusciti a portarlo a casa restando sempre attaccati alla partita. Proprio per questo vogliamo continuare a farlo fino alla fine, perché il livello si alzerà ancora e questa mentalità ci può aiutare. Essere ancora tra le prime quattro squadre al mondo è motivo di grande orgoglio, in questo torneo abbiamo dimostrato che una sconfitta non basta a farci perdere le nostre certezze. Oggi si è vista un’Italia in netta crescita”.

Le sconfitte servono, perché ti aiutano a capire dove sei e cosa devi migliorare. È stato così anche per noi: non siamo un gruppo che si abbatte. Certo, preferiamo vincere, ma la sconfitta fa parte del nostro sport e del nostro lavoro. Finché il regolamento ci dice che siamo in corsa, noi siamo in corsa e balliamo. Sono davvero contento non tanto di come abbiamo reagito, ma di come abbiamo agito dopo quella sconfitta.”

(fonte: FIPAV)

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