Azzurre in semifinale di VNL! Oggi quello che conta è solo questo, il risultato, ma che fatica contro gli Stati Uniti. Se solo le americane avessero commesso meno errori, oggi per l’Italia le cose forse si sarebbero messe davvero male, ma se questa squadra ha imparato a vincere partite come questa anche giocando non benissimo, come dice Velasco, è comunque segno di forza, maturità e una solidità mentale che altre squadre non hanno. 3-0 (25-22, 25-21, 28-26) il risultato finale che vale la vittoria numero 13 (su 13) in questa Volleyball Nations League e quella consecutiva numero 27 che alza ancora di più l’asticella del record di imbattibilità. Insomma, luci e ombre, sorrisi e qualche mugugno, ma la prossima sarà comunque un’altra partita. Avanti così.
Egonu top scorer del match con 20 punti tondi tondi, seguita da Antropova con 9, Danesi e Fahr con 8. Per gli Usa in doppia cifra Avery Skinner con 11, poi 8 di Franklin e 7 a testa per Rettke e Samedy.
STARTING PLAYERS – Velasco parte con la formazione tipo di questa estate: diagonali principali Orro-Egonu e Sylla-Degradi, Danesi e Fahr coppia centrale, De Gennaro libero. Sullivan risponde con Poulter-M. Skinner e A.Skinner-Franklin (coppia di schiacciatrici che il prossimo anno vedremo a Scandicci), Rettke e Igiede al centro, Rodriguez libero.
1° SET – Inizio shock per l’Italia, che va sotto 0-3 con due ricezioni difficoltose di Sylla, ma le azzurre non si lasciano impressionare, Orro arma due volte Egonu e il gap si riduce subito. C’è però poco da stare allegri: gli Usa strappano ancora (3-6), Fahr li riprende ai 6, ma si capisce presto che l’Italia non ha di fronte la stessa squadra superata con un braccio legato dietro la schiena nella prima Week di VNL. Velasco non ci mette molto a capirlo e chiama subito timeout sul 7-10 dando precise istruzioni a Orro sugli attacchi da seconda linea. Parziale immediato di 4-0 per l’Italia (11-10), poi Orro piazza anche l’ace a ‘foglia morta’, la minore delle sorelle Skinner (Madisen) spara out e le azzurre trovano anche il +2 (14-12). Velasco cambia Sylla, ancora presa di mira in ricezione, con Giovannini e si allunga anche sul 18-14. Poulter trova in Skinner (Avery) il terminale offensivo con la mano più calda e nel finale gli Stati Uniti si rifanno ancora sotto (23-22). Poco male, Antropova trova il set-point con una cannonata, poi entra Egonu e chiude il set sul 25-22 con il suo ottavo punto personale.
2° SET – Tanti errori da una parte e dall’altra e situazione di punto a punto nelle prime fasi del set successivo (5-5). Madisen Skinner continua a non convincere e allora Sullivan prova a cambiare qualcosa inserendo Samedy in posto 2. Nella nostra metà campo i numeri da circo di De Gennaro in difesa e copertura vengono purtroppo vanificati dalle attaccanti azzurre, oggi davvero messe sotto pressione dal muro statunitense (11-11, 13-13). Il block vincente e l’ace, entrambi a firma Egonu, valgono il break per l’Italia, poi Orro arma anche Fahr al centro (+3). Samedy in parallela picchia davvero forte, e con grande precisione, e gli USA si rimettono ancora in scia. Dentro Cambi-Antropova per Velasco, poi anche Nervini per Sylla, ma quella di oggi non è assolutamente la Nazionale che siamo abituati a vedere (17-18). Velasco giustamente chiede di giocare di più con le centrali, sin qui troppo poco coinvolte in attacco, ma la musica non cambia. Per nostra fortuna le americane tornano a perdere la misura, Antropova dai nove metri invece è la solita sentenza, e in un modo o nell’altro vediamo ancora il traguardo con qualche metro di vantaggio (21-19). Un’altra grossa mano la dà Danesi con un muro dei suoi che ci porta di nuovo sul +3, poi altro colpo fuori misura di Franklin e alla fine chiudiamo con un potente mani-out di Degradi (25-21).
3° SET – Il copione non cambia neanche nel terzo parziale. Le americane partono a tutta birra anche in questo caso, e nella nostra metà campo si vedono cose che di solito non si vedono. Velasco, cercato dalle telecamere, scuote il capo più volte, anche se non in maniera plateale, ma sicuramente a fine gara, per la schiettezza che lo contraddistingue, immaginiamo che racconterà di una prestazione che gli è piaciuta poco da parte delle azzurre, che ora sono costrette davvero ad inseguire (11-15, 15-19). Il ct azzurro ferma due volte il gioco nello spazio di pochi minuti, chiedendo sempre alle sue ragazze di non rimuginare sugli errori (saranno 26 totali alla fine contro i 22 delle avversarie), ma il mood oggi non sembra cambiare. Sul 19-22 completiamo il doppio cambio e con Egonu ritroviamo anche la parità ai 22. Parità anche ai 24 e si va ai vantaggi. Franklin spara ancora lunghissimo in pipe al termine di un rally infinito (cosa non ha preso il libero Rodriguez!) e alla fine, com’è come non è, murone di Fahr, titoli di coda e Italia in semifinale.
Per conoscere la prossima avversaria bisognerà aspettare solo qualche ora, precisamente le 20.00 di questa sera (ora italiana) quando nel secondo quarto di finale in programma all’Atlas Arena di Lodz si affronteranno Polonia e Cina.
ITALIA-USA 3-0
(25-22, 25-21, 28-26)
ITALIA: Egonu 21, Degradi 6, Fahr 8, Orro 5, Sylla 4, Danesi 7, De Gennaro (L), Antropova 9, Cambi, Nervini 1, Giovannini. N.E.: Fersino (L), Nwakalor, Gray. All. Velasco
USA: Igidie 5, Skinner A. 11, Franklin 8, Rettke 7, Poulter 2, Skinner M. 5, Rodriguez (L), Lanier, Eggleston 1, Samedy 7, Hentz (L) N.E. Butler, Perry, Jimerson, Kaahaaina-Torres. All. Sullivan
Arbitri: Stanislava Simic (SRB) e Marie Catherine Boulanger (BEL)
Durata: 27’, 25’, 31’.
Note: 4000 spettatori
Italia: a 5, bs 6, m 6, et 26.
USA: a 4, bs 4, m 6, et 22.
Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)