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Imola, Cavalli: “Siamo una squadra più completa rispetto all’anno scorso”

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Di Redazione

Poco più di cinque settimane separano la Clai dall’inizio del suo secondo campionato di B1. Un’altra stagione tribolata a causa della pandemia che sta mettendo tutti in ginocchio. Però sembra possibile ripartire dopo i rinvii di novembre e quindi tornare a sfidarsi per i tre punti.

Anche in casa Clai c’è grande speranza e la capitana Sofia Cavalli conta i giorni che mancano al 23 gennaio, la società l’ha intervistata.

Ci alleniamo da fine agosto e il non poterci misurare con avversarie ci manca tanto. Amiamo giocare a pallavolo e ci alleniamo per migliorare, ma il non poter avere delle verifiche comincia a pesarci. Per me il momento più difficile è stato a settembre visto che erano tanti mesi che eravamo quasi ferme e fisicamente è stata dura. Adesso invece siamo più in difficoltà psicologica, ma abbiamo la speranza che a fine gennaio si possa partire. Certo quando a novembre ci hanno detto che non partivamo più, c’è caduto il mondo addosso per qualche giorno. Abbiamo però ormai superato quel momento e vogliamo sperare che il peggio ormai è alle spalle per tutti e di conseguenza che si possa ripartire.”

Come avete fatto ad allenarvi per quasi quattro mesi senza mai scendere in campo per partite ufficiali?

A non fare la partita rischi di andare fuori di testa. Per questo è stata dura. Ne siamo uscite grazie ad un gruppo che è molto unito e ai tecnici che ci hanno allenato nel modo più adatto visto il periodo. Dopo diversi anni che lo spogliatoio era grosso modo sempre lo stesso, avevo paura che non si ricreasse quell’armonia che poi è molto importante per ottenere dei risultati. Invece siamo state in sintonia da subito e questo ci ha fatto allenare bene. Poi sia Manuel Turrini che Monica Risaliti ci hanno preparato allenamenti mirati. Una volta saputo che non si partiva a novembre abbiamo lavorato più sulla tecnica individuale. Nelle ultime settimane abbiamo un po’ rallentato, ma dalla prossima ripartiremo a pieno regime visto che mancherà poco più di un mese all’inizio del campionato. Ci siamo impegnate tanto e vogliamo farci trovare pronte quando si inizierà. Comunque se tornassimo indietro rifaremmo le stesse cose, unico rammarico che se fossimo partiti a inizio ottobre come gli anni scorso forse saremmo riusciti a giocare già diverse partite.”

Come giudichi la nuova formula e la cinque avversarie della prima fase?

Credo non ci fossero molte alternative, se non ridurre il numero delle partite, continua la capitana. Questa formula penso sia quella più opportuna per disputare comunque un campionato regolare, anche sarà comunque una stagione non proprio come le altre. Delle avversarie della prima fase sappiamo poco e conosciamo solo qualcosa di quelle affrontate anno scorso, ma in estate hanno cambiato parecchio. Saranno tutte avversarie da scoprire. Importante sarà partire bene visto che la stagione è più breve. Indubbiamente i primi due mesi saranno determinanti per capire dove possiamo arrivare. Castelbellino dicono sia la più forte, ma in una stagione così ci possono essere delle sorprese. Noi proviamo a fare sempre il massimo per non avere rimpianti, poi capiremo quali possono essere gli obiettivi. Non è ancora chiaro, ma spero che ci siamo comunque promozioni e retrocessioni, affinché comunque la stagione sia normale almeno sotto questo aspetto.”

Bisognerà anche essere fortunati sotto l’aspetto sanitario?

Indubbiamente sarebbe meglio non ammalarsi e quindi la componente fortuna avrà un ruolo più importante rispetto al passato. Anche in serie A si vive alla giornata e sarà così anche per noi. Dovremo essere preparati a giocare anche se manca qualcuno.”

Che sensazioni hai rispetto allo scorso anno visto anche che a ottobre avevate disputato delle ottime amichevoli.

Siamo rimaste molto contente e anche per questo non giocare subito è stata una brutta botta. Resta il fatto che avevamo visto di essere competitive visto che avevamo battuto una squadra forte come Trento. Credo che siamo una squadra più completa rispetto all’ anno scorso, ma con meno esperienza. Non so se siamo più forti, ma possiamo fare bene. Questo periodo per un palleggiatore come me è comunque servito per far crescere l’intesa in campo con le nuove. Però dovremo recuperare il ritmo partita e l’adrenalina che c’è in una partita vera.”

Come va l’ambientamento con la palestra Cavina?“La Volta è la nostra casa storica e ci manca, ma la Cavina mi ha sorpreso, perché si sta rivelando più attrezzata alle nostre esigenze. All’inizio ero un po’ smarrita, ma adesso abbiamo nuovi punti di riferimento. A questo punto spero finiremo qui la stagione.”

(Fonte: comunicato stampa)

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