Imoco, Egonu: “Abbiamo avuto bisogno di adattarci”. Wolosz: “Volevamo questa vittoria”

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Foto Ufficio Stampa Imoco Volley Conegliano
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Di Redazione

Le pantere dell’Imoco Volley Conegliano, detentrici del titolo, cedono il primo set alla Unet E-Work Busto Arsizio prima di iniziare a giocare come sanno, guidati da una strepitosa Paola Egonu che mette a segno 42 punti (con il 68% di efficacia, record personale in maglia Imoco) e mette la firma sulla rimonta gialloblù. La gara è comunque per lunghi tratti in equilibrio con le bustocche che confermano l’ottimo stato di forma dell’ultimo periodo. Buona prestazione della solita Wolosz e delle schiacciatrici Hill e Sylla (rispettivamente 14 e 13 punti). Ecco le parole dei protagonisti a fine match riportate dal quotidiano Il Gazzettino Treviso e La Tribuna Treviso.

Loro stanno giocando una bella pallavolo in questo momento, con un gioco veloce che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà – dice Paola Egonu a fine partita -. Abbiamo avuto bisogno di adattarci, come si è visto nel primo set, ma sono veramente soddisfatta del modo in cui siamo riuscite a fare il cambio di passo. Ora la semifinale sarà una bella partita e sarà interessante perché anche Monza sta lavorando molto bene, quindi dipenderà tutto da noi. Tutte le squadre vengono a giocare contro di noi dando tutto quello che hanno e senza mollare, quindi dobbiamo continuare a spingere”.

Le campionesse del mondo si sono inizialmente fatte sorprendere dalla carica delle bustocche ma già a partire dal secondo parziale Asia Wolosz ha raddrizzato il timone e guidato le compagne verso un gioco sempre più solido e alla vittoria. “Busto è una squadra molto forte, che si sarebbe meritata di essere in Final Four ma ha avuto la sfortuna di giocare contro di noi. Sono cresciute tantissimo in questa stagione e la partita è stata una battaglia, loro non hanno mai mollato, sono una squadra che difende tanto e che ha tanta grinta. Noi però volevamo fortemente questa vittoria e dopo il primo set siamo cresciute come squadra e abbiamo giocato abbastanza bene, con Paola che aveva una grande giornata, ma con ognuna di noi che ha fatto bene il suo lavoro. Da adesso in poi non ci sarà spazio per errori, tutti spingeranno a mille e noi dobbiamo farlo ancora di più“.

Qualche sorpresa in panchina per Daniele Santarelli, “Mi aspettavo una gara così, ma non mi aspettavano questo approccio da parte nostra. Dovevamo fare subito meglio, in attacco in particolare. Quando giochi contro una squadra così equilibrata è facile complicarsi la vita. Ma alla fine abbiamo saputo soffrire e ci siamo meritati la vittoria. Egonu è stata stratosferica in attacco, anche perché nel primo set aveva commesso alcuni errori. Ma può fare anche meglio a muro. Per altre è stata una prova di sacrificio. Loro battono bene, lo sapevamo. Come sappiamo che anche Monza è forte al servizio. Sarà una bella sfida, ma chi vuole vincere, d’ora in poi, dovrà soffrire“.

L’Imoco Volley venerdì raggiungerà Rimini per preparare la semifinale di sabato,avversaria la Saugella Monza (ore 18, diretta Rai Sport HD) che ha violato oggi nel suo quarto di finale il palasport di Scandicci ottenendo il pass per la F4 in terra romagnola che assegnerà domenica (finale alle 18) la Coppa Italia 2021.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.