Imoco, Caravello: “Le mie compagne di squadra sono dei fenomeni”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
Foto Facebook Imoco Volley Conegliano
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Di Redazione

Lara Caravello, secondo libero dell’Imoco Volley dietro a Moki De Gennaro, traccia un bilancio del suo percorso a Conegliano nell’intervista rilasciata al Messaggero Veneto.

Che sensazione si prova a giocare titolare in A1? “Finora ha giocato titolare tre partite: contro Cuneo, contro Bergamo e contro Busto Arsizio. Contro Busto sono partita un po’ agitata, perché l’avversario può contare su giocatrici molto esperte, anche quando non è al completo. Poi le mie compagne mi hanno fatto sentire a mio agio e mi sono ripresa. Sto imparando tanto; mi sono integrata bene nel gruppo e in tutto il contesto in generale e ora mi sento più tranquilla“.

Si è abituata a giocare in squadra con alcune delle giocatrici più forti al mondo? “Le mie compagne di squadra sono dei fenomeni. All’inizio mi sentivo veramente di essere un pesce fuor d’acqua, ma grazie a loro mi sono rapidamente ambientata, perché mi hanno fatto sentire alla pari. So benissimo di non esserlo, ma loro sono ragazze davvero incredibili“.

Che anno è stato il 2020? “Dal punto di vista sportivo è stato un anno molto proficuo. Nella prima parte dell’anno sono approdata nel girone promozione di A2 insieme a Martignacco ed è stato un grande risultato. Poco dopo sono approdata a Conegliano, cambiando ruolo da banda a libero. Se all’inizio del 2020 mi avessero chiesto dove mi sarei immaginata alla fine dell’anno, mai avrei potuto pensare di giocare a Conegliano. Il 2020 mi ha dato tanto, ma mi ha anche tolto una persona che per me era un riferimento importante nella vita quotidiana. Con Ceccarelli se ne è andata una parte di me, che mi aveva cresciuto e fatto diventare quello che sono. Voglio ricordarlo sempre attraverso l’abbraccio che ci siamo scambiati dopo aver vinto la Coppa Italia di B1 a Cutrofiano: quell’abbraccio per noi voleva dire tante cose e sapevamo che lo avremmo ricordato per sempre“.

Cosa si augura per il 2021? “Spero di poter crescere, per essere una risorsa per questa squadra, sia in allenamento che in partita. Spero inoltre di poter contribuire a centrare gli obiettivi che la società si è prefissata“.

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.