Foto Ufficio Stampa Emma Villas Siena

Il Presidente di Siena, Bisogno: “Ripartiremo dalla A2 senza spese folli”

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Di Redazione

La chiusura anticipata dei campionati ha segnato fine alle stagione 2019/2020. Adesso le energie dei club sono focalizzate sulla ripartenza, su come affrontare l’immediato futuro. La Emma Villas Aubay Siena, che quest’anno era pronta a tornare in Superlega, ripartirà nuovamente dalla Serie A2 Maschile e sarà dunque ai nastri di partenza della stagione 2020/2021, come ha assicurato il numero uno Giammarco Bisogno ai microfoni del “Corriere di Siena”.

Presidente Giammarco Bisogno, cosa dire della decisione di non concludere i campionati? “Mi dispiace molto per la squadra, che ha lavorato bene, per la città, per il pubblico e i nostri tifosi, e per tutti i nostri sponsor che ci supportano. Tuttavia si era creata in Italia una situazione molto difficile da un punto di vista sanitario, e francamente non credo che fosse possibile continuare a giocare in uno scenario nazionale con migliaia di morti e con tantissimi malati. Ho abbastanza condiviso l’interruzione del campionato, credo che sia stata la decisione più saggia da prendere”.

Come ripartirà la società biancoblu? “Da parte mia c’è ovviamente la volontà di ripartire. Noi ci siamo, il nostro è un lavoro avviato ormai da anni e che proseguirà. Ovviamente ci sarà da capire quali imprenditori e sponsor ci supporteranno per la prossima stagione, vedere un po’ il budget che avremo a disposizione e quindi fissare gli obiettivi”.

La Fipav ha deciso che non ci saranno promozioni o retrocessioni. “E’ così. Noi siamo pronti a disputare il prossimo anno la serie A2, dove saremo al 99% anche se al momento gli scenari non possono essere completamente chiari. Faremo questo campionato avendo come parola chiave la gestione del budget a disposizione, senza spese folli e facendo il passo secondo la gamba. Al momento c’è incertezza su tanti aspetti, ad esempio non sappiamo quando potremo giocare le partite con il nostro pubblico sugli spalti. Poi credo che il contesto socio-economico nazionale produrrà dei cambiamenti anche nel mondo dello sport, ci vorrà equilibrio”.

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