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Il Pagellone di Paolo Cozzi – Yant e Garcia determinanti, D’Heer fatica in attacco e muro

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Una Civitanova immensa, che nel momento più buio, quando tutti la davano ormai come vittima sacrificale pronta ad immolarsi davanti alle voglie scudetto di Trento, riesce a compattarsi e a giocare la gara perfetta riaprendo una finale scudetto che dopo l’infortunio di Ivan Zaytsev sembrava pronta per sigillare il trionfo di Lorenzetti & company. Merito indiscusso a Blengini (voto 9) che in pochi giorni è riuscito a stravolgere ancora l’assetto della squadra e soprattutto a caricare e motivare due bocche da fuoco come Yant e Gabi Garcia che sono risultati determinanti per il risultato finale. Se la battuta è stata il grimaldello capace di scardinare le resistenze trentine, è l’atteggiamento aggressivo in ogni fondamentale che ha permesso alla Lube di rialzare la testa e gettare il cuore oltre l’ostacolo, difendendo tanto, sporcando una infinità di palloni a muro, ma soprattutto tenendo a galla la ricezione, da sempre punto debole della squadra. Ecco il nostro pagellone

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CUCINE LUBE CIVITANOVA

Yant voto 9. Partita mostruosa del cubano, che finalmente scende in campo con la determinazione e la convinzione giusta. Trovare difetti nella sua prova sarebbe come cercare il classico ago nel pagliaio; è vero, in ricezione è sempre molto balbettante, ma per il resto è una iradiddio che trascina la squadra nel momento più difficile

Garcia voto 8,5. Relegato in panchina nonostante l’assenza di Zaytsev è bravo a restare concentrato e quando scende sul taraflex fa esplodere tutta la sua rabbia per l’esclusione. 14 punti in due set e una percentuale monstre ci ricordano che questo ragazzone i numeri giusti li ha!

De Cecco voto 8. La ricezione potrebbe essere migliore, ma Luciano non se ne preoccupa e fa correre la palla come nelle migliori occasioni, alternando con sapienza tutte le bocche da fuoco, salvo poi affidarsi al cubano nei momenti in cui la palla deve essere messa giù.

Nikolov voto 5. Blengini gli da fiducia come opposto, e il giocatore bulgaro ci mette come sempre determinazione, ma è anche molto falloso e alla lunga Blengini deve sostituirlo con Gabi Garcia.

Bottolo voto 7. Dopo tanta panchina arriva l’occasione per il giovane martello che si fa trovare pronto e diventa buon punto di riferimento in attacco. Bravo a restare sempre in partita, sbaglia un po’ troppo in battuta e in ricezione, anche se alla fine è il migliore dei suoi.

Anzani voto 6,5. Un buon Simone si prende la soddisfazione di chiudere il match con un bel primo tempo, ma ieri è piaciuto tanto soprattutto in battuta, dove ha creato sempre mille apprensioni alla ricezione trentina, e in difesa dove ha recuperato palloni importanti. Da rivedere a muro, dove in questa finale scudetto sta un po’ faticando.

Chinenyeze voto 7. Non solo attacco per il francese, che finalmente riesce a trovare il giusto timing per imporsi a muro, cosa che non sempre gli riesce.

Balaso voto 6. Senza Zaytsev si trova a dover sorreggere tutta la linea di ricezione marchigiana in pratica da solo, e fatica un po’. Però è sempre molto attento in fase difensiva e nella gestione del secondo tocco.

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ITAS TRENTINO

Kaziyski voto 8,5. Ancora una partita da incorniciare per l’opposto bulgaro che nei primi due set è pressoché perfetto, prima di un vistoso calo nella fase conclusiva del match. Le energie sembrano al lumicino, ma la sensazione è che Matey non mollerà di un centimetro perché vuol chiudere la sua carriera trentina con l’ennesimo trionfo.

Michieletto voto 5,5. Alti e bassi per il talentuoso azzurro che per una volta fatica a dismisura in ricezione dove subisce insolitamente 5 ace. Meglio in attacco dove non subisce murate, ma è spesso tenuto dal muro marchigiano.

D’Heer voto 5. Dopo due gara giocate da gran protagonista fatica a trovare soluzioni vincenti in attacco e davanti alla fisicità di Yant e Gabi non riesce mai ad opporre un muro di livello, facendosi spesso usare.

Lavia voto 5,5. E’ il migliore dei suoi a muro, ma in ricezione è sottotono per i suoi standard e anche in attacco è qualche gara che fatica oltre maniera per il suo talento. La sensazione è che la lunga stagione iniziata con la maglia azzurra lo abbia lasciato con poche energie fisiche e mentali. Riuscirà a gettare il cuore oltre la stanchezza in gara 5?

Sbertoli voto 6,5. Ha voglia del suo primo scudetto il palleggiatore milanese, si vede nella grinta, nella difesa nell’atteggiamento in campo dove guida i suoi attentamente. Ma quando il gioco al centro non funziona finisce anche lui per perdere il bandolo della matassa e diventare scontato e leggibile.

Dzavoronok: Voto 7. Ancora un bell’ingresso per lo schiacciatore ceco che in questo finale sta avendo quel minutaggio in campo che gli è mancato durante la stagione.

Laurenzano voto 5. Quattro ace subiti e tante difficoltà in questa partita per il bravo libero di Trento che proprio non riesce a trovare soluzioni alla verve dei battitori marchigiani.

di Paolo Cozzi

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