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Il Pagellone di Paolo Cozzi – Romanò è potenza pura, Lavia come Re Mida

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Un’Italia perfetta, lucida e spietata, annienta i campioni olimpici francesi in tre set che sanno di lezione di pallavolo. E cosi, a due anni dagli Europei vinti, gli azzurri si ripresentano in finale da grandi favoriti sognando di alzare la Coppa al PalaEur come fece la nazionale di Montali nel 2005, davanti ad un palazzetto gremito di tifosi. Allora in un epico match contro la Russia, oggi contro la solida Polonia di Grbic.

La ricezione è perfetta e permette al nostro alzatore di scegliere con cura le sue strategie d’attacco, gli attaccanti suonano il proprio spartito quasi a occhi chiusi, facendosi trasportare dal mix di emozioni che si sprigionano nel PalaEur. La difesa infine dimostra che l’atteggiamento, la voglia di non far cadere a terra il pallone è nel dna di questi campioni. Male la Francia, annichilita in ogni fondamentale e rivelatasi inconsistente a muro, sempre a rincorrere le scelte di Giannelli. E quando anche Ngapeth sbaglia, ecco che il palazzetto avvolge in un grande applauso i propri beniamini.

Simone Giannelli Italia Francia
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Lavia voto 9. Re Mida trasformava in oro tutto quello che toccava; lui trasforma in poesia qualsiasi palla passi dalle sue parti. Tecnicamente sublime ha una varietà di colpi pazzesca e quando riesce a lasciarsi andare è gioia pura per gli occhi.

Romanò voto 8,5. Zero murate subite e una serie di colpi in attacco che sembrano spallate di un gigante alle speranze di vittoria francese. A muro si fa ancora usare un po troppo dagli attaccanti avversari, ma per il resto è potenza pura.

Giannelli voto 8,5. In difesa suona la carica a tutto il gruppo, in palleggio trova velocità e tensione giusta di palla e i francesi a muro brancolano nel buio. L’uso della pipe è il tassello in più di un palleggiatore che riesce ad essere determinante anche in attacco e a muro.

Michieletto voto 7,5. parte molto in sordina nel primo set, quasi spettatore di un match che invece lo vede grande protagonista nel terzo set quando, in un momento di flessione pericolosa dei suoi, suona la carica prima in attacco e poi al servizio.

Alessandro Michieletto Italia
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Galassi voto 7. Braccio veloce e battuta finalmente risolutiva, anche se i palloni sono pochi è bravo a non sprecarli e a rimanere ben piantato nel match.

Mosca voto 5,5. In attacco è discreto, ma manca il suo apporto a muro, dove potrebbe fare molto di più, soprattutto su palla scontata.

Balaso voto 8. Ad un certo punto sembra avere la calamita sulle braccia e attirare a se tutti i palloni che passano nel campo azzurro! Se Grebennikov è stato il miglior libero del mondo, lui ne è il degno erede.

Fabio Balaso Italia
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Rinaldi voto 6,5. Il ragazzo ha cuore grinta e coraggio, per gran gioia di Fefè che sa di poter contare su di lui.

Sbertoli voto 7,5. Meriterebbe di giocare molto di più per il suo valore, ma quando hai davanti un Giannelli in formato top diventa ardua. E allora eccolo pronto a seminare il panico dai 9 metri per ritagliarsi il proprio spazio di (meritata) gloria.

di Paolo Cozzi

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