Il Pagellone di Paolo Cozzi – Impeccabile De Cecco, Urnaut e Zaytsev sollevano Modena dalle sabbie mobili. Siena?

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Di Paolo Cozzi

La nona giornata di ritorno andata in scena nel week end sarà ricordata come quella della consacrazione di Milano che con un perentorio 0-3 in casa di Verona bussa alla porta “magnifiche quattro” con prepotenza e comincia a puntare in alto. Tutto facile per le big, mentre in coda punti salvezza fondamentali arrivano da Sora, bravissima ad espugnare il campo di Ravenna, ormai quasi fuori dai giochi play off.

Partiamo proprio dalla gara di Verona, dove i padroni di casa, ottimi fino a fine primo set, si bloccano sul più bello per poi crollare verticalmente e sparire dal campo nei due set seguenti. La ricezione sbanda con l’iraniano Manavi (voto 4,5) in balia delle float avversarie, l’attacco fatica con il solo Boyer sufficiente (Voto 7….ma anche 7 errori al servizio…) e il muro sembra lavorare meno di squadra e basarsi più su spunti dei singoli. A poco serve l’alternanza di palleggiatori, con uno Spirito (voto 5) davvero in difficoltà nel trovare alternative valide e traiettorie efficienti.

Festa grande in casa Revivre dove Sbertoli (Voto 9) smista il gioco come un veterano trovando braccia calde in ogni ruolo, con Nimir (voto 9,5) capace di sbagliare poco e fare punti pesanti, Maar (voto 9) autentico mattatore a muro e Clevenot (voto 7) in difficoltà in ricezione ma buono in attacco. È comunque l’atteggiamento della squadra in difesa a piacere e a dare fondamenta al gioco della squadra, davvero cresciuta molto nelle abili mani di coach Giani.

Tutto facile per la capolista in una Candy Arena piena e festante, Monza ci prova a regalare ai suoi tifosi una super partita, ma De Cecco (voto 9) in regia e un muro compatto stoppano ogni tentativo dei padroni di casa.

Bene il bomber serbo Atanasijevic (voto 9) lucido e preciso in attacco cosi come il giovane Ricci (voto 8,5) che chiude in doppia cifra grazie a ben 5 muri personali. Sempre decisiva la spinta che arriva dai 9 metri, con il solito Leon (voto 8) a trovare 3 ace e tanta potenza!

Per Monza, che pure in attacco chiude con un buon 52%, non basta uno Dzavoronok (voto 8) col braccio caldo ma in grosse difficoltà in ricezione, manca l’attacco al centro per togliere pressioni ai laterali e la ricezione fatica troppo, con Rizzo (voto 5) che non riesce a trovare continuità di rendimento.

Civitanova spegne gli ultimi sogni salvezza di Siena e continua a dare segnali di crescita del gruppo. Juantorena (voto 10) stratosferico toglie la scena anche ad un Simon (voto 9) mostruoso in attacco, ma è tutta la squadra che gira bene, dal muro alla battuta, fatta eccezione per la ricezione un po’ in difficoltà. Uniche note negative la giornata no di Cester (voto 5) al centro e quella del libero Balaso (voto 5,5) in ricezione dove la squadra ha bisogno di una sua presenza in campo più forte.

Siena lotta, ci prova a restare in partita, ma a muro non trova mai il giusto timing e in attacco non trova un martello capace di arrivare al 50%. Se Ishikawa (voto 8,5) lotta e prova a tenere viva la sua squadra, manca l’apporto di Maruotti (voto 4,5) e di Savani (voto 5) che con la loro esperienza avrebbero potuto dare di più. Bene il centrale polacco Gladyr (voto 9) che si fa apprezzare in tutti i fondamentali.

A Modena, dopo un primo set da film dell’orrore si intravedono i primi segnali di riscossa dei canarini che trascinati da un ottimo Zaytsev (voto 9) e da un impeccabile Urnaut (voto 9,5) ritrova gioco e fluidità, anche se alcuni problemi come la ricezione ballerina e il muro non sono ancora superati del tutto. Bravo comunque Keemink (voto 8) a traghettare i suoi fuori dalle sabbie mobili formate da cinque sconfitte consecutive pesanti come macigni.

Vibo ci prova, lotta e non molla, ma nei momenti chiave del match si appoggia solo su Al Hachdadi (voto 8,5) e Skrimov (voto 8) ed è un po’ troppo poco per poter trascinare la partita al 5 set. Bene la ricezione grazie anche ad una buona prestazione di Strohbach (voto 6) però poi in grosse difficoltà in attacco. Forse con una ricezione positiva Zhukouski (voto 5,5) dovrebbe osare di più con i centrali per trovare alternative in attacco.

Punti salvezza importantissimi per Sora contro una Ravenna brutta e spenta al pala De Andrè. Detto del solito Petkovic (voto 9,5) come sempre terminale fondamentale nel gioco dei laziali, fa piacere la prova del giovane Di Martino (voto 9) che trova punti importanti al centro, anche se il muro rimane il fondamentale in cui tutta la squadra fatica.

Per Ravenna, che paga l’uscita dal campo del lussemburghese Rychlicki (voto 6,5) non basta un Russo (voto 9) perfetto in attacco, sono troppi gli errori diretti in battuta e in attacco.  E qualcosa di più ci si aspetta da Argenta e Lavia (voto 5 per entrambi) che hanno le possibilità di meritarsi più spazio in campo.

È ormai retrocessa ma non smette di lottare e combattere Castellana Grotte che finalmente spezza un filotto di sconfitte interminabile. Bravo Zingel nel ruolo di opposto, ottimo Wlodarczyk (voto 9,5) nel trovare punti e continuità, bene Falaschi (voto 8) finalmente supportato da tutti i suoi attaccanti.

Per Latina i numeri sono buoni in tutti i fondamentali, addirittura fa 10 punti in più dei pugliesi ma spesso manca lucidità nei momenti chiave. Bene Stern (voto 9) sicuramente in crescita in questo finale di stagione, buono anche l’apporto di Parodi (voto 7,5), magari non eccelso in attacco, ma preciso e continuativo in ricezione.

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.