Il pagellone di Paolo Cozzi – Il capolavoro di Bernardi. Aprite le porte della Nazionale a Ricci. Lube, la cura De Giorgi non basta

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Di Paolo Cozzi

Tripudio di pubblico festante alla Unipol Arena dove va in scena una Finale di Coppa Italia intensa ed emozionante, una ciliegina sulla torta di una due giorni all’insegna del volley e degli spettatori!

Perugia festeggia una Coppa che dopo i primi due set sembrava ormai un lontano miraggio, Civitanova ancora una volta si trova a leccare le ferite e ad analizzare il perché nelle ultime sette finali non è sia mai riuscita a trovare il guizzo vincente. In campo tanti fenomeni del volley mondiale, da un Leon come sempre devastante a Juantorena e Leal, passando per Bruno e De Cecco, ma a issare al tie break gli umbri sono i primi tempi del giovane Ricci, che con un 4 su 4 a fine quarto set riaccende le speranze dei suoi; un bel segnale per una nazionale che quest’anno dovrà affrontare le qualificazioni Olimpiche.

Ma veniamo alle pagelle dei singoli protagonisti.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA

DE CECCO – Un suo turno di servizio nel terzo set riapre la partita, togliendo sicurezza ai marchigiani e dando il via alla rimonta dei suoi. Sfrutta molto gli attaccanti laterali per far muovere i due centrali di Civitanova e alla lunga il gioco paga. Sempre veloce e preciso, con coach Bernardi in due anni ha fatto l’ultimo step di crescita imparando dal 20 pari a giocare più per la squadra e meno per lo spettacolo. VOTO 9

ATANASIJEVIC – Forse non una delle sue migliori partite in maglia grifone, ma ha il merito di restare sempre lucido e di mettere giù palloni importanti, anche se 7 errori in battuta e 5 murate subite sono un fardello pesante. È comunque un agonista nato e il suo apporto lo fornisce. VOTO 7+

LEON – Gioca con un dito rotto e con un piede dolente e la sua partenza lenta nei primi due set ne è la conferma. Poi mette il mantello da supereroe e si erge su vette che i comuni mortali possono solo guardare con invidia. Cercato continuamente in ricezione tiene bene botta e si propone spesso con un attacco da 5 raramente visto sui campi da volley. In battuta apre la ricezione avversaria come burro, dando vita a break importanti. Se imparasse anche a murare……!!!!  VOTO 9,5

LANZA – Prestazione importante per lo schiacciatore italiano, che sfodera un paio di colpi chirurgici in situazioni importanti. Barcolla un po’ troppo in ricezione, ma sa essere utile al servizio e a muro, cosa per lui inusuale. VOTO 8

PODRASCANIN  – Giornata in chiaro scuro per il Potke, in difficoltà in attacco e a volte costretto a rincorrere le alzate di Bruno. Meglio al servizio dove a potenza e precisione unisce anche tanta continuità. VOTO 6,5

RICCI  – Il giocatore che non ti aspetti, resta comprimario per buona parte del match, salvo poi erigersi a protagonista assoluto nel finale di 4 set e al tie break. Bene molto bene in attacco dove mostra una buona manualità, a muro può e deve crescere ancora molto, ma il segnale che ha lanciato ieri è di quelli importanti ed è valso forse una Coppa Italia. VOTO 9

COLACI – In ricezione viene evitato come la peste perché come sempre è molto preciso, in difesa gioca una partita tutto cuore recuperando palloni importanti e vincendo nettamente la sfida contro l’altro libero italiano della partita. VOTO 8,5

BERNARDI – Mister secolo dimostra ancora una volta di essere un vincente nato, riesce a tenere le briglie della squadra anche sotto 2 -0 e si inventa Leon da 5 come fosse una cosa normale. Se De Cecco, Lanza Atanasijevic  sono al loro meglio storico, è perché dietro c’è la sua guida. VOTO 9

CUCINE LUBE CIVITANOVA

BRUNO – La squadra la fa girare bene, tanto è che la guida ad un ottimo 60% e nei primi due set è davvero veloce e imprevedibile. Poi si dimentica dei centrali e rende l’attacco marchigiano più facile da leggere. La sensazione comunque è che la cura De Giorgi lo stia riportando a valori di rendimento e agonismo assoluti. VOTO 8,5

SOKOLOV – Se Leon è un extraterrestre, lui è il primo dei mortali. Mortifero in attacco dove chiude con quasi il 70% e alterna parallele a diagonali strette. È mancato a muro, dove in realtà è molto forte e preciso e poteva essere più incisivo sul cubano. Prova a dare anche una mano in ricezione, ma l’esperimento non funziona. VOTO 9

JUANTORENA – Come sempre ci mette tutta la sua classe e il suo talento, sia in ricezione che in attacco. Mette a terra palloni importanti, ma ha il rammarico della murata subita sul finire del tie break da Lanza. Uomo delle mille finali, è sempre un piacere vederlo tirato a lucido. VOTO 8,5

LEAL – Il martello cubano alterna fiammate d’autore a tanti, troppi errori sia in battuta che in attacco. In ricezione è pungolato dai battitori avversari e salta in fretta subendo ben 6 ace e chiudendo con un misero 8% di doppio positive. Il motore è quello di una fuoriserie, ma in questa finale ha girato spesso a vuoto. VOTO 5,5

SIMON – Vedergli chiudere una finale con solo il 33% in attacco mette tristezza, è vero che Bruno si dimentica di lui spesso, ma è davvero un peccato. Meglio a muro soprattutto su palle scontate, mentre soffre de Cecco con ricezione perfetta. Protagonista mancato. VOTO 6

DIAMANTINI – Schierato a sorpresa, è alla sua prima finale , ed è chiamato a “non fare danni” in una squadra farcita di Campioni. Bravo a farsi trovare pronto in attacco anche se ovviamente è poco controllato dal muro avversario. A muro può e deve fare di più per diventare pedina importante della squadra. VOTO 7

BALASO – In ricezione è molto ricercato e tutto sommato tiene bene, ma è in difesa dove va in affanno e si fa trovare spesso fuori posizione. VOTO 6

DE GIORGI – Con lui alla guida Civitanova gioca più fluida e sembra essere più compatta, ma ancora non è riuscito a far uscire la squadra da quella buca mentale che la attanaglia nelle finali. VOTO 7

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