Il Pagellone di Paolo Cozzi – I protagonisti di Padova – Modena. Trento, Russell ti porterà lontano. Attenzione alla corsa salvezza…

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Di Paolo Cozzi

Dopo l’anticipo di sabato con Ravenna che rilancia le proprie ambizioni play off e condanna Castellana sempre più triste fanalino di coda, la domenica di Superlega vede ancora una volta Modena in difficoltà, mentre tutto facile per le altre grandi del campionato.

Partiamo proprio da Padova, dove i padroni di casa, ancora privi di Randazzo, trovano un Louati (voto 9,5) monumentale che a suon di ace e attacchi porta Modena al 5 set. Ottimo il muro di squadra, con 16 block totali fra i quali spiccano i 5 di Polo e i 4 di Volpato (voto 9) autore di una prova importante anche in attacco.

Con la ricezione che tiene botta, Travica (voto 8) è bravo a far viaggiare la palla e a trovare anche in Torres (voto 7…troppe murate subite) un importante terminale offensivo che fa issare la squadra veneta al 7° posto in classifica.

Continua il momento di appannamento per Modena, che fatica a trovare ritmo a muro e in ricezione. Meglio l’attacco, con i centrali in evidenza e un Bednorz , seppur stanco, in continua e costante crescita. Meglio, anche se la sensazione è che sia ancora convalescente, Ivan Zaytsev (voto 7,5), autore si di 25 punti, ma ancora un po’ troppo sbaglione in attacco dove subisce anche 6 muri. Buona anche la prova del secondo palleggiatore Keemink (voto 7,5) in pratica all’esordio assoluto in Superlega.

Dopo le paure di Coppa Italia, Civitanova pur priva di Juantorena si sbarazza in tre set di Monza capitanata da uno Stankovic (voto 9) versione “Deluxe”. L’attacco di squadra non è eccezionale, con un Sokolov (voto 5,5) in difficoltà in attacco e battuta, ma Monza sembra aver esaurito le energie nel tie break infrasettimanale e bastano gli attacchi di Leal (voto 8) per portare a casa il 3-0.

Per i monzesi passo indietro dopo la grande prova settimanale, con Ravenna che soffia sul collo per accaparrarsi l’ultimo posto nei play off. La sconfitta in Coppa ha lasciato tante scorie sia nella mente che nelle gambe, la ricezione è ballerina e Orduna (voto 6) non riesce a ritrovare quelle traiettorie che stavano per far saltare il banco mercoledì. In difficoltà tutti gli attaccanti con la sola eccezione di Buchegger (voto 7,5)  unico ad issarsi oltre la soglia del 50%. Bene il muro, punto di forza della squadra con Beretta capace di metterne a segno 5.

Gara mai in discussione quella di Latina, con i trentini che si presentano con un  Russell (voto 9) in versione mondiale. È comunque tutto l’attacco che gira bene, con Giannelli (voto 7) che si diverte con Lisinac e Vettori che gli regalano giocate e punti preziosi. Per il resto ordinaria amministrazione, con qualche passaggio a vuoto in ricezione che sicuramente avrà fatto sobbalzare in panchina coach Lorenzetti.

Per Latina non basta uno Toncek Stern (voto 8) finalmente continuo e positivo. Crolla completamente Ngapeth (voto 4) impalpabile in attacco. Fatica il muro, incapace di opporre una qualsivoglia resistenza al gioco trentino.

Tutto facile anche per la capolista Perugia che rifila un secco tre a zero a Vibo. I perugini possono contare su un De Cecco (voto 8,5) ispirato e con la dinamite nelle mani. Buona la prova di Ricci (voto 8) al centro e come sempre tanta concretezza dalla coppia Leon – Atanasjevic (voto 8,5). Manca un po’ la ricezione, specie quella di Lanza in netta difficoltà, ma la sensazione è che la squadra si stia preparando per le partite calde della stagione.

Per Vibo tanti cambi ma pure tanta fatica in attacco, anche se non è con Perugia che si cercano i punti salvezza. E si che la battuta riesce comunque ad impensierire gli umbri, ma poi manca la lucidità e la capacità di sfruttare quelle poche occasioni lasciate dai padroni di casa. Al Hachdadi (voto 7) è l’unico che mette giù palla, fatica Skrimov (voto 5) ancor di più Barreto (voto 4) che non ne azzecca una in due set .

Una Verona non impeccabile rischia con Siena, ma trova il guizzo per i tre punti. Sono i centrali a spingere gli scaligeri in scia a Milano per il quinto posto, con un Birarelli (voto 9) finalmente servito con continuità e un Solè (voto 10) autentico mattatore al centro della rete. In difficoltà il trio di banda (voto 5), con gli schiacciatori lucidi però nei momenti chiave del set.

Per Siena, reduce dal secondo cambio in panchina stagionale, è la ricezione il punto debole con ben 10 ace subiti. Marouf prova a far correre la palla in banda e trova buone risposte da Savani e Ishikawa (voto 7) ma è al centro che la squadra è leggera e non trova modo di arrestare l’egemonia veronese.

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