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Il Pagellone di Paolo Cozzi – Bernardi perde la strada, ottimi segnali per Grbic

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Di Redazione

Ancora un turno infrasettimanale per la Superlega maschile, ancora un turno giocato a ranghi ridotti, vista l’assenza di Civitanova e Trento impegnate nel Mondiale per Club. La partita clou è sicuramente Piacenza-Perugia, con gli emiliani che non riescono mai ad impensierire la capolista. Tra le altre spicca il 3-0 rifilato da una Modena finalmente bella e concreta ad una Milano che quest’anno contro le grandi fatica ad imporre il proprio gioco, subisce in ricezione e si trova con la coperta corta nel ruolo degli schiacciatori. Modena, invece, dà la sensazione di avere ormai smesso di sentirsi bella sulla carta per cominciare a dimostrarlo anche in campo, spinta da una battuta insidiosissima e dalla verve di Nimir e Leal.

Vittoria netta e importante quella di Padova nel derby veneto, non solo perché conferma i patavini tra le prime 8, ma perché ottenuta contro una diretta concorrente in maniera chiara e inequivocabile. Se Bottolo è il trascinatore di giornata capace di far dimenticare un disastroso Weber, Verona crolla e dopo alcune prove convincenti torna a sprofondare in un gioco che vede i tre giocatori di palla alta davvero in difficoltà, compreso quel Mozic che ha acceso molti riflettori su di sé in questo inizio di stagione.

Tre punti importantissimi in chiave salvezza per Taranto nell’ultimo match di giornata che, trascinata da un Sabbi evergreen e da un Joao Rafael finalmente determinante, schianta in 4 set le velleità di Cisterna, che ha in Maar e Dirlic i giocatori più performanti. Bene nelle file tarantine il giovane Gironi, autore di 12 punti in un set e mezzo.

M veniamo alle pagelle di Piacenza-Perugia, partendo dai padroni di casa.

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GAS SALES BLUENERGY PIACENZA

Lagumdzija voto 4. Sono ormai tante, troppe le partite bucate dall’opposto emiliano, che ad alcuni momenti di gran gioco alterna lunghe pause in cui è troppo, troppo falloso. Davvero un giocatore irriconoscibile dopo una partenza di tutt’altra pasta.

Brizard voto 4,5. Quando la squadra attacca con il 37% è ovvio che le colpe ricadano in gran parte sul palleggiatore: stupiscono soprattutto lo scarso uso dei centrali e la fatica con cui trova la palla per i suoi laterali. Momento complicato per il palleggiatore oro olimpico a Tokyo, che deve tirarsene fuori in fretta.

Russell voto 6,5. L’unico dei suoi a salvarsi, lo yankee offre solidità in attacco anche se in ricezione, bersagliato per tutta la partita, finisce per saltare e concedere troppo al servizio perugino.

Rossard voto 4,5. In attacco è in difficoltà continua, ben marcato dal muro di posto 2 avversario. Potrebbe allora provare a dare qualcosa di più in ricezione, ma anche lì latita parecchio. E nella battuta, fondamentale che l’anno scorso lo ha visto grande interprete, non riesce ad incidere.

Recine voto 5. Pochi scampoli di partita, ma la foga di provare a scuotere la squadra lo porta a commettere troppi errori.

Cester voto 6. Completamente dimenticato nelle dinamiche di attacco, è bravo a trovare un paio di guizzi importanti a muro.

Caneschi voto 5. Come il compagno di reparto, al centro viene pressoché dimenticato in attacco, e a muro – salvo una “fossa” fotonica a Leon – fatica a trovare le giuste contromisure.

Scanferla voto 7. In difesa e ricezione dà il suo contributo, ma può fare ben poco quando la squadra comincia a sciogliersi.

Bernardi voto 5. Dopo una partenza entusiasmante, la sua Piacenza sembra aver perso la bussola in una miriade di cambi e di errori gratuiti… Serve forse tirare il freno a mano, prendere una strada e ripartire, anche rischiando di perdere qualcuno per strada. Di certo le ultime prestazioni non sono all’altezza delle potenzialità della squadra.

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Leon voto 7,5. Nel giorno in cui in attacco sembra un comune mortale, ricorda a tutti il suo valore con una battuta sempre pericolosa. Piace comunque molto in questa versione 2021-2022, e anche a muro sembra più attento e preciso degli anni passati.

Anderson voto 6. Giornata sottotono per l’asso americano, che in attacco fatica a trovare continuità. Meglio sicuramente in ricezione e in battuta, dove è sempre molto pungente.

Rychlicki voto 6,5. Continua a essere il grosso punto interrogativo di questa squadra: al momento è ancora lontano parente di quel giocatore ammirato a Civitanova. Pur smarcato ad uno viene spesso difeso, e questo per un opposto non è un bel segnale. Piace comunque l’atteggiamento in campo.

Solé voto 8. Attacco ma non solo per il forte centrale argentino, che piazza 4 murate secche oltre a sporcare una marea di palloni che minano la fiducia degli attaccanti piacentini.

Russo voto 7. In attacco ha margini di miglioramento nell’intesa con Giannelli; meglio a muro, dove mette costantemente tanta pressione agli schiacciatori avversari.

Giannelli voto 6,5. Partita discreta per il regista della nazionale, che fa vedere progressi nell’intesa con i compagni, anche se qualche palla gli scappa troppo a filo. Bene a muro, dove è un autentico spauracchio per i posti 4 emiliani.

Colaci voto 7. Poco cercato in ricezione, è bravo a restare concentrato e a difendere tutto quello che passa dalle sue parti. Da standing ovation una ricezione in tuffo ad una mano su una palla corta in posto 2.

Grbic voto 8. Vincere anche quando non si gioca benissimo è il sogno di ogni allenatore. La squadra dà continui segnali di forza a muro e in battuta, piace il Giannelli in versione Grbic che sfrutta molto di più la pipe.

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