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Il mercato dell’Imoco è fermo, ma non per sua volontà. Maschio: “Aspettiamo il Parlamento”

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Di Redazione

La pallavolo nazionale, di tutti i livelli, sta attraversando una fase di stallo sotto il punto di vista contrattuale. Dal Governo, infatti, non sono ancora arrivate certezze e risposte definitive su quella che sarà la nuova riforma per gli sport dilettantistici (ossia tutti gli sport nazionali ad eccezion fatta per calcio, basket, golf e ciclismo, ndr), lasciando, così, in balia delle onde tutti gli addetti ai lavori, i quali ancora non sanno come e dove muoversi, se non solo in via ipotetica. Con le sole ipotesi, però, ci si fa ben poco.

Proprio per questo motivo, anche il mercato delle maggiori società italiane e non è ancora arrivato nella “fase calda” con nomi solo abbozzati e non firmati. L’unica certezza è il trasferimento in Turchia dell’opposto novarese Ebrar Karakurt, la quale si è già accordata con le russe del Kaliningrad. Per il resto, invece, solo chiacchiere.

La situazione colpisce tutti, dai club più “piccoli” fino ai Campioni d’Italia in carica, ossia la Prosecco Doc Imoco Conegliano ed ad affermarlo è direttamente il copresidente Pietro Maschio, il quale ha parlato in questa direzione tra le colonne della “Tribuna di Treviso“. “Aspettiamo che il Parlamento faccia la sua parte. Il mercato, ad oggi, è fermo” le sue parole.

Fino al voto, annunciato per la prossima settimana – prosegue il numero uno delle Pantere –, non sappiamo quali saranno le regole che dovremo applicare ai contratti. Per questo è tutto fermo, comprese anche le voci che di solito affollano le cronache di questo periodo dell’anno” precisa. Maschio continua il discorso addentrandosi sul fronte economico: “Si parla soprattutto dei contributi previdenziali, che non sappiamo quantificare, ma ci aspettiamo onerosi. Non siamo in grado di sapere che tipo di contratto dovremo applicare e quali saranno gli aggravi economici. Tutti i club sono in attesa e poi ci si muoverà di conseguenza da fine febbraio“.

Conegliano ha di fatto rifondato e ringiovanito l’intelaiatura della squadra lo scorso anno, cambiando 9 giocatrici all’interno del roster, per cu non dovrebbero esserci grandi novità in tal senso. “La parte principale del lavoro è stata fatta e devo dire che è andata pienamente a buon fine – ammette chiosando -, visto che siamo a tre trofei vinti su tre finali disputate. Una squadra così vincente è difficile cambiarla“.

(fonte: Tribuna di Treviso)

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