Il giovane Alessio Perodi dalle Kinderiadi alle tappe del circuito nazionale

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Di Redazione

Dal Trofeo dei Territori-Kinderiadi di Beach Volley, già Trofeo delle Province, delle edizioni 2018 e 2019, al Trofeo delle Regioni 2019, svoltosi nelle giornate dell’8, 9 e 10 luglio sulla spiaggia del Poetto di Cagliari. Dalla pallavolo provinciale che fa capo al Comitato Territoriale FIPAV Cremona Lodi a quella nazionale. Tutto, rigorosamente, in formato volley. Alessio Perodi, classe 2002, di Cremona, dopo la stagione indoor con la maglia della Pallavolo Cremonese (e dalla prossima stagione con quella del Monticelli d’Ongina in serie B) ora è pronto per la sabbia del circuito nazionale. Prima, però, un appuntamento che non aveva messo in agenda, forse solo per scaramanzia.

La convocazione per rappresentare la Lombardia – racconta Alessio – al Trofeo delle Regioni 2019 è stata una bellissima sorpresa, accolta con grande entusiasmo. Una notizia arrivata, dal selezionatore Fabrizio Incitti sul gruppo WhatsApp della selezione degli atleti, come previsto, al termine del terzo allenamento della settimana. Io ci speravo, certo, ma il livello degli atleti convocati mi ha subito fatto capire che l’asticella era posizionata in alto e che un eventuale esclusione non sarebbe stata troppo amara. Essere lì a giocarsi un posto era già un buon motivo per essere soddisfatti”.

Quel posto che, invece, era destinato proprio a lui, per fare coppia con Andrea Lancianese, atleta in forza al Volley Segrate. Mentre quel messaggio altro non sarebbe stato che il primo passo del viaggio che dal Centro Federale Pavesi di Milano avrebbe condotto a Cagliari “dopo 21 ore di viaggio, peraltro previste, a cui abbiamo accodato subito una seduta di allenamento, mentre sulla stessa spiaggia si giocavano le fasi finali della terza tappa del campionato assoluto di beach volley. In attesa di dare inizio, il giorno seguente, alle Kinderiadi 2019”.

Un trofeo concluso, per la rappresentativa lombarda, con un settimo posto che, però, da solo è una fotografia che lascia fuori inquadratura la vera essenza di quanto vissuto in campo. “Il primo giorno – continua Alessio – dopo una vittoria senza intoppi contro la rappresentativa dell’Umbria, siamo incappati in una sconfitta, con entrambe i set terminati ai vantaggi, con la Puglia. La terza gara della giornata, la sfida contro la Toscana (salita sul terzo gradino del podio, al termine del Trofeo) è stata una battaglia conclusa solo al tie break, da un 20-18 in favore degli avversari.Risultati che rendono un’idea precisa di quanto avremmo potuto giocarcela e, insieme, di quanto ci abbia penalizzati il fatto di ritrovarci, nella seconda giornata di gare, nel tabellone dei perdenti, con lo svantaggio di dover giocare più gare e ad orari meno confortevoli. Dove abbiamo incontrato nuovamente la rappresentativa dell’Umbria e poi quella del Trentino, per due vittorie piene e senza appello. La terza gara, con la sconfitta rimediata contro la forte rappresentativa campana ha chiuso, al secondo giorno, la nostra esperienza sulla sabbia sarda”.

Esperienza che, al netto di un risultato che poteva essere diverso, è stata molto significativa. Perché “ho visto un’intesa crescente, in campo, nonostante con Andrea avessimo avuto sole due settimane di tempo per allenarci insieme e prepararci all’evento. Un miglioramento costante che ha avuto il suo apice nella sfida con la rappresentativa del Trentino, dove abbiamo dato il meglio in quel lavoro di muro-difesa e contrattacco che è stato il nostro punto di forza”.

Soddisfazione più che giustificata, soprattutto se si considerano alcune complessità. “Lavorare tutta un’intera una stagione sull’indoor e poi passare al beach non è cosa facile, perché sono due realtà diverse, in campo. Ci sono notevoli differenze sia in ambito tecnico che tattico”. A cui si va ad aggiungere “che nel mio caso il cambio di società ha richiesto di dover affrontare anche gli allenamenti estivi e, con questo, di dover passare da una disciplina all’altra ogni due giorni. A dover rimodulare, ad esempio, alcuni assetti come la rincorsa d’attacco o la visione di gioco”.

Difficoltà, se così si possono chiamare, gestite comunque al meglio. E con l’adrenalina che, soprattutto gli impegni di alto livello agonistico, riescono a mettere in circolo. Prima della ripresa dei campionati indoor, infatti, c’è una lunga estate di beach volley per Alessio. “Con la partecipazione ad alcune tappe del circuito nazionale di Beach Volley già affrontate e altre in programma. Come quelle di San Giorgio di fine luglio e Cellatica di inizio agosto dove tornerò a dividere il campo con Gabriele Brambilla”.

Ripensando alla strada macinata, passando anche dal Trofeo delle Regioni, e a quanto di buono visto, non solo sul proprio campo: “Penso alla coppia vincitrice, i liguri Simone Arboscello/Giacomo Barbero, probabilmente meno attrezzati fisicamente di altri ma molto ordinati in campo e, quindi, molto efficaci. Anche se il modello da seguire, per me, sono i gemelli del beach volley, Mattia e Paolo Ingrosso”. Perché se sogni, lo devi fare in grande.

(fonte: Comunicato stampa)

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