Il cubano Hernandez in pole position per il ruolo di opposto alla Kioene Padova

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Di Redazione

Sembra sempre più sicuro l’arrivo del cubano Ramos Fernando Hernandez alla Kioene Padova. Con la conferma di capitan Dragan Travica, infatti, la società patavina sembra essere orientata proprio sull’opposto ex Siena.

Come riportato sui media locali, Hernandez rimarrebbe in Italia per sostituire il partente Torres in maglia bianconera.

Ecco quanto riportato da “Il Mattino di Padova” nell’edizione odierna.

Non lo è ancora, ma sembra destinata a esserlo, invece, la voce che vuole il cubano Ramos Fernando Hernandez in diagonale con Travica. Nella scorsa stagione in forza a Siena, retrocessa in A2, Hernandez rimarrebbe in Italia per sostituire il partente Torres in maglia bianconera. Statistiche alla mano, per lui parlano i 40 ace messi a segno nella passata annata e i 561 punti realizzati, che l’hanno issato al secondo posto della classifica dei martelli più prolifici in Superlega dietro a Petkovic.

Ottimo sul cambio-palla, ha invece incontrato qualche difficoltà in più in fase di contrattacco, mentre a Siena lo ricordano abbastanza fragile sui palloni decisivi. Ma occorre capire come si inserirà nei meccanismi di Baldovin e Travica che, nel campionato appena concluso, hanno regalato alla Kioene un’identità molto riconoscibile e diversa da quella di tutte le altre squadre, puntando moltissimo sui centrali.

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Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

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Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

"Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley".

Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: "Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo".

L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: "Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli".

Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: "Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff".