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Il Brasile è di bronzo al tie-break, ma che fatica contro il Giappone

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Con un punto del Brasile contro il Giappone a ritrovare quel pallone vincente, quello mancato nella semifinale contro l’Italia: si è aperta così la finale per il terzo e quarto posto ai Mondiali in Thailandia davanti ai 5717 spettatori di Bangkok. Una sfida lunghissima che si è chiusa come si era aperta, con un’altra marcatura delle carioca, ma soltanto dopo cinque set.

La squadra di Zè Roberto ha iniziato a schiacciare sull’acceleratore subito, mettendo una pressione insostenibile sulle avversarie, ma ha alzato il piede dal pedale nel terzo parziale riportando in gara le nipponiche, brave da parte loro a crescere e tornare in fiducia fino a sfiorare il successo, prima della chiusura per le carioca: 3-2 (12-25, 17-25, 25-19, 29-27, 16-18).

Mattatrici della sfida immancabilmente Gabi da una parte, che chiude con 35 punti e soprattutto un’altra, l’ennesima prestazione totale, da trascinatrice, mentre per il Giappone Yoshino Sato è la giocatrice che oltre ad aver messo a referto 34 marcature personali ha avuto tra le mani i palloni più importanti del match, permettendo alle sue di riaprire più volte la gara.

1° set – Le verdeoro all’entrata in campo sono “indemoniate” e volano subito sul +4 (2-6, con un time-out per la panchina nipponica), prima di allungare ancora: 5-12 (seconda interruzione per Ferhat Akbas). Il Giappone ci prova con Wada (sono 5 i punti per lei), ma il Brasile mette sul campo un’intensità e una “cattiveria agonistica” da applausi a esaltare ancora Gabi, “anima” della squadra: 8-20. La parola fine sul primo parziale arriva in fretta: 12-25 con Kisy, entrata sul doppio cambio.

2° set – Il Brasile allunga ancora una volta per il suo primo doppio vantaggio sul 4-6, che diventa +5 sul 6-11, poi, 8-14. Il Giappone si avvicina in maniera importante sul 15-17, ma a quota 20 entrano per prime le sudamericane con un nuovo “strappo” che lascia le avversarie a 15. Il gap sale ancora fino al 16-23, prima della chiusura sul 17-25 con Gabi.

3° set – Il Giappone diventa più preciso, mentre le verdeoro si distraggono un po’, e in fretta è 5-0 a sorpresa per le biancorosse. Sul 9-2 è +7, con le schiacciatrici nipponiche, Yoshino e Ishikawa, che crescono fino al 11-3. Il Brasile con una grande Marcelle torna a -3 (12-9), ma sul 20-14 si avvicina con decisione la possibilità per il Giappone di portare la sfida alla quarta frazione. La progressione finale non fa sconti: 23-19, 24-19 e, quindi, 25-19 con una “tripletta” di Yoshino Sato.

4° set – Pronti, partenza e… 0-5 per il Brasile, che è tornato ad alzare i giri del motore e l’intensità del suo gioco, restituendo al Giappone il parziale di apertura del set precedente. Le due squadre tornano a contatto sul 9-10, che diventa parità a 11. Le nipponiche passano in vantaggio sul 14-13 e diventa 15-13 al time-out di Zè Roberto, che rivede i fantasmi di un ennesimo tie-break. Di nuovo pari sul 16-16, per un equilibrio che resiste fino al break del 22-19 (con il doppio ace di Yoshino e un time-out per il Brasile). Con Gabi, e il suo ventiseiesimo punto personale, è ancora 22-21. Ishikawa e Bergmann vanno per il 23-22, quindi, è 24-22 con Wada: Bergmann annulla il primo set-point, mentre è il video-check a cancellare tra le proteste il secondo con un’invasione del Giappone. Il primo match point per il Brasile arriva sul 25-26, ma non viene trasformato. Alla fine di una girandola di colpi, emozioni e spettacolo il parziale si chiude 29-27. Ed è tie-break.

5° set – C’è subito un break per il Brasile (1-3), per un +2 che diventa anche +3 (2-5). Al “vecchio” intervallo del cambio di campo (che al Mondiale non c’è) le due squadre sono sul 6-8, ma il Giappone rimette tutto in equilibrio a quota 8, prima di salire in cattedra sul 10-9 (con un time-out per la panchina carioca). Si va avanti punto a punto, con la squadra di coach Akbas sempre davanti di un “cambio palla” fino al match-point del 14-13. Lo annulla, ca va sans dire, Gabi. Yoshino, ed è 15-14 (time-out di Zè Roberto). Di nuovo Gabi, con un “incrocio”. Bergmann va per il +1 del Brasile (15-16, time-out Giappone). Tutto si chiude con un muro di Julia, sul 16-18. E’ stata una bella partita, decisamente. Intensa e in crescendo, tra due nazionali che hanno onorato al massimo l’impegno, dimostrando di voler salire assolutamente sul podio del Mondiale.

Che dire? Avrebbero meritato di poterlo fare entrambe, ma è stato solo il Brasile a mettersi al collo la medaglia di bronzo. Al Giappone restano gli applausi e la rinnovata consapevolezza di essere tornata a livello delle più grandi.

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