Il Bisonte si riscatta e conquista il PalaAgnelli di Bergamo in quattro set

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Nell’anticipo del turno infrasettimanale, le ragazze di coach Mencarelli cercano il riscatto, dopo lo stop contro Scandicci, andando a far visita alla Zanetti Bergamo di Turino.

Il Bisonte Firenze si impone al PalaAgnelli ed il riscatto arriva: le padrone di casa cedono dopo quattro set.

Marco Mencarelli parte con Cambi in regia, Nwakalor opposto, Van Gestel e Guerra in banda, Alberti e Beliën al centro e Venturi libero, mentre Turino risponde con Valentin in palleggio, Luketić opposto, Loda e Lanier schiacciatrici laterali, Moretto e Mio Bertolo al centro e Fersino libero.

In un inizio equilibrato sono i muri a fare la differenza, con quelli di Belien e Alberti che, seguiti dall’attacco di Nwakalor, valgono il primo break (6-9): la Zanetti risponde sfruttando un paio di errori delle bisontine (11-11), che però poi si riorganizzano e ripartono con Nwakalor e Alberti (11-14), con conseguente time out Turino. Ancora una volta Bergamo impatta grazie a due ingenuità di Firenze (18-18) e Mencarelli è costretto a chiamare time out, ma subito dopo Loda trova la pipe del primo sorpasso (19-18): la partita torna a essere equilibrata, poi è Nwakalor con due attacchi chirurgici a provare a girarla (21-22), con Turino che decide di fermare il gioco. Al rientro una grande difesa permette a Guerra di timbrare il 21-23, e la stessa schiacciatrice mura Lanier per il 21-24: sul primo set point Belien sbaglia la battuta, sul secondo Loda trova il tocco del muro e sul terzo è un muro della stessa Loda a valere il 24-24, ma poi Nwakalor procura il quarto che Alberti trasforma murando Luketic (24-26).

Nel secondo set è di nuovo de Il Bisonte il primo allungo grazie a una diagonale sui tre metri di Guerra (5-8): Luketic si prende un muro e lascia spazio a Faucette, il muro di Alberti rintuzza un tentativo di rimonta e costringe Turino al time out (9-13), poi un altro block-in del capitano provoca il cambio in casa Zanetti con la ex Enright per Lanier. Sul 12-18 entra anche Prandi per Valentin, poi c’è l’ace di Van Gestel e alla fine è il sesto muro personale di Alberti a certificare il 16-25.

Nel terzo set c’è Enright per Loda, ed è proprio la portoricana a trascinare la sua squadra al 12-10, anche se Van Gestel e Belien non ci stanno e firmano la parità (12-12): Guerra con un grande attacco sorpassa (12-13), Nwakalor trova il break con un mani-out (14-16) e Turino decide di chiamare time out. La chiacchierata sortisce l’effetto di quattro punti consecutivi (18-16) e allora è Mencarelli a decidere di interrompere il gioco, anche se l’emorragia non si ferma (20-16), con il coach de Il Bisonte che chiama subito un altro time out: Guerra interrompe il 6-0 con un lungolinea seguito da un ace (20-18), ma poi la Zanetti riparte con Enright e Luketic (23-18) e a poco serve l’ingresso di Enweonwu e Lazic per Nwakalor e Van Gestel, perché la stessa Luketic chiude 25-21.

Il Bisonte si riorganizza a inizio quarto set con tre attacchi di Van Gestel e il muro di Nwakalor (1-4), poi sul contrasto a muro vinto da Guerra (3-7) Turino chiama time out e inserisce Loda e Dumancic per Luketic e Mio Bertolo: è sempre Enright a tenere su la Zanetti dopo i tentativi di fuga ospite (9-12), mentre fra le bisontine è Van Gestel a salire di tono in attacco (11-15), con il tocco di seconda di Cambi che regala il + 5 (12-17) e provoca un altro time out bergamasco. La Zanetti ci prova con orgoglio con Lanier (16-19), Mencarelli gioca la carta Kone per Alberti e il muro di Belien su Lanier vale il nuovo + 5 (16-21): è l’allungo decisivo, perché Guerra procura cinque match point (19-24) e sul secondo è Kone a chiudere 20-25 col suo primo punto stagionale.

Marco Mencarelli: “Era il risultato che volevamo e l’abbiamo centrato. Siamo contenti per la vittoria ma un po’ meno per il gioco: siamo ancora troppo discontinui ed è un aspetto su cui stiamo lavorando. Paradossalmente forse abbiamo giocato con più continuità nel derby, pur perdendo: andiamo avanti, siamo un cantiere aperto e cerchiamo di arrivare a pieno regime il prima possibile”.

Daniele Turino: “E’ un momento negativo, dobbiamo lavorare soprattutto su muro e difesa. Facciamo troppi errori e non riusciamo a dare continuità al gioco. La certezza che abbiamo è però che la ricezione è uno dei nostri punti di forza, anche se bisogna lavorare sulla concentrazione”.

Zanetti Bergamo – Il Bisonte Firenze 1-3 (24-26, 16-25, 25-21, 20-25)

ZANETTI BERGAMO: Loda 13, Mio Bertolo 5, Valentin 3, Lanier 14, Moretto 5, Luketic 11, Fersino (L), Enright 10, Dumancic 1, Marcon, Prandi, Faucette Johnson. Non entrate: Faraone. All. Turino.

IL BISONTE FIRENZE: Guerra 16, Alberti 11, Nwakalor 19, Van Gestel 16, Belien 9, Cambi 2, Venturi (L), Enweonwu 1, Kone 1, Panetoni, Lazic. Non entrate: Hashimoto. All. Mencarelli.

ARBITRI: Sessolo, Piubelli.

(Fonte: comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

A1 Femminile

Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)