Grande: "Vediamo quello che accadrà oggi, per me non ci sono i presupposti per continuare"

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Di Redazione

Valutate le dichiarazioni del Ministro Spadafora, circa una possibile ripartenza dello sport a maggio, sono state convocate per oggi le tre Consulte per valutazioni sul prosieguo delle stagioni.

Per quanto riguarda il massimo campionato, sono nove le società che si sono espresse per la chiusura immediata della stagione. Le quattro che hanno votato in maniera differente sono: Trento, Civitanova, Perugia e Monza e a tal proposito il D.S. della Top Volley Cisterna Candido Grande è stato intervistato da Latina Oggi.

«Vediamo quello che accadrà oggi  ma in tutta sincerità penso che siamo arrivati ai titoli di coda. A mio avviso, non ci sono più i presupposti per andare avanti. La Federazione internazionale potrebbe anche concedere una proroga sui transfert dei giocatori stranieri, ma i problemi sono tanti e non si può certo scherzare con la vita delle persone per giocare partite a porte chiuse, perché così sarebbe nel caso in cui la Lega decidesse di proseguire».

Oggi, dunque, dovrebbe arrivare la decisione finale: «Usiamo ancora il condizionale, ma come ho avuto modo di dire – ha proseguito lo stesso dirigente della Top Volley Cisterna– i tempi per decidere sono molto stretti. Non possiamo più aspettare: sì o no, subito. Credo che alla fine, con grande dispiacere da parte di tutti, si deciderà di fermare qui il campionato. A rimetterci saranno tutti, non soltanto i grandi club con i loro investimenti importanti. Quelli piccoli, come noi, corrono il serio rischio di sparire, perché oggi come oggi nessuno sponsor, piccolo o grande che sia, ti fa luce».

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C’era anche Martina Morandi a rappresentare la pallavolo ai WEmbrace Games di Bebe Vio

Oltre il Volley

Un’ondata di entusiasmo, sport e inclusione ha travolto lo Stadio dei Marmi di Roma in occasione della tredicesima edizione dei WEmbrace Games, l’evento benefico ideato dall’Associazione art4sport con la guida di Beatrice “Bebe” Vio Grandis. Tra le protagoniste in campo anche Martina Morandi, pallavolista professionista, ruolo libero, che nella prossima stagione vestirà la gloriosa maglia del Volleyball Casalmaggiore in serie A2. Martina, che ha preso parte alla serata all’insegna della condivisione e dell’uguaglianza, ha gareggiato nella squadra Genova, rappresentata dal partner Quadro Advertising, distinguendosi per spirito di squadra e determinazione.

“È stata un’esperienza ricca di emozioni, che rifarei e rivivrei altre cento volte. Fin dal mio arrivo ho trovato accoglienza e calore. — Ha dichiarato Martina MorandiIl mio team, ‘Genova’, è stato competitivo, positivo, sempre pronto a sostenere i compagni. Abbiamo conquistato un bellissimo secondo posto, ma abbiamo festeggiato come se avessimo vinto, perché abbiamo vissuto e condiviso qualcosa di unico. Questo evento mi ha insegnato che non contano etichette o differenze: uomo o donna, adulto o bambino, con o senza disabilità, ciò che conta sono i valori che possiamo trasmettere insieme.”

L’edizione 2025, ribattezzata Space Games Edition, ha celebrato lo sport come linguaggio universale e veicolo di inclusione. Otto squadre composte da adulti e bambini, con e senza disabilità, si sono sfidate in tre giochi in un clima di solidarietà e sana competizione. Una serata che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo e che ha sostenuto la raccolta fondi per i progetti dell’Associazione art4sport, impegnata dal 2009 nel rendere lo sport accessibile a bambini e ragazzi con protesi d’arto.

Accanto al suo impegno in campo, Martina Morandi è anche volto del progetto “TatticaMENTE, promosso dalla Fondazione Morandi in collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza.

L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel contesto sportivo e di formare allenatori e tecnici affinché sappiano riconoscere e valorizzare i diversi profili di funzionamento degli atleti. Un progetto che nasce dall’esperienza personale di Martina, che ha affrontato le sfide legate alla dislessia e alla disgrafia trovando nello sport, e in particolare nella pallavolo, uno spazio di espressione e crescita. Oggi, attraverso la sua testimonianza, Martina contribuisce a sensibilizzare il mondo sportivo e a costruire un ambiente più consapevole e inclusivo per tutti gli atleti che soffrono di questo disturbo.