Gran galà dello sport di Castiglion Fiorentino, a Hristo Zlatanov il premio speciale “Bovolenta”

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Hristo Zlatanov, Direttore Generale di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza, è stato tra i premiati al Gran Galà dello Sport “Città di Castiglion Fiorentino” giunto all’ottava edizione. Ha ricevuto il premio dedicato alla pallavolo intitolato a Vigor Bovolenta. Presente alla serata Federica Lisi, moglie di Vigor.

Nella suggestiva location del Teatro Mario Spina, gremito per una serata di celebrazione dei valori etici e delle gesta sportive, si sono avvicendati leggende sportive, atleti esemplari e giovani promesse in rappresentanza di diverse attività sportive. Dieci i premiati.

Il Gran Galà dello Sport è nato per tenere viva la memoria di due grandi sportivi castiglionesi, Corrado Viciani e Fabrizio Meoni. Insieme ai due premi a loro intitolati, uno per il modo del calcio ed uno per il motociclismo, sono stati consegnati altri otto premi speciali intitolati ad altrettanti indimenticati campioni e personalità dello sport tra cui, per la pallavolo, “Vigor Bovolenta” assegnato a Hristo Zlatanov. E il Direttore Generale di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza ha portato sul palco i valori di Vigor Bovolenta, icona della pallavolo italiana.

Una serata di gala che ha visto il teatro gremito in ogni ordine di posto, con figure istituzionali e sportive, tutte unite nell’applaudire i campioni che hanno onorato il tricolore in diverse discipline. Anima di questa manifestazione è il sindaco Mario Agnelli, che ha fortemente voluto questo evento per celebrare lo sport e i suoi protagonisti. Al suo fianco, la Fondazione Fair Play Menarini, che condivide l’impegno per la promozione dei valori etici dello sport, e i patrocini del Ministero dello Sport e del Coni, a sottolineare l’importanza nazionale dell’evento. Il Gran Galà dello Sport è da sempre più di una semplice premiazione, è un tributo ai valori dello sport, un riconoscimento all’impegno, alla passione e alla dedizione di chi ha saputo eccellere. Un’occasione per celebrare lo sport come strumento di crescita personale e sociale, come veicolo di valori positivi e come fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Negli anni, il palco del Teatro Spina ha ospitato leggende dello sport come Marcello Lippi, Arrigo Sacchi, Carlo Ancelotti, Paolo Maldini, e molti altri.

Tra i premiati quest’anno oltre a Hristo Zlatanov, Cesare Prandelli, ex CT della Nazionale, Matteo Marani attuale presidente della Lega Serie Pro e l’ex calciatore Francesco Graziani.

Hristo Zlatanov: “E’ stata una serata veramente bella ed emozionante, rivedere certe immagini di Vigor e avere sul palco con me Federica mi ha fatto molto piacere. Vigor non era solo un compagno ma un fratello, con lui ho condiviso tra club e nazionale per otto anni la stessa stanza durante i vari ritiri e trasferte, lui fa parte di me”.

(fonte: Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)