Golden League: chiusa la prima fase, la Svezia vola in semifinale

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Si è conclusa nel weekend la prima fase della European Golden League e della European Silver League, i tornei che coinvolgono le nazionali europee non qualificate alla VNL, con la definizione degli abbinamenti delle semifinali. In Golden League femminile c’era ancora un posto da assegnare e se lo è aggiudicato trionfalmente la Svezia, grazie alla vittoria per 3-1 sul Belgio con ben 36 punti di Isabelle Haak (54% in attacco) e 17 della sorella Anna; le svedesi ritroveranno proprio le belghe in semifinale, mentre dall’altra parte del tabellone si sfideranno Ucraina e Repubblica Ceca (eliminata la Francia campione in carica). Entrambi i match si disputeranno con la formula delle gare di andata e ritorno.

Sarà invece la Final Four di Zara, in programma sabato 24 e domenica 25 giugno, a determinare la squadra vincitrice della Golden League maschile. La Croazia accede dunque alle semifinali in qualità di paese organizzatore e dovrà vedersela con la favoritissima Ucraina, che ha chiuso la prima fase a punteggio pieno (battendo per due volte gli stessi croati) e senza perdere neppure un set. L’altra sfida in programma è quella tra la Turchia e la Repubblica Ceca, vittoriosa per 3-0 nel decisivo “derby” con la Slovacchia.

Repubblica Ceca esultanza
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Per quanto riguarda la Silver League, l’ultima giornata è servita soltanto a definire gli abbinamenti delle semifinali femminili: Estonia e Montenegro hanno chiuso i due gironi al primo posto grazie al miglior quoziente set e affronteranno, rispettivamente, Portogallo e Austria nella Final Four di Graz (anche qui sabato 24 e domenica 25 giugno). Nel torneo maschile si disputeranno invece le semifinali di andata e ritorno: da una parte Austria e Lettonia, dall’altra Cipro e Ungheria.

EUROPEAN GOLDEN LEAGUE

MASCHILE
Pool A: Turchia-Danimarca 3-1 (21-25, 25-21, 26-24, 25-19); Romania-Portogallo 2-3 (25-27, 25-22, 16-25, 28-26, 12-15). Classifica: Turchia 5 vittorie (14 punti), Portogallo 3 (9), Romania 2 (7), Danimarca 2 (6). 

Pool B: Croazia-Belgio 3-1 (25-22, 25-20, 23-25, 25-21); Macedonia del Nord-Ucraina 0-3 (18-25, 24-26, 23-25). Classifica: Ucraina 6 vittorie (18 punti), Belgio, Croazia e Macedonia del Nord 2 (6). 

Pool C: Slovacchia-Rep.Ceca 0-3 (19-25, 24-26, 18-25); Finlandia-Estonia 3-1 (24-26, 25-22, 25-23, 25-18). Classifica: Rep.Ceca 5 vittorie (14 punti), Finlandia 3 (9), Estonia 3 (8), Slovacchia 1 (5).

Semifinali (sab 24/6 a Zara): Turchia-Rep.Ceca; Croazia-Ucraina.

FEMMINILE
Pool A: Svezia-Belgio 3-1 (25-23, 26-28, 25-23, 25-15). Classifica: Belgio 3 vittorie (9 punti), Svezia 3 (8), Bosnia Erzegovina 0 (1).

Pool B: Slovacchia-Romania 3-1 (25-18, 25-19, 19-25, 25-23). Classifica: Rep.Ceca 3 vittorie (9 punti), Slovacchia 2 (6), Romania 1 (3). 

Pool C: Francia-Ucraina 3-1 (25-18, 21-25, 25-16, 25-21). Classifica: Ucraina 3 vittorie (9 punti), Francia 2 (6), Ungheria 1 (3). 

Semifinali: Ucraina-Rep.Ceca; Svezia-Belgio (date da definire).

EUROPEAN SILVER LEAGUE

MASCHILE
Pool A – Classifica finale: Lettonia 4 vittorie (12 punti), Cipro 2 (6), Isole Faroe 0 (0).

Pool B: Georgia-Ungheria 0-3 (21-25, 21-25, 16-25). Classifica: Ungheria 4 vittorie (11 punti), Austria 2 (7), Georgia 0 (0).

Semifinali: Austria-Lettonia andata 24/6, ritorno 28/6; Cipro-Ungheria andata 28/6, ritorno 1/7.  

FEMMINILE
Pool A: Austria-Macedonia del Nord 3-0 (25-15, 25-17, 25-7); Lettonia-Estonia 0-3 (16-25, 23-25, 23-25). Classifica: Estonia e Austria 5 vittorie (15 punti), Lettonia 2 (6), Macedonia del Nord 0 (0). 

Pool B: Montenegro-Isole Faroe 3-0 (25-23, 25-17, 25-8); Georgia-Portogallo 0-3 (18-25, 17-25, 21-25). Classifica: Montenegro e Portogallo 5 vittorie (15 punti), Georgia e Isole Faroe 1 (3).

Semifinali (sab 24/6 a Graz): Portogallo-Estonia; Austria-Montenegro.

(fonte: CEV)

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Fedrizzi torna da Dubai con l’Emirates Cup: “Una realtà profondamente diversa dalla nostra”

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Un autentico pilastro della squadra ma anche e soprattutto un idolo dei tifosi della Yuasa Battery Grottazzolina che ha vissuto una splendida esperienza di vita a Dubai, subito dopo la fine della stagione regolare. Parliamo di Michele Fedrizzi, schiacciatore e leader della Yuasa che nella post season ha giocato insieme ai propri compagni il Torneo Internazionale di Dubai, anche per preparare i playoff per il quinto posto.

Proprio l’esperienza del Torneo di Dubai (chiusa con il secondo posto dietro la Dynamo Mosca) è stata galeotta perché proprio Fedrizzi è stato contattato, tramite il suo agente, per disputare l’ultima parte di stagione con la maglia dell’Al Nasr di Dubai, nel campionato degli Emirati Arabi Uniti. Otto squadre al via per un livello di volley che la Yuasa ha incrociato in occasione del torneo. Insomma un’avventura che ha visto la luce proprio in quei giorni, unico italiano in quel campionato dove però la componente straniera (atleti europei e soprattutto brasiliani) è molto numerosa anche se il livello non è assolutamente paragonabile a quello italiano. 

“Siamo tornati da Dubai venerdì 22 marzo insieme alla squadra – racconta Fedrizzi – ma in realtà io sono ripartito il lunedì successivo, giusto il tempo di preparare il tutto anche dal punto di vista burocratico. Una realtà certo profondamente diversa dalla nostra e in cui è necessario adattarsi giustamente nel loro modo di vivere e intendere lo sport”.

Il ritorno in Italia avvenuto nelle ultime ore, dopo due mesi ma ben tre competizioni disputate di cui una vinta. “Prima abbiamo disputato i playoff: in finale siamo stati battuti per 2-0. In quella fase la società ha optato per il cambio di allenatore e non è stato semplice adeguarsi per preparare l’imminente Supercoppa, un torneo che infatti è andato male. Poi però ci siamo rifatti con l’Emirates Cup, la seconda competizione più importante dopo i playoff: qui ho potuto alzare il trofeo. E la squadra per l’occasione è stata ricevuta nel Palazzo presidenziale il sabato successivo alla vittoria, peccato io fossi ripartito 24 ore prima e non sia riuscito a vivere quell’esperienza da favola”

Dicevamo un mondo diverso in tutti i sensi in cui occorre adattarsi rapidamente. “Solo Dubai ha quattro squadre, tutte con propri centri sportivi. Tante gare si giocano in campo neutro e in generale la presenza dei tifosi era ridotta. Di certo qui siamo abituati diversamente. La tv locale, la stessa che ha trasmesso le gare del Torneo giocato con la Yuasa, ha trasmessio tutte le fasi finali”

Il racconto degli allenamenti: “Una seduta atletico-tecnica al giorno seguendo anche le loro tradizioni: durante il Ramadam ci si allenava anche in tarda serata, aspettavano il tramonto per permettere loro di non essere digiuni nello scendere in campo. Personalmente oltre all’allenamento tecnico con la squadra, al mattino andavo in palestra per tenere la condizione fisica. Dovevo soprattutto farmi trovare pronto per la Superlega e la Yuasa, anche evitando situazioni eventuali legate ad infortuni”

Ma poi si vivono queste esperienze sia in campo e nello sport ma anche fuori, dove ti trovi a vivere un ambiente e un mondo profondamente differente. “Ho vissuto quasi due mesi in maniera professionale in campo, ma poi ho avuto anche modo di fare il turista perché l’occasione era indubbiamente imperdibile nonostante un caldo incredibile, stabilmente sopra i quaranta gradi. Guai ad uscire nelle ore calde della giornata anche se poi Dubai è bellissima e c’è tutto quello che si può pensare o sognare. Tornare in futuro? Difficile pensare di andare a giocarci stagione intere, sarebbe poi difficile riprendere il ritmo europeo e italiano. Ma una parentesi di qualche settimana o qualche mese merita di essere fatta per quello che lascia anche dal punto di vista umano”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)