Globo Sora, Barbieri: "Con Siena eravamo pronti alla battaglia, vincerla farà bene al morale…"

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Di Redazione

La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora si aggiudica la sfida-salvezza contro l’Emma Villas Siena. Come da grandi occasioni si arriva al tie break, in una gara complicata per entrambe e che ha messo a dura prova i nervi dei protagonisti in campo. Alla fine la spuntano il cuore, la grinta, la fame, la cifra tecnica dei bianconeri, trascinati dal solito, grandissimo, capitan Petkovic.

I volsci allungano così a +5 sui toscani e coccolano sempre di più il sogno della permanenza in SuperLega.

Il primo a dare lettura della sfida del PalaCoccia è coach Mario Barbiero, che dice: “Avevo chiesto questo ai ragazzi. Sapevamo sarebbe stata una partita difficilissima, ma eravamo pronti alla battaglia. Abbiamo incontrato un Siena che ha giocato davvero una gran partita, noi siamo stati bravi a rimanere attaccati alla gara. Non abbiamo espresso il nostro miglior gioco ma affrontare uno scontro diretto così, e vincerlo, fa bene al morale, e per noi è un grande passo avanti. Ha vinto la squadra, hanno vinto i singoli. Oltre a chi macina punti, abbiamo visto delle belle difese, un grande lavoro a muro. Sono soddisfatto di questa squadra e, soprattutto, di questo punto in più in classifica che ci consente di preparare i prossimi incontri con tanta voglia di fare. Non cambia nulla, questo è un campionato di SuperLega, con il livello più alto del mondo, bisogna essere attenti fino all’ultima palla dell’ultimo scontro perché Siena ancora matematicamente può risalire. Non bisogna mai abbassare la guardia. Torneremo in palestra con l’umiltà che ci ha sempre contraddistinto, con la voglia che i ragazzi si portano dietro da inizio stagione; vogliamo e dobbiamo continuare così. Abbiamo rivisto il pubblico di un tempo. La fatica si sentiva, ma avere questa spinta che ci trascinava ci ha aiutato molto. Ringrazio tutti i tifosi che ci hanno sostenuto”.

Il libero Federico Bonami aggiunge: “Tanta sofferenza. Abbiamo fatto una grandissima partita di testa perché un 3-2, dopo essere andati sotto 2-1, è una cosa molto difficile. Sono davvero contento per i ragazzi, per come abbiamo reagito a questo momento dopo la sconfitta con Civitanova. Nella corsa salvezza è una vittoria molto importante. Noi, ovviamente, dobbiamo pensare partita dopo partita, essere umili ma, al tempo stesso, ambiziosi e consapevoli dei nostri mezzi senza guardare troppo i punti ma cercando di prenderne in tutti i campi, domenica dopo domenica. Il pubblico è stato spettacolare. Invito più gente possibile per la partita contro Monza e Latina. Giocavamo con un uomo in più ed io, personalmente, mi trasformo quando disputo queste partite con un pubblico ed una carica totalmente diversi”.

Per gli ospiti si esprime lo schiacciatore Maruotti: “E’ stata una partita abbastanza altalenante. Ci sono stati momenti di buono e cattivo gioco da entrambe le parti, ma l’hanno sfangata loro. Sono stati bravi a restare attaccati al match e a fare le cose giuste al momento giusto. Ancora ci sono delle chance, noi ci proveremo, lotteremo fino alla fine e cercheremo, in qualche modo, di agguantare questa salvezza”.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.