Giulia Leonardi saluta Busto: “Un ciclo che si chiude? Credo di sì”

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Foto Facebook Unet E-Work Busto Arsizio
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Di Redazione

Caduta l’ultima palla che ha sancito l’eliminazione dell’Unet E-work Busto Arsizio dalla corsa allo Scudetto, per lo “storico” libero delle farfalle Giulia Leonardi è arrivato il momento dei saluti. Un arrivederci e non un addio da quanto traspare dalle sue parole rilasciate al quotidiano La Prealpina.

Ho iniziato a pensarci seriamente a gennaio ma cambiavo idea ogni giorno. Solo nell’ultimo periodo è maturata la decisione definitiva: dopo 14 stagioni in A1 ho voglia di prendere un anno tutto per me, pensando alla famiglia ma con l’idea che questo non sia un addio. Ho pianto anche perché mi è spiaciuto finire a Scandicci, avrei voluto farlo alla e-work Arena”.

Sette stagioni che hanno portato in dote uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa e due CEV Cup. Qual è la vittoria più bella? “Senza dubbio gara-5 contro Villa Cortese che ci ha regalato lo scudetto. Non ricordo un match così combattuto; ce l’ho nel cuore e mi sono ripromessa di riguardarlo al più presto“.

Quale invece il suo rimpianto più grande? “L’ultima sconfitta è quella che fa sempre più male, quindi la partita a Scandicci. Sono convinta che si poteva fare; è passata solo una settimana e quindi brucia ancora parecchio“.

La stagione è appena terminata ma Busto Arsizio ha già dovuto salutare lei e Alessia Gennari. È un ciclo che si chiude? “Credo di sì. Le prospettive però sono ottime. Il livello dell’Uyba è cresciuto tantissimo, ripartirà da un gruppo solido e forte e sono convinta che potrà fare ancora meglio”.

Giorgia Zannoni sarà chiamata a raccogliere la sua pesante eredità. Che consiglio le vuole dare? “Le auguro di poter fare il mio stesso percorso. Sono arrivata a Busto Arsizio che ero una bambina, non so cosa sia passato per la testa ad Aldera quando ha deciso di prendere me. A Giorgia posso solo dire di star tranquilla e di fare quel che ha fatto finora, di mettercela sempre tutta e di non mollare mai. Questo è quel che vogliono i tifosi e quel che chiede la società“.

L’Uyba sta pensando di ritirare la sua maglia gialla numero 9. Ma se poi le dovesse servire ancora? “Piuttosto che appenderla sarebbe meglio metterla in un cassetto così sarebbe più semplice riprenderla“.

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E che sono stati costruiti, giorno per giorno, con impegno, perseveranza, passione: "Un successo così grande non sarebbe mai stato possibile senza il supporto di una squadra eccezionale, fatta non solo di giocatrici e allenatori – prosegue Giacomelli – Vogliamo perciò esprimere un immenso grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa stagione magica: agli autisti dei pulmini, per la loro disponibilità e il loro impegno nel portare le ragazze a ogni allenamento e partita; ai dirigenti, per il loro instancabile lavoro dietro le quinte, fondamentale per l'organizzazione e la gestione di ogni attività; al nostro super scout che, oltre alla nostra promozione, è fresco anche di una coppa con il maschile (complimenti!); ai segretari, per la loro precisione e dedizione nel curare ogni aspetto burocratico e logistico; e soprattutto al nostro super pubblico, che ha riempito le tribune, sostenuto le nostre ragazze con cori e applausi fino all'ultimo minuto, rendendo ogni partita un'emozione indescrivibile. Grazie di cuore a tutti per aver fatto parte di questa avventura straordinaria!".

Che oltre a un traguardo eccezionale consegna acquisita consapevolezza: "Al di là dei trofei e delle classifiche – conferma Giacomelli - il nostro orgoglio più grande è aver assistito alla crescita sportiva e umana di ogni singola ragazza. Vedere le nostre atlete migliorare giorno dopo giorno, non solo in campo ma anche come persone, è il vero successo che ci spìnge a dare il massimo. La pallavolo è uno strumento potente per insegnare valori come disciplina, rispetto, perseveranza e spirito di sacrificio, e siamo fieri di aver contribuito a formare non solo atlete, ma anche donne. Guardiamo dunque già con entusiasmo alla prossima stagione, pronti a nuove sfide e a continuare a crescere insieme".

(fonte: Promoball)