Giappone: provano la fuga i Wolfdogs Nagoya di Baldovin

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Di Redazione

Era il fine settimana del big match nella V.League maschile giapponese e i Wolfdogs Nagoya hanno sfruttato a pieno l’occasione: doppio 3-0 ai danni degli Osaka Sakai Blazers per la squadra di Valerio Baldovin, che resta così sola al comando della classifica con 4 punti di vantaggio sugli inseguitori. 17 e 18 punti per Bartosz Kurek, sempre il migliore dei suoi insieme a Kenta Takanashi, mentre nella seconda sfida i Blazers devono rinunciare a Sharon Vernon-Evans, che nella prima era apparso comunque sottotono (13 punti).

Alle spalle della capolista ci sono i Toray Arrows, reduci dal doppio 3-1 sui Nagano Tridents, mentre i campioni in carica Suntory Sunbirds devono sudare per due volte fino al tie break contro gli JTEKT Stings di Federico Fagiani: Dmitry Muserskiy fa gli straordinari con 31 e 25 punti, Tine Urnaut è sotto i suoi standard e viene anche sostituito nel corso del secondo match. Altrettanto faticose le due vittorie dei Panasonic Panthers (3-2, 3-1) ai danni dei JT Thunders, peraltro privi di Aaron Russell in entrambe le occasioni: 25 e 19 punti per Michal Kubiak.

(fonte: Vleague.jp)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.