Gianluca Graziosi tiene a bada l’Agnelli Tipiesse: “Sono giovani molto affamati”

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Di Stefano Benzi

Una squadra che è reduce da un periodo complicato, con il trasferimento a Cisano Bergamasco e la fusione tra due sponsor. Un progetto che non si è ridimensionato ma ha semplicemente cambiato contesto e cerca di stare a galla in un momento complicatissimo con tanti costi, sponsor sempre meno disponibili e un campionato estremamente competitivo.

Bergamo, la città più colpita dalla prima ondata del Covid-19, ha reagito alla pandemia con il consueto pragmatismo. Il club femminile ha cercato di proseguire il suo percorso riducendo al minimo i costi e trovando un grande sostegno anche da parte dei tifosi, che hanno contribuito con una sottoscrizione a pagare le spese di iscrizione e il cui marchio – Nobiltà Rossoblù – compare anche sulla maglia del club. L’Agnelli Tipiesse, invece, si è trasferita in provincia, nel piccolo comune di Cisano, seimila abitanti. Ha incassato con soddisfazione la fiducia di alcuni sponsor, ha ridotto i costi e si è concentrata intorno al piccolo PalaPozzoni, un impianto messo a disposizione al Comune.

Gianluca Graziosi, tecnico riconfermato, ha costruito una squadra giovane e ambiziosa con qualche eccellenza è un paio di individualità di spicco ma, soprattutto, con una determinazione feroce, che sembra essere perfettamente ritagliata su quelle che sono le caratteristiche del luogo e della sua gente. La vittoria di mercoledì contro Taranto è arrivata al termine di una partita a muso duro, condotta con ferocia agonistica.

Graziosi spiega così il carattere della sua squadra: “È un bel gruppo che sta dimostrando molto attaccamento al lavoro e una grande determinazione. Lavorano sodo, si trovano bene, si fanno coraggio a vicenda e soprattutto non hanno paura di nulla. Sotto l’aspetto competitivo è una di quelle squadre che di tanto in tanto devo anche tenere un po’ a freno. Sono giovani, anche in allenamento basta buttargli lì un po’ di esca e sono pronti a sbranarsi, tanto che a volte devo intervenire per dar loro una calmata. Ma va bene così perché sei in un gruppo c’è ambizione e competizione, soprattutto in un campionato come il nostro, non puoi chiedere di meglio“.

L’anima della formazione è Juan Ignacio Finoli, palleggiatore argentino già visto a Catania. Due mani precise e il carattere di chi ha giocato un po’ ovunque e non si tira dietro davanti a nulla. In campo sollecita i compagni anche a muso duro quando serve. E ogni tanto serve. In diagonale con lui Andrea Santangelo, opposto di potenzialità fisiche impressionanti, lo scorso anno in Corea del Sud. Un gigante buono ma con un polverizzatore al posto del braccio destro: quando Finoli lo scatena fa paura.

Graziosi si gode la lenta crescita di una squadra interessante: “Da quello che sto vedendo, considerando tutte le difficoltà di un avvio di stagione estremamente complicato, credo che tutto questo gruppo abbia un margine di miglioramento ancora notevole. Santangelo è la nostra arma in più, è sicuramente un giocatore di grande importanza, anche se fino ad oggi non è stato fortunato. É stato colpito dal Covid in modo molto forte e sta impiegando del tempo per tornare in forma. Ha bisogno di calma, di tranquillità e di giocare molto“.

Ma l’elemento in assoluto più interessante di Bergamo è quello che forse fa meno notizia degli altri: si chiama Francesco D’Amico, gioca libero, ha soltanto vent’anni e si conferma uno dei talenti più giovani e interessanti della A2 dopo due stagioni alla Golden Plast Potenza Picena e una a Civitanova in A3 lo scorso anno.

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Elena Aina nuovo libero della Futura: “Sono una schiacciatrice, ma mi abituerò in fretta”

A2 Femminile

Il sogno diventa realtà! Potrebbe essere riassunta con questa semplice frase la presentazione di Elena Aina, nuovo libero della Futura Volley Giovani Busto Arsizio. La realizzazione di un desiderio di una piccola pallavolista che a 13 anni è entrata nel settore giovanile del club e vi ha svolto tutta la trafila, fino alla conquista del titolo provinciale Under 18 un paio di mesi fa.

La ciliegina sulla torta di un percorso in biancorosso che per la giovane atleta classe 2007 non è terminato; anzi, avrà un prolungamento per certi versi inatteso ma proprio per questo ancora più bello. La concretizzazione di un sogno cullato sin da piccola per Elena che, allora tredicenne in periodo di COVID, rivelava di aver messo nel cassetto il desiderio di giocare a pallavolo ad alto livello.

Cinque anni dopo eccola nel roster della squadra di coach Gianfranco Milano, pronta a vivere un’incredibile avventura. Una transizione dal ruolo di schiacciatrice a quello di libero che potrà presentare qualche difficoltà ma la giocatrice originaria di Rho ha carattere da guerriera e grinta da vendere. Chi l’ha allenata negli anni passati racconta di un’atleta a tutto tondo, valido ricettore, ottimo difensore con piedi veloci e buona lettura di gioco, dotata inoltre di un insidioso servizio flot.

Nella prossima stagione proseguirà il tuo lungo percorso in biancorosso...
“Quando mi hanno proposto di far parte del gruppo della serie A2 ero emozionatissima, non me lo sarei mai aspettato. Nel corso dell’ultimo anno, quando serviva qualche atleta per gli allenamenti della prima squadra, hanno chiamato praticamente tutte le mia compagne ma non me. Avevo anche chiesto perché e il mio allenatore mi aveva risposto che era per via della mia altezza. Poi però è arrivata l’occasione di 'andare sopra', coach Beltrami mi aveva detto che gli ero piaciuta e così è capitato altre due o tre volte. In quelle occasioni ho fatto la mia figura, per fortuna! Gli allenamenti erano molto diversi dai nostri, con molto più gioco e lavoro di squadra mentre nel giovanile sono più basati sulla tecnica. Le ragazze mi hanno accolta molto bene e sono state tutte bravissime con me”.

Cosa ti apsetti dalla prossima stagione?
“Giocare ad alti livelli è sempre stato il mio sogno e lo è tuttora. Spero di arrivare il più in alto possibile; mi impegno e faccio sempre tutto al massimo. Se penso alla prossima stagione, credo che sarà stranissimo: anche solo allenarmi e stare in panchina con accanto compagne di un certo valore e imparare da loro sarà un’esperienza indimenticabile. Quello nel settore giovanile di Futura è stato un cammino molto lungo e bellissimo. Ho avuto degli allenatori e delle compagne sempre fantastici e i miei genitori sono fieri di me”.

A quale atleta ti ispiri?
“Se devo citare una giocatrice alla quale mi ispiro, dico Alessia Orro. Mi piace molto, anche se non giochiamo nello stesso ruolo, per la sua grinta, il suo carattere e il modo in cui sta in campo”.

La transizione dal ruolo di schiacciatrice a quello di libero sarà una sfida importante...
“Sono sempre stata una schiacciatrice, non ho mai giocato nel ruolo di libero ma per il carattere che ho so che mi abituerò in fretta. Del resto sono sempre stata molto più confidente nella ricezione e nella difesa che non in attacco. Non ho tanti centimetri, salto tanto ma questo non è sufficiente per giocare banda in serie A. Mi aspetto di crescere tantissimo perchè so che potrò imparare molto da atlete più grandi ed esperte di me”.

Ci ti conosce doce che sei un'atleta con un carattere da guerriera e grinta da vendere...
“Tutti mi dicono che quando entro in campo divento una persona totalmente diversa da quella che sono normalmente. Fuori sono timida, gentile e invece quando gioco mi trasformo. Mi piace molto la fotografia e amo gli animali. Studio Design al Liceo Artistico di Arese, sto per finire il quarto anno, ma non è quello che probabilmente farò nella vita. Conciliare volley e studio è un bell’impegno e lo sarà ancora di più il prossimo anno ma ne vale la pena! Non vedo l’ora di iniziare ma prima mi godrò le vacanze; andrò al mare con i miei nonni a Riccione e poi in Liguria con i miei amici”.

Come ti descriveresti in tre parole?
“Mi descriverei gentile, sorprendente e ambiziosa”.

(fonte: Futura Volley Giovani Busto Arsizio)