Già 20 scuole iscritte alla nuova edizione di Volley Scuola-Trofeo Acea

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti
SHARE
Foto Fipav Lazio
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 5 minuti

Non poteva cominciare meglio la ventinovesima edizione di Volley Scuola-Trofeo Acea. A meno di una settimana dalla circolare d’indizione dei seminari indirizzata alle scuole, la kermesse organizzata dalla FIPAV Lazio in collaborazione con Acea (da 28 anni compagna di viaggio del Comitato) fa già registrare numeri da record.

Nonostante il Covid, Volley Scuola-Trofeo Acea è restato uno dei cardini dell’attività scolastica di decine di istituti – ha dichiarato Andrea Burlandi, presidente FIPAV Lazio – anzi, proprio per la pandemia, siamo riusciti a fidelizzare ancora di più larghe schiere di studenti, molto interessati ai seminari online e agli storici concorsi che la manifestazione propone. Il lavoro degli insegnanti è formidabile, la vicinanza dell’ACEA, di alcuni ministeri e degli Enti Locali ci dice che le nostre scelte sono giuste“.

La prima iscrizione di una scuola, tra le 20 arrivate sinora (per aderire ci sarà tempo sino al 4 marzo), per un potenziale che parla già di migliaia di studenti, è venuta dalla Provincia, dall’IIS Volta di Frosinone. “I seminari saranno seguiti da oltre 40 classi – dice soddisfatta la docente di Educazione Motoria dell’istituto, Frida Santiniper mettersi al lavoro anche in orari extracurriculari è pronta una task force di cinquanta alunni“.

I seminari si terranno dal 16 marzo al 6 maggio, mentre lunedì 28 febbraio alle 11, via Zoom, andrà in scena la presentazione alla stampa dell’intero progetto. Una volta conclusi i seminari online, l’attenzione si sposterà sulla sabbia per l’11a edizione del Beach Volley Scuola.

Gli argomenti – conclude Alessandro Fidotti, coordinatore del progetto – riguarderanno i valori dello sport, il bullismo, il cyberbullismo, l’uso consapevole del web, l’agenda ONU 2030, l’acqua, l’ambiente, le energie rinnovabili, ma ci saranno anche delle sorprese legate a iniziative molto stimolanti. I relatori e gli ospiti saranno messi a disposizione dal MIUR, dall’ACEA, dalla FAO, dal Ministero degli Esteri, dall’Ufficio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio, dalla stessa FIPAV. Una cosa è certa, l’entusiasmo dei ragazzi è già palese“.

(fonte: Comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.