Galliani: “Ci divertiamo a giocare”. Cisolla: “Non abbiamo ancora fatto niente” (VIDEO)

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Foto: Lega Volley Maschile
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Di Redazione


Brescia vince anche gara2 delle semifinali playoff e si porta sul 2-0 nella serie. Il match termina 3-1, con un terzo set che dura addirittura 40 minuti e che si conclude con il punteggio di 31-29. Appuntamento a gara3, domenica 2 maggio, al PalaEstra di Siena, dove la compagine lombarda potrebbe già strappare il pass che varrebbe una finale storica.

Dopo le parole di Tiberti e Bisi, anche Galliani e Cisolla commentano il match. Inizia il classe ’88 “Il piede mi ha dato un pò di problemi, abbiamo giocato ogni tre giorni e quindi il tempo di riposare non c’è stato. Sono stati bravi i miei compagni di squadra a darmi una mano e a fare tutto quello che hanno fatto. Ci divertiamo a giocare, siamo una squadra dove tutti sono sereni e giochiamo senza pressione, è quella la nostra forza”

Gli fa eco l’eterno schiacciatore: “Siamo stati bravi, era ancora più dura di Gara 1 oggi, abbiamo giocato in condizioni peggiori, Fabio aveva i crampi, Gallo ha giocato con una gamba sola. Una rande prova di carattere e di testa, abbiamo portato pazienza sopportando momenti di gran bel gioco da parte loro Noi siamo stati lì, bravi a reagire nel terzo set, ma non abbiamo ancora fatto niente. Siamo 0-0 e loro sono una squadra progettata per vincere”

Anche Coach Roberto Zambonardi, vuole fare un plauso ai suoi ragazzi intervistato dal Giornale di Brescia: “I ragazzi hanno letteralmente gettato il cuore oltre l’ ostacolo. Galliani stava male, Tiberti era affaticato e anche Esposito non era al meglio. Nonostante tutto ciò, abbiamo tenuto duro, combattuto nelle fasi anche più critiche della gara senza mai mollare sul piano mentale. Il terzo set è l’emblema del carattere che ci stiamo mettendo”.

Una grinta di squadra che, per il tecnico, è attribuibile a due giocatori: «Cisolla e Tiberti con la loro umiltà e la loro fame, nonostante gli anni, le vittorie e le esperienze, stanno contagiando tutti. I giovani maturano più velocemente, e gli ingressi di Cogliati, Bergoli, Tasholli in questa serie lo dimostrano. Vedono ogni giorno dei campioni in allenamento e si ispirano a loro. Sono il nostro naturale collante, qualcosa che solo noi abbiamo».

Sulla prossima gara in casa senese conclude: “Siena resta favorita, non lo dico per pre tattica, ma è quello che penso perché dobbiamo avere ben chiaro che loro hanno un roster più attrezzato. Adesso però possiamo sfruttare un vantaggio mentale non indifferente, e quindi abbiamo l’obbligo morale di provare a chiuderla e volare in finale”.

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“Oltre la Rete”: Paolo Porro protagonista di un documentario “dietro le quinte” del volley

Oltre il Volley

Cosa c'è nella vita quotidiana di uno sportivo? Come si arriva in cima tra i grandi della pallavolo? E quali sono gli ostacoli da superare che spesso non si vedono? Tutti gli appassionati, i tifosi e gli stessi giocatori, almeno prima di scoprirlo in prima persona, si sono posti domande come queste. E il documentario "Oltre la rete", ideato, scritto e diretto da Layla Bortoluzzi, con protagonista Paolo Porro, cerca proprio di trovare una risposta a tutti questi interrogativi, superando la linea che divide l'atleta dalla persona.

"Paolino", come è chiamato il primogenito di casa Porro, è ormai un habitué dei campi della Superlega sin dalla stagione 2020-2021, quando non ancora diciannovenne ha calcato il terreno del Palapanini con la maglia gialloblù dell'allora Leo Shoes Modena. Dal campionato successivo, il taraflex è rimasto quella della massima serie italiana, ma il palazzetto è diventato l'Allianz Cloud e la divisa quella bianca e blu dell'Allianz Milano.

Il palleggiatore azzurro a Milano si è affermato come uno degli alzatori migliori del campionato nostrano e nella stagione 2023-24 è stato uno dei protagonisti della storica qualificazione della sua squadra in Champions League, come raccontato nel documentario. La regista, studentessa di Comunicazione e Marketing dello Sport, ha realizzato questo film di 40 minuti durante il suo ultimo anno di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media e ha ripreso la vita di Paolo tra allenamenti e partite, dimostrando quali possono essere le gioie, ma anche i dolori dello sport, focalizzandosi in particolare modo sulla bellezza e la difficoltà di un ruolo complesso e "particolare" quale è quello del palleggiatore.

"Oltre la rete", però, non si limita a questo, come spiega la stessa autrice, Layla Bortoluzzi, ma cerca di scavare un po' più a fondo con l'obiettivo "di raccontare la vita del pallavolista professionista a trecentosessanta gradi, mettendo in evidenza anche il dietro le quinte della vita di un atleta, ovvero, gli aspetti inerenti alla quotidianità, al sacrificio e all'importanza dei legami umani e affettivi. Il mio documentario vuole andare oltre, più precisamente oltre la figura dell’atleta in sé, per scoprire e valorizzare la persona, l’essere umano che si cela dietro al ruolo dello sportivo", che, e in questo caso vale anche per Paolo, spesso si traduce pure in una quotidianità lontano da casa, vedendo la famiglia il più delle volte attraverso uno schermo e molto altro ancora.

Qui sotto il documentario Oltre la rete di Layla Bortoluzzi.

https://vimeo.com/1083686162