Fulvio Bertini come Sinisa Mihajlovic: terapia e campo per battere il male

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Di Redazione

“Si tratta semplicemente di una questione di ordine pratico…” ne parla come se fosse la cosa più naturale del mondo Fulvio Bertini, da due anni tecnico del Nantes e da alcuni mesi in terapia per una forma di leucemia. Non vuole farsi sostituire ma la necessità è che ci sia qualcuno che faccia le sue veci in campo, per qualsiasi motivo.

Quando le cure sono diventate molto aggressive il tecnico ha parlato prima con i dirigenti, poi con la squadra e tutti gli hanno chiesto di restare al suo posto, di andare a lavorare quando se la fosse sentita e se gli avesse fatto piacere. Con la ripresa del campionato e l’incalzare delle trasferte la situazione si è complicata: e il Nantes, attualmente nono nel massimo campionato, ha chiesto alla Lega di riconoscere il secondo di Bertini, Michele Bulleri, come responsabile tecnico in assenza dell’allenatore titolare. Ma Bertini resta al suo posto: “Non ho chiesto alcun congedo perché nonostante la malattia sono certo di potere proseguire il mio lavoro e se le terapie mi impediranno di essere presente c’è il mio staff nel quale ho piena fiducia”.

L’ospedale Gauducheau è uno dei migliori del paese, Bertini viene seguito con un programma individuale rigorosissimo: insieme a Bulleri c’è anche Frantz Granvorka che ha messo a frutto i suoi studi di massofisioterapia e lavora oltre che come masseur anche come consulente tecnico a tutto campo. Molti lo ricorderanno splendido interprete nei primi anni 2000 con Parma, Padova, Piacenza, Trieste, Cuneo e Verona.

Il caso di Bertini ha suscitato molto affetto in tutto il mondo del volley francese: “Fulvio ha tutto il nostro appoggio – dice Arnaud Guéguen – lavoriamo da sempre come una squadra e soprattutto ora siamo pronti a stare al suo fianco, a dargli ogni appoggio possibile”.

Una storia che ricorda molto da vicino quella di Sinisa Mihajlovic: perché la malattia non fa sconti e non fa distinzioni. Ma lo sport può essere un formidabile veicolo per promuovere la ricerca e aiutare la cura.

(Fonte: Nantes Reze  MetropoleVolley)

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Andrea Berra resta il “secondo in comando” sulla panchina di Savigliano

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Il Volley Savigliano è lieto di annunciare che, anche nella stagione sportiva 2025/26, Andrea Berra sarà il secondo allenatore della prima squadra griffata Monge-Gerbaudo. Originario di Racconigi, il prossimo per Berra sarà il 34° anno di attività nella pallavolo cuneese, di cui è ormai un’istituzione.

Prima della sua avventura al PalaSanGiorgio, iniziata nell’estate 2024, infatti, Andrea è stato head-coach su molte panchine. In campo femminile, a Savigliano, Marene, Cherasco, Saluzzo, El Gall, Pinerolo, Racconigi, Borgaro Torinese e Cuneo, e in campo maschile, ad Alba, Racconigi e Cuneo, quest’ultimo guidato in Serie B nel 2016/17.

La conferma è sinonimo di apprezzamento del lavoro fatto in palestra e al di fuori della stessa, quindi non posso che essere contento di quanto propostomi. Dalla nuova stagione mi aspetto molto, sia in termini di risultato che di crescita di conoscenza personale in ambito tecnico. La stagione passata è stata per me abbastanza impegnativa soprattutto dal punto di vista mentale e a volte sono stato più dirigente di collegamento tra squadra e direttivo che tecnico. Un ruolo impegnativo ma estremamente interessante. Il bilancio è sicuramente positivo e l'esperienza direi "formativa". Per il resto, la vittoria più bella per me è il rapporto di stima con la dirigenza e la richiesta dei ragazzi di vedermi ancora parte del gruppo della prossima annata”, il pensiero di Berra dopo la conferma.