Fipav Lazio, primo incontro su bullismo, cyberbullismo e dipendenze

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Di Redazione

Partenza in grande stile del progetto “V come Volley Scuola, V come Valori” che il Comitato Regionale della FIPAV Lazio promuove da oggi nelle scuole, fino alla fine di aprile, attraverso venticinque seminari a distanza nella modalità online. 

Stamattina erano collegate ben cinque classi degli Istituti Cristo Re, Giorgi Wolf e e Borgoncini, oltre a numerosi studenti della didattica a distanza. Relatori del tema “dipendenze giovanili, bullismo e cyberbullismo” sono stati Giuseppe Baratta, Responsabile comunicazione Top Volley Cisterna (per Bullismo e Cyberbullismo) e Pietro Canuzzi della Direzione per le dipendenze del Ministero della Salute che ha parlato soprattutto della Ludopatia Giovanile. 

Nei prossimi giorni Volley Scuola parlerà agli studenti di uso consapevole del web, di donazione del sangue, dell’importanza dell’acqua come bene comune, dell’obiettivo “fame zero” SDG 2 dell’Agenda ONU 2030 e dei valori dello Sport. A tenere i seminari si alterneranno dirigenti del Ministero della Salute, della FAO, del MAECI, della Fondazione Fatebenefratelli, dell’ACEA, della FIPAV e giornalisti esperti delle varie materie, interverranno anche testimonial di grande prestigio. “Nell’ideare il progetto abbiamo tenuto conto della vocazione storica di Volley Scuola – ha dichiarato il Presidente della FIPAV Lazio Andrea Burlandi – che da sempre offre spunti di riflessione a docenti e alunni, e del fatto che l’Educazione Civica è tornata giustamente nel programma didattico”.

Da notare che tutti gli argomenti trattati nei seminari costituiranno la base per la presentazione di elaborati nelle varie sezioni degli altrettanto storici concorsi di Volley Scuola, alla cui preparazione gli studenti lavoreranno sino a metà maggio. La premiazione avrà luogo nella prima settimana di giugno. Tra i seminari spiccano la Giornata Mondiale dell’acqua del 24 marzo e il Racconto dei Campioni del 26 aprile. “Ogni volta saranno presenti più scuole e classi – afferma Alessandro Fidotti, responsabile del progetto e della Commissione Territorio e Promozione della Fipav Lazio – sia che esse adottino la DAD, sia che siano in presenza, grazie alle LIM di cui molte sono dotate. Comunque ogni Istituto riceverà del materiale specifico per ogni tema così, grazie alla disponibilità dei Dirigenti Scolastici e dei docenti, ci saranno momenti di approfondimento. I seminari serviranno di fatto da apripista, salvo allargare successivamente lo studio delle materie trattate; poi spazio ai concorsi e alla fantasia dei ragazzi che ogni anno ci regalano emozioni straordinarie”. 

“Ringraziamo i Dirigenti Scolastici, i docenti e gli alunni – chiosa il Presidente Burlandi Essi sono l’architrave su cui poggia il nostro evento che anche in momenti così particolari non interrompe il suo dialogo con la scuola. Questo in attesa di poter gioire nuovamente sui campi di gioco”.

Mercoledì 10 marzo si terrà il secondo seminario dedicato all’uso consapevole del web e dei social con riferimento al grooming e al sexting, alla presenza del Garante dell’Infanzia della Regione Lazio.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.