Finali Nazionali U15, Messina: “La nostra terra volano del turismo sportivo”

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Foto Ufficio Stampa Fipav Palermo
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Di Redazione

Dopo il saluto dei vertici federali, c’è l’accoglienza virtuale degli esponenti illustri della politica locale e regionale. Per la città di Palermo, teatro principale della manifestazione delle Finali Nazionali Giovanili CRAI 2021 Under 15 Femminile, parlano il primo cittadino del capoluogo, professore Leoluca Orlando, e l’Assessore comunale allo Sport, dottore Paolo Petralia Camassa.

Ma la vera padrona di casa è la Regione Siciliana, che ospita uno degli eventi più rappresentativi del panorama nazionale sportivo di categoria. Per questo gli onori spettano all’Assessore regionale allo Sport, dottore Manlio Messina.

Manlio Messina, Assessore regionale allo Sport, Turismo e Spettacolo

È con immenso piacere che la Regione Siciliana ed in particolare l’Assessorato che ho l’onore di presiedere ha sposato questa iniziativa di grande prestigio nazionale quale può essere una finale che vede impegnate ben 12 squadre provenienti da tutto il territorio italiano. La nostra meravigliosa isola accoglie con grande attenzione questi eventi e ancor di più come in questo caso una finale nazionale di categoria che vedrà impegnati oltre 200 tra giovani atlete, tecnici e dirigenti che avranno anche modo di conoscere con l’occasione la nostra terra e che ci danno anche la possibilità di sviluppare ulteriormente il turismo sportivo che è un segmento importante ed in forte crescita nella nostra isola che è di fatto una palestra a cielo aperto.
Auguro a tutte le atlete di potere trascorrere questi giorni dando il meglio delle loro possibilità in campo e sono sicuro che l’accoglienza a loro riservata dal Comitato della Federvolley di Palermo, organizzatore dell’evento, sarà all’altezza delle loro aspettative. Buon Volley a tutte!”

Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo

Palermo si conferma luogo ideale per ospitare importanti eventi sportivi di caratura nazionale. Lo sport, specialmente quello che mette al centro le categorie giovanili, è strumento fondamentale per rafforzare il cambiamento culturale e la crescente attrattività della città

Paolo Petralia Camassa, Assessore allo Sport del Comune di Palermo

Il Comitato Territoriale FIPAV Palermo prosegue con il calendario di manifestazioni di alto livello. Adesso tocca agli U15, giovani atleti delle 12 squadre migliori del nostro Paese. Un motivo in più per sostenere l’importanza di recuperare socialità e sana competizione attraverso lo sport che ci è tanto mancato nell’ultimo anno”.

ACCESSO AL PUBBLICO – Nell’ambito delle misure di prevenzione dell’epidemia da Covid-19, e nel rispetto di quanto previsto dai vigenti regolamenti federali in materia, l’accesso degli spettatori sarà consentito nel limite massimo del 25% della capienza massima autorizzata per ciascun impianto di gioco, rispettando sempre la regola del distanziamento interpersonale di almeno un metro tra spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Proprio nell’ottica di una corretta gestione ed organizzazione, gli appassionati potranno accedere presso i singoli impianti esclusivamente previo invio di una e-mail – almeno 2 ore prima dell’evento scelto – all’indirizzo eventi@fipavpalermo.it, specificando nome, cognome, data e luogo di nascita, numero di telefono, indirizzo di posta elettronica. Il coordinamento logistico e degli accessi, è a cura del designatore arbitri del Comitato Territoriale FIPAV Palermo.

Di seguito si riportano i numeri di spettatori consentiti all’interno di ciascun campo di gioco:
Cinisi, Palestra comunale: 50
Terrasini, Geodetico comunale: 50
Montelepre, Centro Sportivo Don Pino Puglisi: 100
Palermo, Palaoreto: 225

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)