Fano, con UniTrento per invertire la rotta. Silvestrelli: “Dobbiamo ritrovare spirito e competitività”

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Foto Ufficio Stampa Virtus Volley Fano
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Di Redazione

La Vigilar Fano torna al Palas Allende per fermare il digiuno di vittoria che ormai manca da cinque partite, ospitando i giovani universitari dell’Unitrento (domenica ore 18). Per i ragazzi di Pascucci si tratta di una gara che, ai fini della posizione in classifica, risulta importante: solo vincendo i fanesi potrebbero rimanere attaccati al treno che porta ad occupare i primi cinque posti della classifica, diversamente i virtussini si dovranno accontentare dell’ottavo posto.

“Dobbiamo ritrovare spirito e competitività – afferma l’anconetano Lorenzo Silvestrelli con Trento dovremo mettere in campo più cuore e grinta senza aver paura di affrontare l’avversario”.

Dopo Montecchio, Silvestrelli annuncia dunque battaglia ma quello che conta è tornare a vincere: “Rispetto ad alcune partite fa – ribadisce il “Toro Falconarese” – c’è stato un miglioramento nell’atteggiamento ed approccio alle partite, ma è chiaro che il nostro impegno deve aumentare perché ora conta solo vincere per risalire la classifica e rimanere agganciati ai primi posti”.

Fano dunque si trova ad un bivio: in caso di successo i virtussini si giocherebbero la miglior posizione play off negli scontri diretti (Prata, Portomaggiore e Macerata) e, soprattutto, riacquisterebbero quella fiducia ultimamente venuta un po’ meno. Il Trento di Conci è cresciuto nel girone di ritorno (vittorie con Prata, San Donà e Montecchio), ma dovrà fare i conti con una Vigilar vogliosa di tornare a vincere in casa. Magalini è il giocatore più esperto e bomber dei trentini, ma attenzione anche ai giovani Pol e Acuti. Fano si schiererà con il sestetto tipo, in attesa che lo spagnolo Ruiz torni a giocare al 100%.

(Fonte: comunicato stampa)

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Il nuovo scoutman di Belluno? È un ex calciatore: Matteo Lunati

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Una figura poliedrica entra a far parte dello staff legato al Belluno Volley: è quella di Matteo Lunati, pronto a lavorare in sinergia con coach Marzola e gli altri tecnici, in qualità di scoutman. Trentotto anni da compiere il prossimo 2 luglio, è originario di Ferrara e vanta un passato da calciatore in ambito professionistico: basti pensare che in Serie C ha totalizzato più di 60 gettoni di presenza.

COME UN FRATELLO - Laureato in Scienze motorie, è anche professore alle scuole superiori e personal trainer: "A influire sulla mia scelta - spiega - è stata la presenza di coach Marco Marzola, unita alla possibilità di collaborare con uno staff di persone che conosco, a cominciare da Vanini e Masotti, e con le quali abbiamo già ottenuto buoni risultati in passato, mentre la prospettiva di misurarmi in categoria superiore e l’ambizione societaria sono in linea con le mie aspirazioni personali". A proposito di Marzola, Lunati non utilizza troppi giri di parole: "È come un fratello. La nostra amicizia è nata ai tempi dell’università, ancor prima di conoscerci sui campi di volley. Abbiamo un profondo legame umano".

RETTANGOLO VERDE - Dopo un passato sul rettangolo verde, si sta per aprire il capitolo nel segno dei rinoceronti: "Il calcio è stato la mia vita, oltre che un lavoro, fino ai 30 anni. A quel punto, diversi fattori mi hanno portato alla pallavolo: la mia compagna giocava, mio cognato allena. Così, ho iniziato come "preparatore atletico”, da neo laureato. Poi la curiosità e il mio spirito nerd mi hanno fatto evolvere e trasformato in scoutman". 

DATI - Lunati avrà dei compiti ben definiti: "Il mio è considerato il "lavoro sporco" all'interno dello staff. “Manipolo” i dati che i coach analizzeranno e, se richiesto, offro un contributo nell'analisi. Per quanto riguarda la sfera tecnologica, sono un po’ il Mr. Wolf di Pulp Fiction: il personaggio che risolve i problemi. Anche in estate, solitamente, aiuto società e staff nella scelta dei pallavolisti, procurando materiale utile a visionare dei profili in fase di mercato". 

FINALI - L’obiettivo è chiaro: "Provare a giocare il maggior numero possibile di finali - conclude -. Perché qualificarsi per le finali significa aver lavorato bene".

Oltre a dare il benvenuto a Lunati, la società saluta e ringrazia profondamente Francesco Gasperin per la professionalità e la collaborazione dimostrate nelle tre stagioni in cui ha interpretato al meglio il ruolo dello scoutman. 

(fonte: Belluno Volley)