Il fallimento dell’estate azzurra: qualcuno saprà assumersi le responsabilità?

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L’eliminazione ad opera del Belgio nei quarti di finale degli Europei nel modo nel quale è avvenuta e per la consistenza dell’avversario, ha decretato il fallimento dell’estate azzurra declinata al maschile.

Non si può usare un termine differente per una Nazionale che dopo il penoso rendimento, sancito dall’ultimo posto nella classifica finale, fatto registrare nella World League ha disputato un Campionato Europeo ben al di sotto del potenziale e delle aspettative. Soprattutto alla luce di un tabellone che aveva visto uscire di scena protagoniste come Polonia e Francia.

Una grande occasione persa ma soprattutto un allarme importante a dodici mesi dal Mondiale che si disputerà in Italia: Blengini ha tra le mani una squadra che non regge il ritmo di Giannelli e il giovane fenomeno s’è perso alla guida di una formazione alla quale sono stati tolti i due punti di riferimento più solidi: Juantorena e Zaytsev. Fa specie leggere sui siti che si sono votati alla propaganda federale che non è il caso di chiamare in causa gli assenti (o meglio, l’assente) per giustificare questa debacle sostenendo che l’Italia mai aveva vinto qualcosa con Zaytsev in campo. Si forza la storia e, per coprire le evidenti carenze della diplomazia federale, si dimentica con opportunità niente meno che un argento olimpico, quello che ha portato il volley su Rai Uno per questi Europei.

La FederCattaneo/Pucci ha giocato d’azzardo nel braccio di ferro sulle scarpe confidando che il cittì Blengini, a nostro avviso troppo ligio a piegarsi alla volontà politica nell’escludere lo Zar, riuscisse a portare a casa un risultato tutto calzato Mizuno: è andata male, anzi malissimo. In 12 mesi, in diretta Tv, s’è passati dall’esaltazione per la rimonta con gli Usa alla depressione di un 11-25 contro il Belgio…
Qualcuno saprà assumersi le responsabilità? Siamo in attesa delle esternazioni del numero uno federale che ha colpe ben precise nell’impoverimento della squadra non essendo stato in grado di trovare una soluzione, che non fosse il taglio del giocatore, alla “questione scarpe”. Quanto tempo ci vorrà per registrare l’assunzione di responsabilità di Cattaneo non è dato sapere perché, come è noto, questa presunta nuova Fipav è velocissima quanto si tratta di deferire i tesserati invisi, mentre va più a rilento nel comunicare e nell’essere trasparente. Resta però evidente, soprattutto agli occhi del grande pubblico che ha potuto seguire l’Italia in tv, che nel giro di un anno il volley ha smarrito la gemma della sua Nazionale maschile capace di affascinare milioni di spettatori.

In tutto questo non dimentichiamo la bella vittoria delle Under 18 di Mencarelli, frutto di un lavoro che arriva da lontano e che, dopo le giustificate feste, deve indurci a una considerazione sull’evidente capacità dei tecnici azzurri di allenare la precocità. Un percorso che regala successi alle nazionali giovanili, vittorie che però non sono replicate a livello seniores: sicuri che sia un modello alla lunga produttivo?

Ma di questo avremo modo di scrivere più avanti.

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B1 femminile, Matteo Capra e Pallavolo San Giorgio ancora insieme: “Gli stimoli non mancano”

Serie B / C / D

Coach Matteo Capra guiderà la Pallavolo San Giorgio Piacentino nel prossimo campionato di B1, il secondo consecutivo della storia della società giallobiancoblù, ed ottavo per il cinquantunenne allenatore.

In otto stagioni ha raggiunto la promozione dalla C alla B2 nel 2019, due volte i playoff promozione nel 2021 e 2023 e la promozione in B1 nel 2024, nell'unica stagione in cui la prima classifica non saliva direttamente nella categoria superiore e la salvezza raggiunto all'ultima giornata nel 2024-2025. Una salvezza incredibile, costruita settimana dopo settimana, anche quando la Sangio alla fine del 2024, prima della sosta natalizia occupava l'ultima posizione in classifica. In otto campionati le panchine di coach Capra alla San Giorgio sono ben 164 di cui 134 nei tornei nazionali tra B2 e B1, comprendendo stagione regolare e playoff. 

"E’ la prima volta che nella mia carriera ho chiuso un accordo telefonicamente in trenta secondi - commenta - . Ormai lavorare a San Giorgio è come sentirsi a casa. Ho un rapporto talmente stretto ed affettivo col presidente Vincini e con il ds Gregori che è risultata superflua ogni trattativa. Ho scelto di rimanere perché in questi anni abbiamo scritto insieme delle pagine epiche di sport e credo che anche in futuro la società mi metterà a disposizione il meglio possibile per elevare ancora l’asticella".

"Gli stimoli non mi mancano e ogni giorno in palestra voglio che il lavoro venga fatto al meglio senza tirarsi indietro mai. Lo faccio io e voglio che lo facciano anche le mie giocatrici; questo fatto unito all’ambiente sereno credo che sia il segreto del nostro successo. Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e spero vivamente di ricambiare il tutto anche il prossimo anno".

(fonte: Pallavolo San Giorgio Piacentino)