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Europei femminili: La Bosnia soffre, ma vince ancora, con la Croazia. Qualificazione più vicina

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Nella terza ed ultima partita bosniaca monzese la nazionale della “milanese” Begic mette una bella pietra su quella che pare essere una bella qualificazione alla fase successiva dei Campionati Europei femminili. Di contro, con la sconfitta odierna la Croazia pare aver abbandonato anche la più fievole speranza di passaggio, in quanto ancora a quota 0 vittorie in classifica e con l’ultima gara che la vedrà opposta niente meno che alle padrone di casa dell’Italia.

In una partita molto equilibrata, anche se di un tasso qualitativo non eccelso, le balcaniche sono state in grado di sfruttare tutti quelli che sono stati i momenti favorevoli dell’incontro, approfittando anche dei tanti errori croati commessi nell’arco della gara. Cosa che invece non hanno fatto le croate (anche in vantaggio nella casella “errori avversari” sul tabellino finale: 26 contro 30. Dopo la scoppola iniziale, poi, tutto sembrava protendere in direzione delle ospiti, ma così non è stato. La Bosnia Erzegovina, con a capo la beniamina Begic, è stata subito in grado di rimettere in linea le cose, vincendo in maniera eclatante il secondo periodo.

Da lì è stata una partita molto più equilibrata di quanto visto pocanzi, tranne che nel set decisivo: il tie-break. Qui la Croazia ha subìto un periodo di appannamento, nel momento più delicato e meno propenso a questo. Boskovic ha iniziato a spingere fin dall’inizio, e con essa Begic, Isanovic e Paradzik. A far la differenza, inoltre, è stato un fondamentale preciso: il muro. Qui si sono registrati ben 20 block-in vincenti (5 ad opera Paradzik) da parte della balcaniche, contro i soli 6 croati. Fondamentali, poi, gli apporti più che determinanti della solita scatenata Boskovic (18), Begic (16), Paradzik (migliore delle sue con 15 punti ed il 62% in attacco) ed Isanovic (14 da subentrata). Per la Croazia, invece, sono risultati vani i 15 punti dell'”italiana” Butigan: 15 punti col 56% dal centro per lei.

La cronaca
Ljubicic
sceglie di iniziare schierando sul taraflex Bozic-Boskovic, Paradsik-Selimovic, Radiskovic-Begic, più Brasnic libero; mentre Aksban risponde inserendo dall’inizio Antonovic-Mihajlevic, ButiganSamadan, Karatovic-Mlinar con Stimac libero.

Le due nazionali si equiparano fino al punto numero 7, dove la Croazia trova il primo break dell’incontro con l’ace di Samadan, che consiglia al CT bosniaco di stoppare le ostilità: 7-9. Paradzik sbaglia il primo tempo e concede il 9-12, cui segue un altro errore: questa volta è Karatovic a mandare fuori il pallone (12-17). Antunovic non fa lo stesso dai 9 metri ed allunga a 5 il distacco sul 14-19, ma Boskovic sì, pestando la linea dei 3 metri in attacco (partendo dalla seconda linea): 16-21 e nuovo time-out balcanico. Begic, infine, tenta il recupero e forza l’ultima battuta, ma la spedisce in rete e regala il primo set alle avversarie: 19-25.

L’inizio di secondo parziale non vuole vedere un vincitore e perciò le squadre decisdono di appaiarsi sino al 12-12, anche “grazie” ad una serie di grossolani errori da una parte e dell’altra. Qui le sorti sembrano cambiare. Il muro di una neoentrata Lasic permette alla Bosnia di rifiatare sul 14-12 (primo tempo Akbas dell’incontro), con Begic che allunga pochi istanti dopo: 17-14. L’iniziativa gialla non si arresta, bensì prosegue quasi imperterrita. Paradzik mette a terra il primo tempo del 20-16 ed obbliga la panchina ospite alla seconda interruzione, poi il murone di Begic allunga inesorabilmente fino al 24-17, dove la battuta fuori misura di Mihajlevic decreterà la fine del gioco sul 25-18.

sull’onda dell’entusiasmo la Bosnia doppie le avversarie in partenza di terzo. Una scatenata Isanovic vale il 6-3 con annesso time-out croato, prontamente, però, quasi riallineato in toto da Mihajlevic con una precisa diagonale: 9-8. La Croazie non si arresta e continua a spingere. Un’altra invasione dalla seconda linea di Boskovic permette addirittura il sorpasso sul 9-10, poi diluito dallo stop a uno di Butigan: 9-12 e sosta Ljubicic. Boskovic non accetta di buon grado e riporta al punticino il distacco con il block-in del 13-14, replicato in un batter d’occhio dalla collega Paradzik, che, assieme al servizio vincente di Isanovic, manda le sue al 19-16. Le croate però non mollano e, con calma e pazienza giungono al pari a quota 19 dopo un filotto di 3 punti consecutivi, cui segue il quarto dopo la pipe fuori portata di Isanovic: 20-19. Il momento “on fire” delle croate viene spento solamente da Begic sul 20-23 dopo 7 punti consecutivi, ma non basta. Biberdzic manda fuori: 20-25.

Tra continui ribaltamenti di fronte (Bosnia avanti 11-8, ma subito ripresa) si giunge al pari a quota 15, dove Lasic spara fuori il primo tempo del +2 ospite: 15-17. Begic ristabilisce il galleggiamento con un millimetrico mani-fuori (17-17), ma Markovic non accetta di buon grado e rimette tutto all’origine con un tocco lungolinea degno di nota: 15-17 e secondo time-out bosniaco. La Bosnia non si dà per vinta ed alza i giri al motore e, con essi, anche i centimetri a muro. Tre di essi, tutti ad opera Paradzik, portano il 21-19 sul tabellone luminoso dell’Arena, cui replica il nuovo di Boskovic per il 23-20. Le croate però non mollano la presa e trovano la corrente giusta. Samadan dà la giusta scossa ed azzera il divario (23-23), ma non basta. I vantaggi premiano Begic e compagne, con la stessa “milanese” autrice del pallonetto del 26-24 che manda le squadre al tie-break finale.

La Bosnia esprime la giusta verve anche all’inizio del set decisivo, che la vede avanti per 3-0 grazie al muro di Boskovic. Il tempo richiesto da Ljubicic non cambia l’andamento del parziale. Un altro stop, questa volta a firma Lasic, porta al 5-0, seguito dal diagonale potente e preciso di Boskovic: 7-2 e time-out chimato dai balcanici. Il CT in maglia blu (Bosnia) le prova tutte, ma nulla sembra funzionare. Samadan e Boskovic non alzano il piede dall’acceleratore (11-5), poi il servizio finale in rete di Antunovic vale il 15-6 ed il relativo 3-2 bosniaco conclusivo.

Bosnia Erzegovina-Croazia 3-2 (19-25, 25-18, 20-25, 26-24, 15-6)
Bosnia Erzegovina
: Radiskovic 1, Paradzik 15, Bozic 4, Begic 16, Selimovic 2, Boskovic 18; Ivkovic (L). Brasnic (L), Biberdzic 1, Stevanovic, Dukic. N.E. Zekic. All. Ljubicic
Croazia: Antunovic 1, Karatovic 4, Butigan 15, Mihajlevic 14, Mlinar 12, Samadan 13; Stimac (L). Strunjak 3, Deak, Markoic 6. N.E. Strize, Trcol, Kovco (L), Freund. All. Akbas
Arbitri: Marie-Catherine Boulanger (BEL), Michail Koutsoulas (GRE)
Note: Durata set: 25′ 27′, 32′, 19′; tot. 2h 8′. Spettatori: 3900. Bosnia Erzegovina: battute vincenti 4, battute sbagliate 13, muri 20, errori 30, attacco 40%, ricezione 51%. Croazia: battute vincenti 11, battute sbagliate 5, muri 6, errori 26, attacco 40%, ricezione 52%.

di Roberto Della Corna

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