foto © VolleyNews.it

ESCLUSIVO – Alessia Orro in Turchia? La coraggiosa decisione presa dal fidanzato Matteo Picchio

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Cosa non si fa per amore… Quella che vi stiamo per raccontare è quasi una storia da film (negli Stati Uniti lo avrebbero fatto tempo zero) che ha come protagonisti Alessia Orro e Matteo Picchio. La prima, per chi ci legge, o è comunque appassionato di pallavolo, non ha bisogno di presentazioni: palleggiatrice a capitano della Vero Volley Milano nelle ultime sei stagioni, palleggiatrice titolare della Nazionale italia e dunque medaglia d’oro olimpica a Parigi 2024. Il secondo è stato nell’ultima stagione il secondo libero della Vero Volley Monza ed è soprattutto, in questo caso, il suo fidanzato.

Come tutti sapranno, Alessia Orro il prossimo anno giocherà in Turchia con il Fenerbahce. Una scelta non facile, che all’inizio ha anche spaventato, si tratta comunque di un grande cambiamento, ma che ora Orro è pronta ad affrontare con una certezza in più.

Picchio, vuole spiegare lei a cosa ci riferiamo?

“Ho deciso di seguirla in Turchia”.

In che modo?

“Ho deciso di smettere di giocare. Era l’unico modo per seguirla in questa avventura”.

Non poteva giocare anche lei in Turchia?

“Ho provato a cercare una squadra a Istanbul, ma si è capito subito che la cosa non era fattibile. La loro regola sugli stranieri è molto rigida, contano quelli che hai in rosa, non quelli che schieri in campo. I costi di tesseramento degli stranieri sono anche molto alti”.

Una scelta d’amore la sua, immaginiamo non facile. Lei era comunque un giocatore di Superlega e ancora giovane (25 anni, ndr).

“La proposta del Fenerbahce ad Alessia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Prima di allora lei era convinta di continuare nel Vero Volley e io ero contentissimo di giocare a Monza, si era già parlato anche del rinnovo per l’anno prossimo. Quindi sì, non è stato facile, ma solo inizialmente. Mi sono preso un mese e mezzo per pensarci bene, poi non ho fatto altro che accelerare un progetto personale che avevo in testa fin da quando avevo 17 anni. A conti fatti, non parlerei dunque di rinuncia riguardo al fatto di smettere di giocare”.

Di che progetto si tratta?

“Io sono laureato in Sport Management e Scienze motorie e sto finendo la magistrale. Il mio sogno è sempre stato quello di fare il preparatore atletico. Pensavo che la pallavolo fosse un mezzo per realizzare questo progetto, alla fine ci arriverò percorrendo un’altra strada. Finirò di studiare e poi farò un tirocinio in Turchia, credo proprio in una delle squadre del Fenerbahce. Ho anche in mente di fare uno o due master. In questi giorni, vi racconto questa curiosità, Alessia ne ha parlato anche con Velasco che le ha consigliato per me di fare qualche corso con i pesisti turchi che sono i migliori al mondo. Li farò sicuramente anche quelli”.

Alessia è stata contenta della sua scelta di seguirla o ha sentito il peso di questa responsabilità?

“Ovviamente è super contenta. Lo è anche la mamma – sorride -. Il fatto che io abbia deciso di smettere di giocare per seguire lei, ripeto, accelerando un progetto di vita professionale che era comunque mio, non è, non è stato e non sarà un peso per nessuno. È stata una mia scelta, a me piace studiare, sono contento di fare questo passo, in questo momento, e insieme a lei. E lei ne è felice allo stesso modo. Alla fine erano tredici anni che era qui in Lombardia tra Club Italia, Busto Arsizio e Vero Volley. Non si era mai mossa più di tanto. In Turchia così avrà comunque un affetto sempre vicino, una persona con cui parlare e confrontarsi in un Paese straniero, che parla un’altra lingua e ha altri stili di vita. Affrontare insieme questa avventura sarà più facile per entrambi”.

Avete già scelto dove andrete a vivere?

“No, ancora no altrimenti avremmo pagato l’affitto per questi mesi senza esserci”.

La casa non faceva parte dell’accordo con il Fenerbahce?

“Credo di no. Contrariamente a quanto accade qui, in Turchia i giocatori si devono trovare casa da soli. Almeno questo per quanto riguarda il Fenerbahce, nelle altre squadre non so se funzioni allo stesso modo. Di certo abiteremo nella parte asiatica. Istanbul, a quanto ci hanno raccontato, è una città bellissima, non manca nulla, compreso il mare”.

Leggendo questa intervista c’è da aspettarsi che i soliti leoncini da tastiera non perderanno tempo nel definirla magari il ‘mantenuto’ di Alessia Orro. È pronto anche a questo?

“Eravamo una coppia anche prima di Istanbul e lo saremmo stata comunque senza Istanbul. Eravamo già andati a convivere, dunque cambia solo il posto e quello che farò io. Qui giocavo, lì farò altro, ma avrò comunque il mio lavoro, i miei impegni, i miei sogni da realizzare, il tutto sempre insieme alla mia fidanzata. Dicessero quello che vogliono. Siamo giovani e ci vogliamo bene, a noi interessa solo questo”.

Insomma, lei è riuscito a far capitolare Alessia Orro, che fino ad ora era stata anche protagonista di tanti gossip. Congratulazioni. Lo possiamo dire? Siete proprio una bella coppia.

“Sino ad ora non abbiamo mai litigato. Ma proprio mai. Ridiamo sempre. Io poi ho un’ironia molto particolare e le cose che fanno ridere me fanno anche morire dal ridere lei. Il bello del nostro rapporto è che ci troviamo in tutto quello che facciamo. Siamo d’accordo sempre su tutto, dall’andare al ristorante o cucinare insieme, dal film da vedere al cinema o la serie da guardare a casa su Netflix, oppure la mezz’ora al telefono a fare i giochini uno di fianco all’altro. Giochiamo anche alla PlayStation insieme – ride -“.

Orro alla PlayStation? E a cosa giocate?

“Call of Duty. È fortissima, ha proprio tutta una sua postazione…!”

Insomma non vi annoiate mai.

“Ma proprio mai mai. Per dire, siamo appena tornati dalle Maldive. In tanti ci avevano detto che alle Maldive ci si annoia. Fossi andato con un’altra persona magari mi sarei annoiato anche io, con Alessia invece saremmo stati lì un mese, abbiamo fatto di tutto: snorkeling con le tartarughe; la crociera a vedere i delfini, e li abbiamo pure visti, cosa non scontata; pesca notturna, anche se non abbiamo pescato un c…o; abbiamo girato tutti i ristoranti del resort. Abbiamo fatto pure il bananone trascinato dal motoscafo, ha presente? Solo che non era un bananone ma una poltrona. Quello del motoscafo ha provato in tutti i modi a sbalzarci per aria, ma non aveva capito con chi aveva a che fare – ridiamo ancora entrambi -. Siamo rimasti aggrappati tutto il tempo, poi però quando siamo scesi non riuscivamo neanche a stringerci una mano… “.

Vi capita di parlare anche di pallavolo a fine giornata?

“Curiosamente molto poco, anche se devo dire che da quando sto con lei ho capito quanto differente sia la pallavolo femminile rispetto a quella maschile”.

Ci illumini, la prego.

“Le donne si legano al dito qualunque cosa, e poi non è che se la dimenticano, gli rimangono. Stanno attente a qualunque parola, a come la dici, a come ti muovi, a quello che fai. Mi chiedo quanta pazienza debbano avere tutti gli allenatori del femminile. Ai maschi gli dai una palla e quelli giocano, i litigi se ci sono si dimenticano in fretta. Con le donne è tutto molto più complicato, diciamo così…”.

Tornando a voi, siete insieme da sei mesi, ma avete già fatto scelte importanti. Si sono già fatti anche discorsi importanti? Sa com’è, questo è il periodo in cui i pallavolisti o si sposano o allargano la famiglia.

“Mamma mia, non mi ci faccia pensare. Devo andare a così tanti matrimoni in questo periodo che sto uscendo pazzo con i vestiti da comprare. Alessia stessa è tornata poco fa da Ibiza per l’addio al nubilato di Sara Loda (promessa sposa di Thomas Beretta, compagno di squadra e capitano di Matteo, ndr). No, comunque no. È ancora troppo presto per noi. Adesso facciamo insieme questa esperienza in Turchia, vediamo come va e poi nel caso ci si penserà. Ma più in là…”.

Se e quando avrete annunci da fare, noi sempre a disposizione.

“Grazie mille, lo terremo presente”.

Intervista di Giuliano Bindoni
(©Riproduzione riservata)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI