Egonu: "Sono emozionata di essere qui, onorata e motivata"

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Di Redazione

Il primo giorno da Pantera mentre la maglia azzurra la aspetta già.

E per i tifosi di Conegliano la prima apparizione di Paola Egonu (presentata ieri con Sorokaite e Ogbogu) in casa sarà proprio con l’Italia.

«Sono emozionata di essere qui, onorata e motivata – dice l’opposta a “La Gazzetta dello Sport” che ha chiuso l’avventura con Novara vincendo la Champions- e non vedo l’ora di iniziare.

È sempre stato emozionante in questi due anni giocare contro l’Imoco: ho visto sempre una squadra molto motivata ed ho sempre avuto la sensazione che fosse un bel gruppo, e questo ha suscitato un po’ di invidia da parte mia. Non vedo l’ora di iniziare».

Aveva offerte anche da Monza. Come mai alla fine ha scelto Conegliano?
«Senza nulla togliere alle altre società, penso che in questo momento l’Imoco sia una delle più forti, una squadra in cui posso crescere ulteriormente. Ho sempre notato il sistema in cui le ragazze si muovono, i loro meccanismi, la grande intesa. Penso di poter crescere con le mie nuove compagne, che hanno una grande esperienza e sono già ad alto livello. Ho solo da imparare».

Lei e altre giocatrici di Imoco e Igor avete fatto pochi giorni di vacanza. Condivide l’appello fatto già dai maschi sulla revisione dei calendari?

«Sì, sono troppo fitti. Stare 12 mesi sotto stress e allenamenti è pericoloso per il fisico e anche per la mente».

A Novara cosa lascia, oltre ai trofei vinti, (2 Coppe Italia, 1 Supercoppa e 1 Champions) tutti contro Conegliano: ?

«All’Igor ho fatto tanta esperienza, sono cresciuta molto. Vengo via a testa alta e con un bagaglio tecnico pieno. Aver vinto quelle coppe contro una
squadra forte vale ancora di più; sono state tutte battaglie toste e in quelle occasioni credo che si vedesse dagli occhi chi voleva di più la vittoria».

Ora riprende anche l’attività in azzurro.
«La Vnl è importante per noi: dobbiamo ricominciare a lavorare tutte insieme e non potremmo ripartire in un posto migliore di questo, visto che
avremo il pubblico di Conegliano a tifarci».

Che messaggio lancia ai suoi nuovi tifosi?
«E’ stato bello giocare con i tifosi dell’Imoco che ti urlano contro , adesso però saranno dalla mia parte. E’ un pubblico fantastico, che ti carica. Non vedo l’ora”.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.