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Egonu e Antropova insieme? Si può fare, lo conferma anche Squarcini

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Superata di slancio la prima fase dell’Europeo senza lasciare per strada neanche un set, ora per l’Italia arriva il bello. Agli ottavi le azzurre sfideranno la Spagna (sabato 26 agosto, ore 21.15 con diretta tv su Rai 2, RaiSport e Sky Sport Summer), avversaria assolutamente alla portata. Nei quarti, poi, sempre al cospetto del pubblico “amico” del PalaWanny di Firenze, una tra Francia e Romania.

Sin qui la truppa allenata, e rivoluzionata, da Mazzanti ha fatto il suo col minimo sforzo, senza l’obbligo di ingranare le marce alte, che invece serviranno eccome quando arriverà il momento di giocarsi le medaglie. Lasciate a casa senatrici del calibro, soprattutto, di De Gennaro e Bosetti, il ct azzurro ha dato campo alla new entry Antropova per permetterle di trovare ritmo e intesa con le compagne, Orro in primis, ma ha anche dimostrato che Egonu resta la prima scelta in posto 2. E ci mancherebbe altro, verrebbe da dire quando in squadra hai la giocatrice, per molti, più forte al mondo.

La staffetta alla Rivera-Mazzola, per rendere l’idea a chi ha lunga memoria “calciofila”, può essere una soluzione che garantisce massima resa sempre, ma ora la suggestione di farle giocare insieme stuzzica parecchio. Come? La soluzione l’ha data Federica Squarcini sulle colonne del Corriere dello Sport intervistata dal collega Alberto Dolfin: “Sono due fenomeni. Paola è già affermata in tutto il mondo, con Kate ho giocato insieme a Sassuolo ed è una roba assurda. Entrambe quando entrano in campo fanno la differenza. Kate, poi, può essere utilizzata anche da 4”.

Antropova banda, Egonu opposta: quale altra squadra può vantare due bocche di fuoco di questo valore? Solo a pensarci si rischia la paralisi facciale da sorriso a 32 denti.

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