Duro impatto con l’A1 per Perugia, Bergamo si impone in tre set

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Non è buona la prima della Bartoccini MC Restauri Perugia nella massima serie del volley femminile. Bergamo passa al PalaBarton con un netto 3-0, al termine di una partita dove le lombarde hanno saputo mettere in campo maggiore esperienza e pazienza.

Alle Black Angels non ha fatto difetto l’impegno, ma nei momenti chiave dei tre set è mancato lo spunto tecnico necessario per avere ragione delle avversarie. Bene Ungureanu e Nemeth, da rivedere alcuni aspetti della fase difensiva. Il tempo per recuperare e migliorare c’è tutto: è chiaro che l’impatto con la ritrovata serie A1 non è stato dei più delicati.

1° SET – Giovi conferma le sensazioni della vigilia e sceglie Irene Ricci al palleggio e Anett Nemeth opposto. Al centro le straniere Anastasia Cekulaev e Aleksandra Gryka, mentre in banda spazio a Adelina Ungureanu e Beatrice Gardini. Il libero e capitano è Imma Sirressi. Bergamo risponde con la diagonale Evans – Adriano, le centrali Strubbe e Manfredini e il duo Montalvo-Mlejnkova in banda. Il libero è l’ex Martina Armini. L’avvio di gara vede le Black Angels sul pezzo. Ungureanu e Nemeth funzionano e c’è spazio per il primo allungo (15-10). Bergamo non si perde d’animo e rimette in carreggiata la partita (15-15). Break che piega psicologicamente Perugia che va sotto (15-17). Giovi toglie Gardini, poco incisiva e manda in campo Pecorari. Dentro anche Cogliandro per Gryka. Bergamo tiene e porta a casa il vantaggio (22- 25). 

2° SET – Nel secondo set ancora Bartoccini MC Restauri avanti ma poco convinta nel gestire il vantaggio. Bergamo ha modo di ristabilire il risultato (8-8). Con Traballi infortunata diventa il libero Recchia un cambio per la difesa, che Giovi si gioca a metà set. L’equilibrio non si spezza, torna in campo anche Gardini (16-16). Bergamo dà la sensazione di avere qualcosa in più, soprattutto sul piano mentale. Perugia non molla ma non riesce a trovare continuità. Il raddoppio delle lombarde è una logica conseguenza (23-25).

3° SET – Terzo set sulla falsa riga dei pretendenti. Perugia con il piede sull’acceleratore ma Bergamo pronto a riprenderla (5-6). Gardini mette a segno due ace consecutivi ma non bastano per prendere il largo (10-8). Si viaggia sempre sul filo dell’equilibrio (12-12).  Poi Bergamo ritrova il solito piglio e porta a casa una meritata vittoria (19-25).

Bartoccini MC Restauri Perugia 0
Volley Bergamo 3
(22-25, 23-25, 19-25)

Bartoccini MC Restauri Perugia: Gryka 5, Pecorari, Ricci 1, Recchia, Bartolini, Cogliandro, Cekulaev 5, Nemeth 14, Gardini 8, Rastelli, Ungureanu 11, Sirressi (L). N.e.: Orlandi, Traballi (L2). All.: Giovi. Ass.: Marangi
Volley Bergamo: Piani 10, Adriano, Carraro, Bolzonetti 3, Strubbe 6, Evans 6, Manfredini 6, Mlejnkova 12, Montalvo 10, Armini (L). N.e: Mistretta, Farina, Alcantara, Spampatti (L2). All.: Parisi.  Ass.: Cervellin

Arbitri: Ubaldo Luciani – Serena Salvati. Videocheck: Marco Rosignoli. Referto elettronico: Chiara D’Auria

PERUGIA: b.s. 14 ace 2, ric. pos. 50 %, ric. prf. 23 %, att. 41 %, muri 6
BERGAMO: b.s. 11 ace 4, ric. pos. 40 %, ric. prf. 18 %, att. 44 %, muri 7

Mvp: Mlejnkova (Volley Bergamo)

Spettatori: 1500

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.