Due mesi dopo l’intervento al cuore Bruna Honorio è già al lavoro: “Ringrazio i fan, mi hanno dato forza”

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Di Redazione

Con una capacità di recupero a dir poco straordinaria, appena due mesi dopo l’intervento chirurgico per la rimozione di un tumore benigno nell’atrio sinistro del suo cuore, Bruna Honorio è già al lavoro per tornare in campo. Proprio ieri il suo primo allenamento con la palla: da almeno tre settimane la giocatrice del Minas sta lavorando in palestra con sessioni di pesi intense. I medici la controllano passo dopo passo: deve continuare le terapie ed essere cauta. Ma il peggio, a giudicare da come si allena, sembra essere passato.

Bruna Honorio ricorda ancora quando le hanno comunicato la presenza del tumore: “Ho pianto senza capire le cose molto bene e senza riuscire a credere a quello che mi stava accadendo in quel momento”.

L’intervento è stato un successo ma il resto in termini di motivazione, attenzione e scrupolo l’ha fatto l’atleta: “Una settimana dopo l’intervento ha iniziato la fisioterapia, poi dopo una decina di giorni ha iniziato a lavorare in palestra con i pesi – dice Alexandre Marinho, il preparatore atletico del Minas che la sta seguendo – Bruna è in una fase di transizione, tra riabilitazione e preparazione fisica. Non deve assolutamente trascurare cure mediche e terapia ma sta riprendendo i livelli di forza e ristabilendo tutti i parametri di quando era regolarmente in campo”.

Una capacità di recupero prodigiosa. Bruna Honorio è diventata di fatto una testimonial della prevenzione nella lotta contro i tumori. Il suo è il classico caso che porta tante persone ad analizzarsi e ad ascoltarsi con maggiore attenzione: “Ho avuto davvero paura solo quando mi sono trovata sulla barella, pronta per l’intervento chirurgico, vedere la  preoccupazione di mia madre e del mio fidanzato mi ha fatto male ma una volta aperti gli occhi, anche se ero collegata a un sacco di macchine,  mi sono sentita sollevata. Intorno a me vedevo i sorrisi dei miei cari e dei medici che mi dicevano che era andato tutto bene. Quando ho capito che le cose erano andate per il meglio la paura a poco a poco è scomparsa. Lo staff medico e tecnico del Minas è stato incredibile per come mi è stato vicino, ho trovato grande professionalità, competenza e umanità nei medici che mi hanno operato e curato. Se la stagione scorsa ho lottato tanto per il Minas, quest’anno darò il triplo. Ringrazio i tifosi che mi hanno scritto via social da ogni parte del mondo. Mi hanno dato tanta forza”.

Tornare al lavoro dopo soli due mesi sembra un miracolo, ma Bruna lo vive come se fosse la solita routine: “Mi alleno con i pesi, faccio un po’ di cardio, soprattutto corsa, per vedere come reagisce il cuore e testare la frequenza dei battiti. Devo prendere peso ma mi sento al 100%, forse addirittura più forte di prima da un punto di vista mentale”.

Ieri un primo test con la palla: da lunedì una sessione appena più lunga. Il nuovo tecnico Nicola Negro, che ha preso il posto di Laverini, arriverà  a Belo Horizonte sabato 20. Alla presentazione in programma lunedì 22 ci sarà anche Bruna, una giocatrice come le altre ad appena due mesi dall’incubo.

(Fonte: Melhordovolei.com)

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Cuneo in Superlega con Battocchio: “Voglio una squadra che si lasci contagiare dall’entusiasmo”

Volley Mercato

Il Cuneo Volley conferma a capo della panchina biancoblù, il tecnico piemontese Matteo Battocchio, alla sua terza stagione cuneese. L’Head coach, dopo aver condotto la squadra alla storica promozione in Superlega lo scorso 24 aprile e alla vittoria della Supercoppa A2 il 17 maggio, è già al lavoro insieme al Direttore sportivo Brugiafreddo e alla presidenza nel costruire il roster che affronterà il campionato nella massima serie italiana. 

Il neopromosso Club biancoblù avrà come obiettivo principale il mantenimento della categoria, così da potersi rinforzare per le stagioni successive, con una crescita realistica e costante.

Le prime dichiarazioni di coach Battocchio sull’incarico e il significato personale di questo ruolo e responsabilità: "C’è tanta determinazione nel voler far bene in questa categoria e nel voler dar voce alle idee che mi caratterizzano e al modo di intendere la pallavolo, anche in questo campionato".

Cosa cambia dal punto di vista della programmazione rispetto alla scorsa estate?

"Nel nostro caso specifico cambia molto, perché andremo a giocare un campionato dove non potremo permetterci il lusso di lavorare per arrivare bene alla fine, ai play off,  ma bensì dovremo affrontare la stagione sulla falsa riga del “meglio tutti sporchi e subito”. Quest’anno entrano in gioco in maniera importante gli impegni che i giocatori hanno con le Nazionali nella fase di preparazione e quindi la data d’inizio della loro disponibilità per il lavoro con il gruppo".

C’è un punto focale che sarà fondamentale per affrontare al meglio la stagione?

"L’entusiasmo. Questa squadra deve essere contagiata dall'entusiasmo che si percepisce, dando quel qualcosa in più anche a chi ha già dimostrato quello che doveva dimostrare al mondo della pallavolo. Questo entusiasmo deve essere una spinta, un propulsore aggiuntivo a quel che sarà il nostro motore".

I primi nomi del roster delineano una certa presa di posizione sul mercato.

"I nomi devono essere parte di un progetto, affinché esso stesso possa diventare qualcosa di grande. C’è sicuramente un roster improntato alla battaglia e la grossa sfida sarà instaurare in tutti i giocatori della squadra, quello spirito di sacrificio e di volontà di difendere/toccare qualunque palla prima che cada a terra. Siamo consapevoli di partire con un deficit rispetto ai nostri competitors, però pensiamo di avere delle carte che potranno essere degli acceleratori importanti per recuperare questo gap".

Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?

"Né più, né meno quello che ha detto il Presidente; grandissima determinazione, grandissimo onore e grandissimo rispetto, da parte dei nuovi arrivati, di quanto fatto da chi qua c’era già. Di conseguenza anche grandissima disponibilità di coloro che già c’erano nel trasmettere ai nuovi quanto hanno dato, quanto hanno sofferto e quanto hanno voluto arrivare qui, perché quello che è stato fatto non sia cosa di pochi, ma entri a far parte di tutti, anche di chi non l’ha vissuto in prima persona".

Hai qualcosa da chiedere ai tifosi e ai cuneesi?

"Le stesse cose che ho chiesto negli ultimi due anni, ovvero di starci vicini, di aiutarci, di essere un’arma in più per raggiungere degli obiettivi, cosa che hanno fatto egregiamente. Ovviamente mi auguro che possano continuare a farlo perché noi in campo faremo veder loro che come in questi anni saremo disposti a tutto pur di provare a vincere ogni singolo scambio; è da lì che si parte, dalla consapevolezza che puoi perdere uno scambio e ce n’è uno dopo, c’è un set dopo e c’è una partita dopo. Se si lotta sempre, mettendo tutto quello che si ha, il pubblico di Cuneo ha dimostrato di essere riconoscente a prescindere".

(conte: Cuneo Volley)