Dopo il brindisi in Coppa, Brescia continua a viaggiare: ora a Mondovì

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Dopo la prestazione che mercoledì sera ha regalato a Brescia la semifinale di Coppa Italia ai danni di Ortona, i Tucani chiudono la settimana da globetrotter con la visita a Mondovì. Si gioca ancora in anticipo, come all’andata, con la Synergy e la Sarca Italia Chef Centrale in campo sabato alle 20.30 per la terza di ritorno.

La squadra di casa, però, non è più quella della prima parte della stagione e lo sta dimostrando con le vittorie ottenute ai danni di Bergamo, Cantù, Ortona e Santa Croce nelle ultime quattro giornate, che le valgono i 13 punti raccolti sinora e la scalata che ora la vede in decima posizione.

Nuovo allenatore, con Barbiero che subentra a Fenoglio a fine novembre, e roster molto rinnovato con l’arrivo dell’opposto Dulchev, di Arasomwan (da Cantù) al centro assieme all’ex Tucano Esposito – scambiato con Presta dalla BCC – e con l’inserimento di Piazza in regia, a seguito degli addii di Pistolesi, Biglino, Kadankov e Ristani.

Lo starting six potrebbe comunque prevedere Piazza incrociato a capitan Borgogno, che, “costretto” in posto due per coprire il vuoto lasciato da Kadankov, lì ha trovato un’ottima dimensione e ha contribuito significativamente alla vittoria contro Santa Croce. Attaccanti di banda sono Terpin e Loglisci, mentre al centro ci sono Esposito e Arasomwan che viaggiano ciascuno in doppia cifra nelle ultime partite. Il libero è Pochini, che tra i pari ruolo è uno di quelli che commettono meno errori in ricezione.

Lo starting six bianco blu è sempre costruito sull’asse Tiberti – Bisi, con Cisolla e Galliani martelli laterali, Festi e Mijatovic al centro, e Zito libero.  Anche i Tucani, però, non sono gli stessi dell’andata: con un roster obbligato e senza grandi possibilità di far rifiatare i titolari, affrontano un momento non facilissimo, in cui quanto seminato non sembra tornare in termini di buon raccolto. Almeno fino al match di Ortona, dove, nella condizione di sfavorita, la squadra si è riscoperta in grado di chiudere con autorevolezza i conti con la seconda forza del campionato, scacciando – speriamo per sempre – la “maledizione del terzo set”. E questo fa sicuramente morale: capitan Tiberti, che ha condotto magistralmente i suoi nella gara di Coppa Italia facendo una gran partita anche in difesa, ha confermato: “Non ci siamo mai abbattuti, neanche dopo le sconfitte, e il passaggio in semifinale ai danni di Sieco è una risposta importante. Ora abbiamo bisogno di tornare a fare punti anche in campionato.”

Due sestetti che hanno sempre mostrato carattere e che hanno ancora molto da dire, dunque: uno arriverà sabato al PalaManera di certo più stanco, ma anche con la grinta smaltata di fresco dal successo liberatorio  che porterà  i Tucani alla Final Four di Coppa. Arbitri: Cavalieri e Cecconato; addetto al video check: Martinelli.

(Fonte: comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Paolo Falabella affiancherà Morato come vice-allenatore a Cisterna

Superlega Maschile

Il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley sarà coach Paolo Falabella, che andrà ad affiancare il nuovo head coach Daniele Morato alla guida della squadra per la stagione 2025/2026. Nonostante la giovane età, Falabella porta con sé una consolidata esperienza internazionale: nell’ultima annata in Svizzera, alla guida del Volley Amriswil, ha conquistato la Coppa di Svizzera, la Swiss League e la Supercoppa, centrando inoltre un prestigioso piazzamento per il club elvetico in Coppa CEV. Nel 2023 ha inoltre fatto parte dello staff tecnico della nazionale del Marocco.

Nato a Lagonegro nel 1986, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Scienza e Tecnica dello Sport, Paolo Falabella è anche docente nazionale Fipav. Dopo aver guidato da primo allenatore realtà importanti della Serie A come Lagonegro, Aversa e Bari, e aver ricoperto il ruolo di vice allenatore a Siena nella stagione 2021/2022, culminata con la promozione in Superlega, Falabella è ora pronto a mettere il suo bagaglio tecnico e umano al servizio del Cisterna Volley.

"Sono davvero felicissimo di poter iniziare questa esperienza a Cisterna – le prime parole di coach Falabella –. Per me sarà il primo anno in Superlega: ci sono andato vicino più volte, ma per una serie di circostanze non ero mai riuscito ad approdarvi. Per questo motivo oggi sono ancora più contento di poterlo fare, e in particolare di farlo proprio con Cisterna Volley".

Falabella guarda con entusiasmo al gruppo che affronterà la prossima stagione: "Dal punto di vista tecnico, siamo una squadra molto giovane, così come giovane è lo staff. Questo è un aspetto che considero estremamente stimolante: ci sarà da lavorare tanto, trascorreremo molte ore in palestra. Mi aspetto una stagione impegnativa, fatta di lavoro intenso e risultati da conquistare con fatica, ma anche con grande entusiasmo".

L’esperienza in Svizzera ha lasciato un’impronta profonda nel metodo di lavoro del tecnico lucano: "Dalla Svizzera porto con me un’impostazione organizzativa davvero impressionante. Quando si dice che gli svizzeri sono precisi, non è solo un modo di dire: lo sono davvero. È qualcosa che mi ha colpito profondamente e che spero di poter applicare anche nella mia vita professionale, in termini di metodo e attenzione ai dettagli".

Racconta, infine, il nuovo vice allenatore del Cisterna Volley: "Ovviamente amo molto il lavoro in palestra, come tutti gli allenatori. Tuttavia, la parte che sento più mia, quella che mi dà maggiore soddisfazione e nella quale mi sento più preparato, è quella di studio e analisi. Mi appassiona tantissimo tutto ciò che si svolge al di fuori delle ore di allenamento: il lavoro d’ufficio, la preparazione, il confronto sull’organizzazione delle sedute, l’analisi degli avversari. È probabilmente l’aspetto che preferisco del mio mestiere: studiare i modelli di prestazione, capire cosa serve davvero per raggiungere un obiettivo, ragionare su come ottimizzare ogni dettaglio. Non essendo un ex giocatore, non ho quella naturale inclinazione verso la dimensione più fisica del lavoro quotidiano in campo, quindi, ho sviluppato una particolare attenzione verso la parte metodologica e analitica, che trovo stimolante e utile per il lavoro complessivo dello staff".