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Dimana Ivanova, talento bulgaro da tenere d’occhio: Mvp all’Europeo U18 e al Mondiale U19

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Watch this player (tenete d’occhio questa giocatrice). Non è un’espressione che si usa a caso. La pronuncia chi resta davvero colpito da qualcuno e sente il bisogno di far sapere a tutti chi è quella giovane promessa destinata a lasciare il segno. Perché Dimana Ivanova è proprio così: un talento raro, di quelli che in futuro sarà impossibile non ricordare quando si parlerà di grande pallavolo.

Non ha ancora compiuto diciotto anni (li compirà il 1° dicembre), ma il potenziale di questa palleggiatrice bulgara è già evidente. Cresciuta nel CSKA Sofia, quest’estate ha scelto il Levski Sofia, che ha deciso di puntare su di lei per accompagnarla nel percorso verso la piena consacrazione. Negli ultimi due anni ha conquistato, da protagonista e da MVP, il Campionato Europeo Under 18 e il Mondiale Under 19, confermandosi come una delle giovani più promettenti del panorama internazionale.

Scopriamo insieme chi è davvero Ivanova in questa intervista esclusiva.

Dimana, partiamo dai tuoi inizi. Ci racconti com’è nata la tua passione per la pallavolo? Come descriveresti i tuoi primi ricordi legati a questo sport?
“Direi che la mia passione per la pallavolo è nata grazie all’influenza della mia famiglia: mia madre, che in passato è stata una giocatrice, e mia sorella maggiore, che gioca ancora oggi. Sono loro che mi hanno trasmesso l’amore per questo sport. I miei primi ricordi sono molto positivi: momenti divertenti, vissuti con grande entusiasmo. Fin dall’inizio la pallavolo mi ha affascinata e coinvolta”.

Com’è stata la tua carriera dagli inizi a oggi? Hai cambiato molte squadre durante il tuo percorso?
“La mia carriera, dagli esordi fino ad oggi, non è ancora molto lunga, ma posso dire che, in questi otto anni, sono davvero soddisfatta dei traguardi che ho raggiunto. Quanto ai due cambi di club, non credo rappresentino qualcosa di negativo: sono scelte che ho fatto consapevolmente e sono convinta che fossero le decisioni giuste”.

Il Levski Sofia è noto per valorizzare i giovani talenti e per offrire un ambiente professionale con strutture e uno staff di alto livello. In che modo hai capito che questo club sarebbe stata la scelta ideale per la stagione 2025-2026?
“Esatto. Sono state proprio questi fattori a motivarmi: l’ambiente altamente professionale e la possibilità di lavorare e crescere ulteriormente. Insieme alla mia famiglia abbiamo valutato attentamente le opzioni e abbiamo ritenuto che il Levski fosse la scelta migliore”.

Quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?
“Il nostro obiettivo è quello di arrivare nuovamente in finale nel campionato bulgaro, ma con un risultato diverso rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la Challenge Cup, avremmo voluto spingerci il più lontano possibile, ma purtroppo non ci siamo riuscite”.

I Mondiali 2025 con devono essere stati un’esperienza importante per te. Come li hai vissuti e come ti sei sentita quando hai scoperto di essere convocata dalla nazionale maggiore bulgara?
“Il Campionato del Mondo è stato un momento indimenticabile della mia vita. In quell’occasione mi sono sentita tranquilla e sicura di me, anche se non mi aspettavo affatto di ricevere la convocazione nella nazionale senior”.

Guardando indietro alla vittoria dei Campionati Europei U18 e dei Mondiali U19, e al fatto di essere stata nominata MVP in entrambe le competizioni, come hai vissuto quei momenti e quali emozioni ti hanno accompagnata?
“Adesso, ripensandoci, mi rendo conto che tutto il duro lavoro che ho fatto è stato davvero prezioso, e provo una grande gioia nel sapere che tutte noi ragazze abbiamo dato il massimo per arrivare sul gradino più alto del podio in entrambi i tornei. Per quanto riguarda i premi, mi emoziona ancora e mi sembra quasi incredibile vederli sullo scaffale di casa e sapere che appartengono a me”.

La Bulgaria sta vivendo una nuova ondata di talenti nella pallavolo, come Simeon (palleggiatore come te) e Aleksandar Nikolov nella squadra maschile. Ti senti parte di questa generazione di giovani fenomeni? Pensi che il tuo percorso possa seguire una strada simile?
“Credo che a far parte di questa generazione non sia solo io, ma tutte le ragazze che hanno partecipato all’Europeo U18 lo scorso anno e ai Mondiali U19 di quest’anno. Abbiamo dimostrato il nostro talento e sono convinta che rappresentiamo una generazione molto promettente. Non posso dire con precisione come sarà la mia carriera, ma i miei obiettivi vanno sicuramente in quella direzione”.

Come descriveresti il tuo stile come palleggiatrice? C’è qualche giocatore che ammiri o a cui ti senti affine?
“A essere sincera, non credo di avere uno stile definito. Non c’è una giocatrice a cui mi ispiri o a cui voglia somigliare, ma apprezzo molto il gioco di De Cecco”.

Dove ti vedi tra qualche anno? Quali obiettivi ti sei prefissata sul campo?
“Ovviamente i miei obiettivi sono molto ambiziosi. Voglio arrivare a giocare ai massimi livelli, ma per raggiungerli so che devo impegnarmi con grande dedizione e lavorare sodo”.

Per concludere, ci racconti un po’ di te fuori dal campo – il tuo carattere, la tua famiglia e i tuoi interessi al di fuori della pallavolo?
“Sia dentro che fuori dal campo, mi considero calma, gentile e determinata, e sono abbastanza perfezionista. Gli interessi al di fuori della pallavolo non sono molti, ma adoro guardare film e concedermi momenti di relax. La mia famiglia è vivace e divertente e, pur essendo a volte esigente, mi sostiene sempre. Sono persone meravigliose, che amo profondamente”.

Intervista di Alessandro Garotta
(© Riproduzione riservata)

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