Diego Cantagalli e l’esonero di papà Luca: “Difficile continuare, l’ho fatto per la squadra”

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Quando compongo l’incipit di un’intervista, cerco di distaccarmi dalle emozioni che mi abitano ogni qualvolta mi trovo davanti un atleta. Non posso non ammettere che, spesso, chi fa il nostro mestiere non deve solo nutrire la curiosità di colui che si trova dall’altra parte, ma anche avere la capacità di immedesimarsi in alcune vicissitudini di cui parlerà e delle quali è sacrosanto farsi un’idea. E non posso non pensare all’anno di Diego Cantagalli senza avere un minimo slancio di umanità mentre scrivo questa introduzione.

Perché la storia, su cui non è necessario tornare, parla di un ragazzo che è stato capace di destreggiarsi tra una squadra allenata da suo padre Luca fino ad un certo punto della stagione, un nuovo allenatore, che è il bravo Fabio Fanuli, un fratello, Marco, che fa parte a pieno titolo della sua stessa squadra, la Conad Reggio Emilia, e una china da dover risalire. E lo ha fatto in un modo così ineccepibile che penso sia doveroso riconoscergli l’eccezionalità dello spirito e del comportamento.

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Questo colloquio potrebbe quindi concludersi con un “bravo Diego“, detto in modo certamente poco ostentato; ma, per volere del diretto interessato, prosegue e spiega molto di chi sia Diego Cantagalli e di ciò che ha appreso da quando ha iniziato a muovere i primi passi in questo mondo, nel quale ha finito per essere un giocatore di peso nel suo ruolo.

Sono giorni in cui mi sto riprendendo da un piccolo problema alla caviglia, che la scorsa domenica mi ha un po’ bloccato, ma conto di tornare in campo già dalla prossima. Manca poco alla conclusione di questa stagione e voglio esserci perché ci apprestiamo a giocare il finale di campionato, oltre a vere e proprie finali in campo“.

Il buon Suraci l’ha sostituita al meglio contro Ravenna. Ma la squadra senza i numeri macinati da Cantagalli diventa un’altra cosa.

Antonio ha fatto davvero bene, facendo un’ottima prestazione e contribuendo a conquistare assieme alla squadra due punti molto importanti per noi. Vogliamo portare a casa il bottino pieno nei prossimi incontri e cercare di distanziarci dalla penultima posizione, anche cercando di evitare lo spareggio che, in caso di meno di due punti di distanza, la penultima e la terzultima dovranno andare a giocare“.

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Stagione difficile, Cantagalli. Mi dica se si aspettava di concludere il campionato con la paura di poter tirare il fiato solo alla fine.

No, anche se vedo che nelle ultime settimane c’è un po’ più di serenità e la speranza di poter centrare l’obiettivo della salvezza ha preso il sopravvento sul momento no della stagione. Ci siamo ritrovati a lottare per qualcosa che all’inizio nessuno pensava, ma ci sono state delle squadre che dovevano girare bene e invece hanno fatto molto di più. Ho visto un campionato in cui la lotta era all’ordine del giorno ogni domenica. Noi ci abbiamo messo un po’ di più, la squadra è stata creata al fotofinish del mercato, ma adesso c’è grande voglia di arrivare alla fine, aiutandoci tutti e virando tutti dalla stessa parte“.

Quest’anno e lo scorso ha subito qualche piccolo stop, che nel suo ruolo è fisiologico. Vedendola giocare, si capisce il motivo. Perché non si risparmia mai?

Perché sono stato educato a non farlo. Pallavolisticamente mi è sempre stato insegnato che fino all’ultimo punto, fino al fischio finale, in campo non basta dare il 100%, perché dall’altra parte ci può essere qualcuno che fa lo stesso tuo ragionamento. Devi fare quell’1% in più, che ti permette di fare la differenza. E poi sono così, io non riesco a giocare una gara tanto per, o a risparmiarmi, solo perché qualche volta capita che di fronte a te ci sia qualcuno con cui basta giocare benino per portare a casa il risultato“.

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Dopo lo scorso anno, mi dica se il desiderio della Superlega ha bussato alla sua porta.

Quello bussa da un po’ e non le nascondo che fare almeno un anno nella massima serie è un’aspirazione che coltivo con molta determinazione. In realtà c’è stata una proposta, ed è arrivata da Piacenza, ma non si è concretizzata perché non avrei potuto giocarmi il posto da titolare. Ed io volevo giocare, quindi sono felicemente rimasto a Reggio Emilia“.

Devo fare l’avvocato del diavolo. Non pensa al fatto che adesso si starebbe giocando i Play Off Scudetto?

No, mi creda. Non mi sfiora nemmeno il pensiero. Sono contento di misurarmi con quello per cui sto giocando, con gli obiettivi che voglio raggiungere e nella squadra con la quale mi sto giocando tutto questo“.

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Non voglio entrare nella vicenda dell’esonero di suo padre, ma posso chiederle come si fa ad andare avanti, essendone comunque parte in causa?

Non posso dire che sia facile, altrimenti passerebbe un messaggio ipocrita. Non nego che ci sono stati dei momenti nel quale guardi ciò che ti succede e che succede alla squadra e pensi che a lasciare la panchina sia sicuramente Luca Cantagalli, ma certamente in primis tuo padre. Poi capisci che andare avanti fa parte non solo di te, della tua famiglia, ma anche del tuo lavoro. Lo fai per la squadra, perché la squadra viene prima di tutto e il bene di Reggio Emilia era la prima cosa a cui dovevo pensare. La società è legittimata a prendere le scelte migliori, si può avere delle idee diverse, ma si cerca di tenere la solarità e un atteggiamento professionale“.

Quando non deve pensare, cosa fa?

Vado a pescare. Da sempre. Sin da piccolo, quando devo raccogliere i pensieri, sbollire la rabbia, stare un po’ in solitudine, prendo la macchina e l’attrezzatura e raggiungo qualche laghetto nei dintorni di Reggio Emilia“.

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So che per vedere Diego felice basta portarlo in Sardegna.

Il mare mi rimette al mondo. La nostra casa a La Maddalena è un luogo in cui una volta all’anno ho bisogno di ricaricarmi. Ma anche la montagna mi piace molto. Soprattutto nel periodo di pesca della trota. Spero di poter fare qualche giornata dopo la fine della stagione proprio in quei luoghi che mi piacciono e nei quali amo stare con gli amici“.

Chiudiamo con Marco, suo fratello. È orgoglioso della strada del piccolo Cantagalli?

Molto. Ha saputo ritagliarsi i suoi spazi ed esordire in A2 con grande professionalità e attitudine“.

Sembra appoggiarsi molto al fratello più grande.

È così, perché siamo molto legati fin da piccoli. Abbiamo giocato per alcuni anni assieme nelle giovanili, poi per una decina d’anni ognuno ha costruito il suo percorso. Poter tornare a vestire la stessa maglia è stato meraviglioso. Soprattutto vederlo esordire in maniera così decisa. Lui è uno che urla più di me in campo, si fa sentire e notare. Sta facendo un bel cammino“.

di Roberto Zucca

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Supercoppa A2, le parole di allenatori e capitani di Cuneo e Brescia

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A due giorni dall’evento che chiuderà la stagione di Serie A2, con l’assegnazione della Del Monte® Supercoppa Serie A2 che vedrà protagoniste, al Palasport di Cuneo, MA Acqua S.Bernardo Cuneo e Gruppo Consoli Sferc Brescia, allenatori e capitani delle due formazioni raccontano emozioni e sensazioni in vista della sfida, la sesta in stagione tra le due squadre considerando Regular Season, Play Off e Coppa Italia.

Cuneo si presenta all’appuntamento di sabato 17 maggio (ore 20.30, diretta su DAZN e VBTV) forte della promozione in SuperLega Credem Banca, ottenuta dopo la vittoria nei Play-Off; Brescia, d’altro canto, dopo avere vinto la Del Monte® Coppa Italia Serie A2 una settimana fa, culla il sogno di potere ripetere i risultati della scorsa stagione, con vittorie in Coppa Italia e Supercoppa.

Di seguito le dichiarazioni di allenatori e capitani. 

Matteo Battocchio (allenatore MA Acqua S.Bernardo Cuneo): “La Del Monte® Supercoppa Serie A2 è un’occasione e come tale la stiamo preparando. Troveremo di fronte un avversario molto forte, che non a caso è arrivato fino in fondo in Regular Season, nei Play-Off, in Coppa Italia e ora in Supercoppa. Ciononostante, cercheremo di pensare maggiormente al nostro gioco, con consapevolezza e con la volontà di essere protagonisti di quella che sarà una grande festa, per provare a chiudere al meglio una stagione davvero unica”.

Daniele Sottile (capitano MA Acqua S.Bernardo Cuneo): “Sabato ci attende l’ultima partita della stagione, ci stiamo preparando al meglio per arrivare pronti a questo bellissimo appuntamento che chiuderà la stagione. Incontreremo ancora una volta Brescia squadra che ormai conosciamo bene e che sicuramente ci metterà in grossa difficoltà, ma noi davanti al nostro splendido pubblico, che ci ha sempre sostenuto, cercheremo di regalargli un’altra serata di grandi emozioni”.

Roberto Zambonardi (allenatore Gruppo Consoli Sferc Brescia): “Arriviamo alla seconda Del Monte® Supercoppa Serie A2 dopo il successo dello scorso anno, si sfideranno due squadre forti che ci tengono a fare bene. Ci affrontiamo per l’ennesima volta in questo finale di stagione e ci stiamo preparando al meglio per provare a ottenere un ulteriore riscatto. Il palazzetto sarà ancora un’arma in più per Cuneo: ci sarà tanta energia e avremo la fortuna di avere anche i nostri tifosi al seguito. Dal punto di vista tattico dovremo cercare di mettere in difficoltà i padroni di casa in ricezione, attivando al meglio il nostro servizio per impedire a Sottile di usare i suoi attaccanti. Dovremo essere anche più bravi di loro nella fase muro-difesa per provare a vincere. Siamo onorati e felici di avere una passerella importante all’interno dell’ultimo evento della stagione 2024/25 e andiamo in Piemonte per ottenere un altro risultato di rilievo”.

Simone Tiberti (Gruppo Consoli Sferc Brescia): “È l’ultima partita della stagione e il bilancio per Brescia è ottimo, con tre Finali su tre centrate. Certo, il primo obiettivo mancato continua a bruciarci, ma quando la concorrenza è tanta e i campionati sono difficili, arrivarci ad un passo significa che la squadra ha carattere e soprattutto forza. Confermarsi in Coppa Italia non è mai facile e per questo siamo molto contenti di quanto fatto sabato a Prata, ora vedremo di raddoppiare a Cuneo. Non sarà facile, non lo era neppure lo scorso anno a Grottazzolina. Sono partite che vanno oltre ogni pronostico tra squadre che, se sono lì, già hanno vinto qualcosa: è una festa, un po’ ci vai a cuor leggero perché il campionato qualcosa ti ha già dato, e un po’ ci vai per mettere la ciliegina sulla torta alla stagione. Dal punto di vista personale, vorrei chiudere bene, prima di tutto divertendomi e godendomi l’ultimo match con i Tucani, e poi riuscendo a portare a casa anche questa Supercoppa”.

Finale Del Monte® Supercoppa A2
Sabato 17 maggio, ore 20.30
Cuneo – Brescia

Arbitri: Gaetano Antonio, Scotti Paolo (Russo Roberto)
Video Check: Viale Marco
Segnapunti: Aimale Daniele
Diretta DAZN e VBTV
Telecronaca di Piero Giannico e Andrea Brogioni

(fonte: LVM)