Del Monte Supercoppa: Itas Trentino-Vero Volley Monza 3-1 (LIVE)

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Di Eugenio Peralta

Tutto pronto all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche per la finale della ventiseiesima edizione della Del Monte Supercoppa: ad assegnare il primo trofeo maschile della stagione sarà l’inedita sfida tra Itas Trentino e Vero Volley Monza, arrivate a giocarsi il titolo grazie alle belle vittorie rispettivamente contro Perugia e sui padroni di casa di Civitanova. Fischio d’inizio alle 16: diretta tv su Rai 2 e diretta streaming su Volleyball World TV.

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LA CORNICE – Atmosfera piuttosto rilassata nei gruppi delle due squadre durante il riscaldamento: per entrambe, dopotutto, è una festa imprevista. Un po’ meno festose le tribune in cui, purtroppo, manca il pubblico delle grandi occasioni: un peccato, vista anche la vetrina televisiva nazionale. Non mancano comunque i VIP, da Fefè De Giorgi e Ivan Zaytsev, che anche oggi ha continuato il suo percorso di riabilitazione in sala pesi. Grande emozione al momento dell’esecuzione dell’inno nazionale: a esporre la bandiera sono medici e operatori sanitari, in campo con le squadre anche il presidente federale Giuseppe Manfredi e il presidente di Lega Massimo Righi.

I SESTETTI – Ambedue le formazioni confermano le line up schierate in semifinale. Monza con Orduna in palleggio, Grozer opposto, Galassi e Grozdanov centrali, Dzavoronok e Davyskiba schiacciatori, Federici libero. L’Itas manda in campo Sbertoli in regia, Lavia opposto ricettore, Podrascanin e Lisinac al centro, Kaziyski e Michieletto in posto 4 e Zenger libero. Arbitrano Boris e Piana.

1° SET – Subito break per Trento: errore in battuta di Davyskiba e mani out di Kaziyski (2-0). I primi punti per Monza li sigla Dzavoronok (3-2). L’Itas mette in difficoltà a più ripresa la difesa monzese e alla fine Lavia mette giù il pallone del 5-2; Lisinac allunga con il muro del più 4, ancora Lavia sigla il 7-2 e Eccheli deve fermare il gioco. A rientro nuovo attacco vincente di Lavia prima che la battuta sbagliata di Sbertoli metta fine al break (8-3). Continuano però i problemi in ricezione per Monza e Podrascanin ha gioco facile per l’11-4, poi Michieletto allunga ancora per i suoi: 13-5.

Piove sul bagnato per la Vero Volley con l’errore in attacco di Davyskiba (16-7), che esce per lasciare il posto a Karyagin. Trento vola addirittura a più 12 con Kaziyski e l’errore di Grozdanov (19-7); finalmente arriva un punto diretto di Monza con l’ace di Grozer (19-9). Entrano anche Calligaro e Mitrasinovic, l’Itas dilaga con l’ace di Kaziyski e l’attacco di Lavia (23-10). Si va direttamente al set point grazie al muro di Michieletto (24-10). Al secondo tentativo è proprio Michieletto a chiudere: 25-11.

2° SET – Monza prova a reagire in avvio con Grozer (1-2); l’errore di Davyskiba vale però il sorpasso (3-2). Grozer risponde colpo su colpo agli attacchi di Trento (4-4); ci pensa però Lisinac a scavare il break con l’ace del 6-4. Michieletto trova anche il tocco del muro per il più 3, poi una serie di errori in battuta interrotta dall’ace di Grozdanov (8-7). Altro servizio vincente, ma stavolta di Michieletto, per il 10-7; un “numero” di Kaziyski vale l’11-7 e costringe Eccheli a chiamare time out. Al rientro Grozer riavvicina i suoi: due attacchi vincenti consecutivi (11-9), poi sulla battuta del tedesco Podrascanin manda out e infine arriva l’ace dell’11-11.

Si lotta punto a punto, ma da un gran recupero di Michieletto nasce il nuovo break di Trento, firmato Lavia (14-12). La battuta di Sbertoli fa nuovamente danni e ancora Lavia sigla il secondo, poi il terzo punto consecutivo (16-12). Grozer interrompe la serie e Grozdanov prova a ricucire (16-14); ancora l’opposto a segno per il 17-15. Michieletto vince un contrasto a rete, poi sfonda il muro monzese (19-16): la partita ora è un duello tra l’italiano e Grozer (20-17). L’azzurro però ci mette il carico da undici con l’ace del 21-17, poi una serie di errori in battuta porta al 23-19 e Kaziyski si procura 4 set point. Ci pensa Lavia a mettere fine al set sul 25-21 portando Trento sul 2-0.

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3° SET – Dzavoronok prova a suonare la carica con un attacco vincente e un doppio ace (1-3): è il primo break a favore di Monza in tutta la gara. Grozer mantiene il vantaggio e Galassi lo amplia con un nuovo servizio vincente (2-5). Anche Grozdanov dà buoni segnali per i lombardi con il primo tempo (3-6) e il muro (4-7), ma Lisinac accorcia subito le distanze dai nove metri (6-7) e, dopo un bel testa a testa, Kaziyski completa la rimonta trentina sul 9-9. Subito però Monza si riporta avanti con il muro di Davyskiba (9-11) e allunga con Grozer (9-12), convincendo Lorenzetti a fermare il gioco.

Al rientro in campo l’Itas torna sotto con l’attacco di Kaziyski e il muro di Lisinac (11-12), e un’invasione del muro consegna il pareggio ai trentini. Ancora Lisinac infila il punto del sorpasso (14-13); il muro di Michieletto su Dzavoronok vale il 16-14 ed è time out per Eccheli. Sempre Lisinac tiene avanti i suoi (17-15), ma Dzavoronok c’è (18-17) e Grozer picchia in battuta per il nuovo sorpasso di Monza: 18-19. Dentro D’Heer per Podrascanin, ma ancora Grozer firma il 18-20. L’errore in battuta del tedesco però apre la strada alla parità firmata dal muro di Podrascanin (20-20).

Un bello scambio premia Lavia per il 21-21, Grozer è acciaccato a una spalla ma resta in campo. Karyagin entra per la battuta e la sbaglia, Lisinac riporta avanti Trento (23-22). Il match point lo guadagna Kaziyski (24-23), ma Grozer annulla. Altra chance conquistata da Michieletto (25-24), la battuta di Lisinac va in rete ma Podrascanin sigla il 26-25. Ancora un errore in battuta per Lavia e stavolta ne approfitta Grozer con l’ace del 26-27; Trento difende alla disperata e pareggia con Michieletto.

Monza si prende un’altra occasione con Dzavoronok (27-28), annulla Sbertoli a muro. Altro botta e risposta Davyskiba-Lisinac (29-29); Kaziyski manda out e concede ancora un set point, Lavia cancella anche questo (30-30). Si continua: errore in battuta di Kaziyski e attacco vincente di Lavia per il 31-31. Grozer riporta in vantaggio i suoi dopo una difesa che scatena le proteste di Trento; per gli arbitri non c’è fallo (31-32). È la volta buona: ci pensa Galassi a siglare il 31-33 che riapre la gara.

4° SET – Doppio muro di Kaziyski in apertura (2-1) e Sbertoli sigla il terzo block consecutivo. Dzavoronok risponde con l’ace del 3-3, ma sulla battuta di Sbertoli arriva un nuovo break pesante a favore di Trento: 7-3. Parziale che si allunga fino al 9-3 con Lavia. Prova Davyskiba a farsi vivo, ma Grozer manda out l’attacco dell’11-4; Lisinac e Michieletto tengono saldamente avanti l’Itas (13-6), la battuta di Grozer stavolta non fa male (15-8) ma un errore di Kaziyski riduce il distacco (15-10).

Ancora Lisinac a muro ristabilisce le distanze sul 17-10, Davyskiba sbaglia per il 18-11. Gli errori in battuta di Monza spingono rapidamente il punteggio sul 19-12 e Podrascanin giganteggia a muro su Grozdanov per il più 7. Ormai è solo questione di pochi punti: Michieletto mette a terra il 22-14, Kaziyski si procura il match point. La vittoria è siglata da un muro di Sbertoli per il definitivo 25-14.

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)