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De Giorgi su Instagram: “Argento medaglia che brilla. Chi cerca colpevoli ha già perso”

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Atterrato in Italia martedì 5 agosto dalla Cina con al collo la quarta medaglia conquistata da quando è alla guida della Nazionale maschile, Ferdinando De Giorgi ha affidato ai suoi canali social un lungo post di difficile interpretazione. Non è una novità infatti leggere un suo commento al termine di una manifestazione, ma mai in precedenza il ct azzurro aveva messo così tanto puntini sulle “i”. “L’argento brilla, ma nello sport a volte meno di quello che veramente rappresenta”, e ancora “quando c’è un errore si cerca di aiutare e di migliorare, non cerchiamo colpevoli cerchiamo di migliorare! Chi cerca colpevoli ha già perso!” riferendosi all’errore di formazione commesso nel secondo set, per poi concludere con “Il risultato della VNL non è la fine di un percorso ma è l’inizio da cui si deve e si vuole ripartire per vincere con valore”.

De Giorgi è sempre stato molto amato dalla stampa e immaginiamo da gran parte dei tifosi azzurri. Da quando è alla guida della Nazionale maschile, giugno 2021, ha vinto subito un oro Europeo che mancava da sedici anni, un oro Mondiale che mancava da ventiquattro anni, un argento Europeo contro “questa” fortissima Polonia e ora un argento in VNL dove una medaglia ancora non era mai arrivata. Unica grande delusione, forse, e sottolineato forse, è stato il quarto posto alle Olimpiadi di Parigi. Non tanto per la medaglia mancata, perché quarti a un’Olimpiade bisogna sempre arrivarci e a volte qualcuno se lo dimentica, quanto per il modo in cui gli azzurri hanno perso quelle ultime due gare giocate, semifinale e finale per il bronzo.

Queste parole, però, cosa devono lasciar intendere? Che il confronto interno, soprattutto in merito a quell’errore di formazione che De Giorgi spiega e argomenta fin troppo nel dettaglio (“in panchina abbiamo sbagliato a digitare sul tablet l’ordine della formazione. Un errore che non si deve fare, ma che purtroppo è successo e ha messo in difficoltà i ragazzi con i quali mi scuso! In “Noi Italia 🇮🇹” C’è un sentimento valoriale di profonda reciprocità, quando c’è un errore si cerca di aiutare e di migliorare, non cerchiamo colpevoli cerchiamo di migliorare! Chi cerca colpevoli ha già perso!”), sia stato più acceso di quanto fosse lecito aspettarsi?

Certo, un errore così marchiano in una finale di quel livello si fa fatica a ricordarlo. Noi stessi abbiamo cercato di fare chiarezza (QUI) rispondendo alle richieste di tanti nostri lettori che la partita non erano riusciti a vederla, oppure l’avevano vista ma volevano capire meglio quanto accaduto. È stato però un errore della panchina come errori sono quelli che commettono i giocatori in campo. Lo sport è questo, si vince e si perde e di solito chi vince è anche quello che sbaglia meno. Alle volte si gioca la partita perfetta, altre no.

Con un Mondiale da giocare, ancora da protagonisti e solo tra poche settimane, quello azzurro è uno spogliatoio che deve tornare a condividere gli stessi valori, come sottolinea De Giorgi. Non certo perdente tempo con la caccia alle streghe.

Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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