De Giorgi, sguardo ai giovani e analisi delle ultime piazze in classifica

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Di Redazione

La regular season di Superlega sta entrando nel vivo, nella parte che scotta. In alto, la corsa allo scudetto tra i big che trascinano la classifica. In basso, la lotta alla salvezza piena di colpi di scena, imprese e sconfitte che complicano le cose.

A cedere per prima è stata la Consar RCM Ravenna, già retrocessa matematicamente in Serie A2. Nello scorso turno, ormai certa di aver perso la massima serie, la squadra di Zanini ha deciso di portare in prima squadra Alessandro Bovolenta, figlio dell’indimenticabile Vigor.

Un momento che ha emozionato tutti, tra cui Fefè De Giorgi che, in un’intervista di Giorgio Burreddu per il Corriere dello Sport, racconta di aver vissuto: “Un misto di sensazioni. Grande tenerezza. E anche un po’di tristezza per Bovo. E’ comunque un segnale di come la vita vada avanti con cose belle, positive”.

Per il Ct della Nazionale maschile italiana questo periodo di campionato è fondamentale per osservare e notare giovani talenti a cui consegnare la maglia azzurra in vista dei prossimi impegni: “Guardo tutto. A Taranto, Stefani è un ragazzo cresciuto in fretta, sta facendo bene. Sto cercando di seguire soprattutto quei ragazzi che sono alla prima esperienza in A. Rinaldi a Latina, Porro a Milano, Magalini a Verona, Laurenzano a Taranto che si approccia in Superlega da titolare”.

“Il livello si è alzato molto, ci sono più squadre che hanno creato gruppi competitivi. E lo vediamo nella lotta per non retrocedere. A parte Ravenna, che ha fatto questa scelta di partecipare al campionato, le altre si sono messe cercando di realizzare il miglior sestetto possibile” prosegue De Giorgi.

Il tecnico, continuando l’intervista, si concentra su ogni singola squadra che occupa le ultime posizioni della classifica e che sta, di fatto, sudando per mantenere un posto in Superlega.

“Taranto sta facendo il suo. Ha avuto molti guai, il covid, gli infortuni. Contro Vibo, uno scontro diretto, è mancato un uomo importante come Falaschi e ne sono stati penalizzati. E’ una squadra che sapeva di dover lottare”.

Padova, dal canto suo, ha dato prova di sè lottando per quattro set contro la big Trento: “Ha fatto un girone d’andata stupendo, poi ha avuto un calo. E adesso deve trovare l’onda giusta. Ma è una squadra che sa il fatto suo”.

Per De Giorgi, invece, è la Tonno Callipo ad aver le giuste carte per far bene: “Credo sia quella costruita per entrare nei play-off. Invece si sono trovati invischiati nella lotta anche per problemi come l’addio di Douglas Souza o l’infortunio di Nishida”.

“Infine, Cisterna ha avuto qualche problema di infortuni, ma hanno buone riserve. E’ da play-off. Verona ha lottato, giocato e ha un giocatore in grande crescita: Mozic” chiosa Fefè.

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“Wout D’heer rappresenta il prototipo di centrale moderno”, parola di Beppe Cormio

Superlega Maschile

La dirigenza della Cucine Lube Civitanova è stata di parola. Pochi innesti mirati in un roster al completo dopo l’arrivo del nazionale belga ex Taranto Wout D’heer, atleta in grado di garantire solidità a muro, potenza di fuoco dai nove metri e affidabilità nella fase offensiva. Come consuetudine, il primo a manifestare la propria soddisfazione è il dg Beppe Cormio, anima e motore del volley mercato biancorosso. 

Beppe Cormio (dg Lube Volley): “Wout D’heer rappresenta il prototipo di centrale moderno, dotato di buone caratteristiche nei fondamentali di muro e attacco. È un eccellente battitore, forse il migliore al servizio tra i centrali lo scorso anno, prerogativa che ci è mancata un po’ nella passata stagione nel reparto. Parliamo di un ragazzo giovane che ha tanta voglia di lavorare. Questa è una delle caratteristiche che abbiamo voluto considerare sin dall’inizio. Wout ha già avuto esperienze in un grande Club, era giovanissimo quando è andato a Trento e quando ha giocato, da titolare, una finale scudetto contro di noi. Sono convinto che abbiamo colpito esattamente dove avevamo delle carenze, con un giocatore che conosce bene il nostro campionato, la nostra lingua e si adatterà in pochissimo tempo calandosi nel suo ruolo nel migliore dei modi. Quindi siamo molto contenti di dare il benvenuto a un ragazzo prestante fisicamente e di primissimo livello dal punto di vista morale”.

(fonte: Lube Volley)