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Daris Amadio confermato alla Futura: “Il primo obiettivo è trasmettere un’identità di gioco”

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La Futura Giovani Busto Arsizio conferma il suo condottiero: per il secondo anno consecutivo l’allenatore delle biancorosse sarà Daris Amadio. Una scelta che va nel segno della continuità del progetto, nonostante la quasi totale rivoluzione operata tra squadra e staff, e ribadisce gli obiettivi di prima fascia definiti nella scorsa stagione. Il coach di Montebelluna, classe 1985, siederà dunque per un altro anno sulla panchina delle “Cocche” e avrà a disposizione un team allestito con il chiaro obiettivo di vincere.

Sono molto contento – commenta Amadio – di essere stato confermato qui. Penso che in primis sia importante la struttura che stiamo dando a livello di staff e la definizione di una linea guida comune, per quanto possibile, tra giovanile e Serie A. Questo è senza dubbio un bell’aspetto, che dà la possibilità alle giovani di potersi cimentare in un sistema indirizzato verso il professionismo. Dal punto di vista del roster, penso che abbiamo cercato di costruire una squadra più aggressiva in certi fondamentali, poi resta inteso che tutto ciò va espresso e tradotto in termini di gioco in palestra. Credo che si tratti comunque di un team ben equilibrato, con un reale mix di forze fresche e atlete che hanno plurime esperienze nella categoria e non solo“.

Ci sono poi una serie di correlazioni interessanti tra le ragazze – rileva il tecnico – come ad esempio il fatto che Bonvicini e Conceiçao abbiano già lavorato insieme e si siano trovate bene, e questo può essere già un punto di partenza per inserire più facilmente l’altro elemento in seconda linea. Quello che più mi preme quest’anno è di cercare di sviluppare la mia idea di gioco in modo costante, cosa che lo scorso anno si è vista solo a tratti, e dare la giusta identità di squadra in modo duraturo per tutto l’anno“.

Amadio guarda poi alla composizione del torneo di A2: “Mi aspetto che ci troveremo ad affrontare un campionato mentalmente lungo e difficile, in cui veramente ogni partita attribuirà dei punti che si riveleranno tutti fondamentali nell’economia finale. Credo che non ci sarà un team in grado di dominare il campionato, come Roma lo scorso anno, ma tante realtà di medio-alto livello, e dunque sarà un cammino ancora più difficoltoso“.

Chiare le motivazioni che guideranno l’allenatore trevigiano: “In primis, sicuramente, il fatto di poter riuscire a trasmettere la mia identità di gioco e renderla riconoscibile anche al pubblico stesso. Per me è fondamentale poter arrivare a dire ‘stanno giocando come piace a me’ e poi vedremo il risultato che arriverà. Ce ne sono poi tanti altri più piccoli e tanti più grandi, in base ad ogni singola giocatrice, ma il principale è quello sopracitato“.

Prima, però, è tempo di dedicarsi a qualche giorno di relax: “Trascorrerò un’estate tranquilla, all’insegna dello studio e del confronto con i colleghi. Quando ho qualche momento libero in più io ‘mangio’ letteralmente libri a ripetizione, che è una cosa che mi rilassa molto. Per il resto farò qualche giorno in montagna e trascorrerò le vacanze in famiglia“.

(fonte: Comunicato stampa)

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