Foto Energy Volley Parma

Dante Chakravorti riparte da Parma: “Era scritto nel destino”

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Di Redazione

Sarà l’italo-americano Dante Chakravorti il nuovo palleggiatore della WiMORE Parma per il campionato di Serie A3. Il regista classe 1997 nella scorsa stagione ha militato in Serie A2, dividendosi tra la maglia di Mondovì e quella di Cantù.

Nato in Texas da papà Bob, indiano ma americano d’adozione, e mamma Lucia, originaria proprio di Parma, è cresciuto pallavolisticamente a Chicago, dove si trasferì già all’età di due anni. Dopo l’esperienza all’University of California Irvine, impreziosita da diverse convocazioni come terzo alzatore nelle nazionali giovanili degli USA fino all’Under 21, nell’agosto 2019 arrivò in Italia, in cui ha militato anche ad Alessano (Serie A3) nella stagione interrotta anticipatamente per il Covid, e poi a Vibo Valentia in Superlega.

Ora il capitolo di Parma, dove alternerà il volley al lavoro di ingegnere informatico per un’azienda di Milano che si occupa di applicazioni: “Parma è la mia casa qui in Italia, mi trovo bene con la famiglia e mi piace tanto la cittàMia mamma e i miei parenti venivano a vedere spesso le partite al palazzetto ai tempi della Santal di Kim Ho Chul. Per certi versi era già scritto nel destino. A 17 anni – racconta Chakravorti – avevo già fatto un paio d’allenamenti con l’Energy, all’epoca in Serie C, ma poi ero rimasto in America. Il passaggio in Serie A è una bellissima occasione per tornare qui, sentivo che prima o poi sarebbe successo“.

Il nuovo regista della WiMore non ha un modello preciso nel suo ruolo: “Ho avuto l’opportunità di guardare molti palleggiatori e cerco di rubare qualcosa un po’ da tutti. Il nostro obiettivo è quello di mettere sempre gli attaccanti nelle migliori condizioni possibili“. E sulla prossima stagione dice: “Voglio dare tutto per il gruppo e la società. Difficile sapere ora come andrà sul campo ma l’importante è creare fin da subito una base solida“.

Un altro impegno sarà quello di conciliare la pallavolo con il lavoro fuori dal campo: “È una bella sfida anche per me – commenta il regista – il sistema universitario negli USA è diverso, ti permette di alternare studio e sport, quindi mi ha preparato il terreno. Ringrazio fin da ora la società per il supporto e prometto di dare il massimo“.

(fonte: Comunicato stampa)

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