Foto Ufficio Stampa Kinderiadi

Dalfovo (Fipav Trentino): “Ripartire non sarà facile, ma sono ottimista”

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Di Redazione

In sei anni e mezzo alla presidenza del Comitato Territoriale di Trento della Fipav ne aveva viste tante, ma certo non avrebbe mai immaginato la rivoluzione epocale che stiamo vivendo. Massimo Dalfovo, intervistato dal quotidiano Trentino, si interroga sulla futura ripartenza dell’attività e conclude: “Non sarà semplice, ma io sono ottimista. La prima questione da risolvere sarà quella economica, visto che – inutile negarlo – le società faranno più fatica a reperire le risorse”.

“In questo senso – continua il presidente territoriale – dovrà esserci un confronto tra la Provincia, i Comuni, la Fipav nazionale e il Comitato Trentino per individuare e mettere in atto interventi mirati per supportare l’attività delle tante realtà sparse sul territorio. Non dimentichiamoci che in Trentino la pallavolo è lo sport più praticato dopo il calcio. Poi ci saranno tutte le norme da rispettare, ma non voglio entrare nel merito delle decisioni che prenderanno i comitati scientifici”.

La speranza, ancora una volta, è il settore giovanile: “Nella nostra provincia – spiega Dalfovo – l’attività giovanile è molto sviluppata. Sono pochissime le società che non hanno un vivaio alle spalle della prima squadra. Ci dovrà essere grande attenzione ai settori giovanili, questo sì, ma del resto avviene già oggi. Secondo il mio punto di vista tutte le società dovranno un po’ ‘ritararsi’ verso il basso, ma questo avverrà anche in tutti gli altri sport“.

Dalfovo parla anche delle prossime elezioni federali – che, ormai pare certo, si terranno a gennaio 2022 – in cui potrebbe correre per il terzo mandato: “Io non sono assolutamente un ‘collezionista’ di cariche, anzi. Sono stato e sono sempre pronto a mettere a disposizione la mia esperienza per il bene dello sport, ma sono molto felice che il Coni abbia recepito la normativa che prevede un massimo di tre mandati per i presidenti federali. Il ricambio è alla base del rinnovamento, ci vogliono forze fresche che portino entusiasmo“.

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