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Dain Blanton e quell’oro olimpico nato un po’ per caso

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Di Redazione

Ok il suo nome non è noto forse come quello di Sinjin Smith, Randy Stoklos o Karch Kiraly, ma anche il 51enne Dain Blanton ha fatto la storia del beach volley con il suo oro olimpico a Sydney 2000, parteciperà anche ad Atene 2004 uscendo però prima della semifinale. In un’intervista video al format “Sandcast” di Volleyball Word, che vi riproponiamo integralmente, Dain, dialoga con il beacher Tri Bourne e il beacher, scrittore e comunicatore Travis Mewhirter e rivive la straordinaria storia della preparazione ai Giochi australiani.

Il compagno di Blandon sarebbe dovuto essere in realtà Kent Steffes, proprio lui, l’oro di Atlanta 1996 con Kiraly. A fine aprile Steffes però non si fa più sentire dal suo socio, c’è un torneo AVP da giocare, a Clearwater, in Florida, ma Kent annuncia in modo piuttosto clamoroso l’addio al beach. Si tratta di una scelta di vita per il ragazzone del Michigan appassionato di economia e finanza, dopo la laurea ad Ucla si iscriverà infatti anche a Stanford.

“Non avevo molto tempo a quel punto – ricorda Dain Blanton – ma sapevo che Eric Fonoimoana era libero”. Il socio di Eric Fonoimana (californiano di origine samoana, detto The Body), Mike Whitmarsh, argento ai Giochi di Atlanta 1996 aveva subito un infortunio. Così nasce la storia di questa coppia capace di arrivare all’oro olimpico.

Ebbene in quel torneo a Clearwater, in Florida Blanton e Fonoimoana battono Karch Kiraly e Adam Johnson in finale, 15-7. In altre 26 partite non erano mai riusciti a vincere insieme.

“Il resto è storia” dice Blanton. “Tante persone non capiscono quanto eravamo vicini a non giocare mai più insieme io e Eric. Se Kent non si ritira, se Whitmarsh non è infortunato, non avremmo mai più giocato io e lui insieme. Cerco di dire alla gente ora che le cose accadono per una ragione. Quell’opportunità potrebbe presentarsi per un minuto e devi prendere una decisione. È così divertente pensare: non saremmo mai stati alle Olimpiadi insieme, non avremmo mai vinto la medaglia. E chissà cosa sarebbe successo se avessi giocato invece con Kent Steffes?”

Ecco l’intervista integrale

(fonte: Volleyball World)

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