Da Milano a Helsinki via New York: la curiosa storia di Erica Di Maulo

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Di Redazione

Si chiama Erica Di Maulo, è milanese, ha 22 anni e gli italiani la conoscono poco: perché come molti ragazzi di talento ha avuto il coraggio di andare a studiare negli Stati Uniti e di completare lì gli studi universitari. Erica si è laureata presso la prestigiosa St. John’s University di New York, una facoltà con 150 anni di storia e 22mila studenti. Il Campus della St.John’s, un meraviglioso angolo vittoriano della vecchia Brooklyn era stato soprannominato negli anni d’oro “The Fairground”, il luna park, perché da quelle parti non era inconsueto bere una birra con attori, cantanti, musicisti e sportivi di fama mondiale. Tra i suoi frequantatori Woody Allen, Billy Joel, Steven Spielberg, Mel Brooks e Lady Gaga quando ancora si chiamava Germanotta. Le Red Storm del volley hanno una storia di successi importanti alla quale Erica si affaccia con molto rispetto e umiltà.

Ma i suoi primi successi li aveva già assaporati: dopo aver iniziato a giocare a volley a scuola e nel Progetto Volley Orago vince il campionato Under 16 nel 2013.

Dopo il diploma la grande scommessa, iscriversi in una delle facoltà più prestigiose degli Stati Uniti continuando a giocare e a fare esperienza. Nel primo anno gioca trenta partite, tante per una matricola inanellando ottime statistiche poi diventa titolare inamovibile. Nei Red Storm disputa da senior tutte le partite dell’ultimo anno, 117 set su 118 entra nella East Team per la quarta stagione consecutiva. In quattro anni serve quasi cinquemila alzate vincenti, la migliore di sempre nella storia dell’università con 44 ace stagionali (144 nei quattro anni, altro record). Per nulla scaramantica veste la maglia #17 xchele verrà consegnata con tutti gli onori all’ultima gara in casa, vinta al termine del trionfo nella Big East.

La sua ultima partita in NCAA l’ha giocata il 5 dicembre perdendo con Texas A&M in tre set molto combattuti. Era il primo turno del bracket finale. La sua ultima foto (foto a sinistra) la vede seduta in lacrime al centro del campo: fine del torneo e dell’università. Un momento triste per chiunque viva un’avventura entusiasmante come quella di un campionato NCAA ai massimi livelli.

Da oggi una nuova vita: Matteo Pentassuglia l’ha chiamata all’Hameenlinna, la squadra di pallavolo di Helsinki che lo scorso anno ha vinto la sua quinta coppa nazionale e che vuole tornare a vincere il campionato, cancellato quest’anno dopo la pandemia.

È stato divertente seguire le imprese di Erica all’università attraverso i suoi social e le sue foto bizzarre e piene di vita. Oggi firma il suo primo contratto da professionista, non in Italia, e vista la sua straordinaria ostinazione non c’è modo di dubitare del fatto che avrà successo. Come dicono a St.John’s “just a chip treak, never give up” – sarà uno scherzetto, mai mollare.

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