Simone Giordano Cuneo

Cuneo: Simone Giordano promosso in prima squadra

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Quando un ragazzo del vivaio giovanile arriva a conquistare un posto in prima squadra è sempre motivo d’orgoglio per tutto il movimento. Se poi questo atleta ha un percorso biancoblù come quello di Simone Giordano, le prospettive aumentano. L’affidabilità, la determinazione, la passione, l’attaccamento alla squadra e ai compagni che Simone ha sempre dimostrato in tutti gli anni della sua crescita pallavolistica a Cuneo sono sicuramente caratteristiche che hanno inciso molto nella scelta di coach Battocchio per la prossima stagione in A2.

Nel 2019 ad Alba Adriatica, da capitano dell’U16, alzò la coppa dello scudetto. Una nuova generazione di Fiöi che al termine del percorso giovanile, per qualità e merito, arriva a far parte del roster della prima squadra.

“Quando mi è stato proposto di giocare in prima squadra non ci ho pensato due volte e ho subito accettato. Cuneo è sempre stata tra le società più importanti d’Italia e poterne far parte mi rende ancora più orgoglioso. Quando si entra al palazzetto si prova qualcosa di magico e quest’anno potrò finalmente allenarmi e giocare nel luogo dove ho sempre sognato di farlo fin da quando ho dato i primi colpi al pallone. Continuare il percorso con la  prima squadra è un passo importante per la mia crescita personale. In questi anni ci siamo tolti anche delle belle soddisfazioni, la più importante senza dubbio è lo scudetto U16 nel 2019. Nello stesso anno ho avuto la fortuna di essere allenato da coach Battocchio con la Selezione regionale; un allenatore molto qualificato e con il quale mi sono trovato molto bene. Sono sicuro che con lui alla guida riusciremo a fare un’ottima stagione. Non manca tanto all’inizio della preparazione, non vedo l’ora di conoscere i miei compagni e iniziare a lavorare insieme!” – le parole cariche di entusiasmo di Simone Giordano, libero della serie A2 nella prossima stagione.

“L’arrivo di Simo mi fa molto piacere, lo reputo un ragazzo molto serio con il quale ho avuto il piacere di lavorare in Selezione regionale qualche anno fa e sono contento di poterlo fare nuovamente. Un atleta puro che ama questo sport e che lavora tantissimo per migliorarsi. Credo sia un vantaggio poter avere un elemento come lui in squadra, soprattutto perché sa che cos’è Cuneo è un “prodotto” del vivaio cuneese e sicuramente anche se più giovane sarà di aiuto a tutti gli altri per integrarsi al meglio nella nostra realtà.” – coach Matteo Battocchio.

La presentazione di Simone Giordano avverrà domani, venerdì 16 giugno alle ore 12.00, presso l’Agenzia Lab Travel a Cuneo in C.so Santorre Santa Rosa, ospiti della Famiglia Barroero, partner del Club biancoblù, per la conferenza stampa ufficiale di fronte alle maggiori testate giornalistiche, televisive e radiofoniche locali.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.