E con questa, sono 31: la vittoria contro una “fragile” Cuba vale per le azzurre di Velasco il trentunesimo successo consecutivo, e il secondo in questo Mondiale thailandese dopo quello conquistato all’esordio con la Slovacchia.
Per Capitan Danesi e compagne, la sfida ha rappresentato poco più di una “formalità”, al di là del doveroso rispetto che va portato per tutte le nazionali che si presentano a un Campionato del Mondo che, però, inizierà a presentare per le azzurre dei confronti più impegnativi solo a cominciare dalla prossima sfida contro il Belgio, in programma martedì 26 agosto alle 12.
Il rischio poteva essere di “calare” con il ritmo anche durante il match, di distrarsi un po’, ma così non è successo e il veloce 3-0 messo a referto dall’Italia, con soli 32 punti complessivi concessi a Cuba e tutte le giocatrici disponibili scese in campo, è lì a dimostrarlo: 25-9, 25-8 e 25-16. Le azzurre, intanto, si sono già qualificate per gli ottavi di finale della manifestazione.

STARTING PLAYERS – La cattiva notizia di giornata è l’indisponibilità di Cambi, in panchina con la maglia del secondo libero a causa di un leggero fastidio muscolare. L’Italia scende in campo con Orro-Egonu, Sylla-Nervini, Fahr-Danesi e De Gennaro come libero. Cuba invece inizia il match con Moreno palleggiatrice, Madan opposto, Martinez e Tarin schiacciatrici, Dayana Martinez e capitan Suarez al centro, e Sanchez libero.
1° SET – Il primo punto è in mani-out, con Egonu, mentre un importante break a favore dell’Italia arriva subito: 6-1 (con il primo time-out per Cuba). Un nuovo massimo vantaggio è sulla seconda interruzione del gioco da parte delle caraibiche (+7, 11-4), che cresce ancora con Sylla, autrice di una doppietta in attacco (pallonetto e diagonale) per il 13-4. Cuba appare proprio una parente davvero lontana, lontanissima di quella Nazionale che negli anni Novanta aveva dominato il mondo, e il +10 arriva sul 15-5. Non c’è gioco, ma neanche tanta partita, con l’Italia che può permettersi di prendere a “pallate” senza rallentare le giovani avversarie, giocando fondamentalmente sempre con la palla in mano e senza incontrare grande resistenza tra ricezione, muro e difesa delle rivali. Il 21-8 certifica l’attesa per la fine del parziale, che arriva puntuale con un “gap” di +16, sull’ennesimo servizio di Egonu a mettere in difficoltà la seconda linea caraibiche per la chiusura a rete, di secondo tocco, di Orro: è 25-9, e il punteggio dice già tutto da solo…
2° SET – L’Italia riparte con il sestetto “tipo”, ed è subito 5-0, con Cuba che, sotto pressione, continua a non mostrare qualità di riferimento praticamente in nessuno dei suoi fondamentali, ma, si sa, sulla carta il progetto delle rossoblù è orientato al futuro… intanto, l’Italia arriva immancabilmente per prima al 10 (a 2, con l’esordio di Fersino come giocatrice di movimento in seconda linea). Sul 14-4 arriva di nuovo il +10, che diventa subito +11: 15-4. E’ Martinez sul 15-5, con una diagonale mancina e strettissima da posto 4, a mostrare la prima “cosa buona” davvero per Cuba, che chiama un time-out poco dopo, sul 17-5. A quota 20 l’Italia ci arriva lasciando le avversarie a 7, quando Egonu chiude lo scambio più bello della partita per il 21-7: questo, sì, un ottimo segnale in una partita che, comunque, non ha molto altro da dire. Il 2-0 nel conto dei set arriva con Fahr (25-8), dopo una serie importante di punti messi a segno da Nervini dopo il 20 per le azzurre.
3° SET – Le azzurre mettono in mostra Antropova, Giovannini, Omoruy, Sartori e Akrari in apertura del set, con Orro e De Gennaro, uniche del sestetto titolare, “costrette” a restare in campo. Il punto di debutto delle esordienti lo mette a terra Sartori, ma Cuba trova, per la prima volta, un doppio vantaggio, 2-4, che diventa un -3: 2-5. Antropova attacca un pallone prendendolo sopra i 3 metri e suona la carica, con Giovannini e la stessa opposta a riportare l’Italia in parità (5-5). In fast arriva la prima marcatura anche per Akrari, ma le caraibiche continuano a tenersi sopra: 7-9. Con il muro le azzurre ritrovano la parità (9-9) e il vantaggio è firmato da Antropova (13-12), subito seguita da una doppia Giovannini e Akrari: 16-12. Il 17-12, su un errore di Cuba, andrebbe messo nel conto di De Gennaro, che ha aperto l’azione con una grande giocata, non certo l’unica della sua gara. L’Italia accelera ancora ed è 21-13. Fersino entra già in servizio e le azzurre arrivano al primo match-point sul 24-15 e oltre alla sfida (25-16), conquistano anche la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale.
ITALIA-CUBA
(25-9, 25-8, 25-16)
ITALIA: Egonu 12, Nervini 6, Fahr 7, Orro 3, Sylla 7, Danesi 8, De Gennaro (L), Fersino, Sartori 2, Omoruyi 2, Giovannini 4, Antropova 4, Akrari 3. N.E. Cambi (L). All. Velasco
CUBA: Moreno 1, Martinez E. 5, Suarez 4, Madan 9, Tarin 2, Martinez D. 2, Sanchez (L), Grafort, De La Pena, Ferrer, James 2. N.E.: Kindelan, Garcia, Ruiz. All. Robinson Pupo
Arbitri: Pimthongkhonburi Sasiprapa (THA) e Sarikaya Ozan Cagi (TUR)
Durata: 15’, 18’, 20’.
Italia: a 6, bs 5, m 10, et 9.
Cuba: a 1, bs 7, m 2, et 23.